ATTO PRIMO: |
CRONACHE MARZIANE |
PROLOGO |
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Arrivano a centinaia, un esercito
di splendente metallo, dischi che a pochi metri dal suolo fanno uscire tre
lunghe aste di metallo con cui si muovono e che fanno guadagnar loro il
sinistro nomignolo di tripodi. Colpiscono con sinistra efficienza distruggendo
con il loro raggio tutto quello che incontrano, senza pietà, senza tregua. Le
riserve d’armi nucleari, che per decenni avevano tenuto in scacco la Terra,
distrutte in un secondo e le centrali nucleari vaporizzate in un istante. Le
radiazioni si diffondono ed i tripodi indifferenti, continuano la loro opera
di distruzione Alla fine i governi del mondo si uniscono in uno sforzo
comune, ma è troppo tardi: gli aerei e le navi vengono abbattuti senza pietà,
la difesa missilistica è ormai un relitto. In uno sforzo disperato si provano
le armi biologiche e chimiche, ma non serve a niente, loro sono ancora lì e
quelle armi che dovevano fermarli hanno effetto solo sulla stessa umanità.
Washington, Londra, Mosca, Parigi, Pechino, Roma sono un cumulo di macerie. Alla
fine della prima settimana di guerra un miliardo di persone è già morto
ucciso dai tripodi, dalle radiazioni, dalle malattie ed il conto non si
ferma. Non è passato che un mese e la guerra è praticamente finita e
l’umanità non è più padrona del suo destino. Vecchi, deboli e malati sono
spietatamente eliminati, degli altri: alcuni sono avviati a centri dove
saranno sottoposti ad orribili esperimenti genetici; altri, specialmente i
bambini, sono portati in luoghi dove verranno addestrati a divenire gladiatori
per il divertimento dei marziani, alcuni collaborano con gli invasori ed
hanno garantita la vita ed un certo grado di potere, finché piacerà ai loro
padroni; i rimanenti sono raccolti in centri specializzati ed attendono il
loro fato finale. Ai Marziani piace la carne umana e gli umani, ormai, solo
questo sono: carne da macello. |
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1. |
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-NOO!- |
Henry Pym si risveglia sudato. |
-Hank cosa succede?- gli
dice Janet Van Dyne, alias Wasp, risvegliata dal
suo grido. |
-Un incubo
Jan...- risponde lui –...un terribile incubo. Eppure…Le
immagini erano così vivide, così reali.- |
Si alza
dal letto, ha bisogno di schiarirsi la testa, bere qualcosa, anche semplice
acqua. Le mani tremano, è nervoso ed all’improvviso capisce perché. Ha
riconosciuto l’ambiente: è l’invasione marziana descrittagli da Killraven e dalla Pantera Nera in quel futuro distopico dove lui e Capitan America erano finiti durante
la Guerra del Destino. Il ricordo era rimasto offuscato sino ad ora, ma ora
il sogno l’ha risvegliato totalmente. Era il 2020 o giù di lì. C’era un
gruppo di combattenti della libertà che portavano ancora il glorioso nome di
Vendicatori: un invecchiato Pantera Nera, La Dinamo Cremisi, il Fulmine
Vivente, Thundra, Jocasta,
e quel giovane dai capelli rossi, Killraven.
Dell’umanità erano rimasti solo cinquanta milioni di persone, il resto era
stato sterminato dai Marziani [1][1],
gli stessi Marziani del libro "La guerra dei mondi" di H.G. Wells e della famosa trasmissione radiofonica di Orson
Welles, ricorda. Quando era iniziata l’invasione? T’Challa
gliel’aveva detto e lui cerca di ricordare: era…era…Oh
mio Dio! 2001, estate 2001. ADESSO! |
Il
bicchiere gli sfugge dalle mani e s’infrange sul pavimento. Jan accorre al
suo fianco preoccupata. Sono ancora vividi i ricordi degli esaurimenti
nervosi che Hank ha avuto in passato e se … |
-Hank ti prego, cosa c’è
che non va?- |
-Oh Jan. Spero di sbagliarmi, ma
temo che stiamo per affrontare il più grave pericolo che mai abbiamo mai
fronteggiato. Devo avvisare i Vendicatori. Subito.- |
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Nella sua casa di Brooklin Heights, Steve Rogers si sveglia dopo aver fatto lo stesso spaventoso
incubo di Hank Pym. Non ha dubbi sulla veridicità
di quanto ha visto. Il ricordo era rimasto sepolto per anni nel suo
subconscio, ma ora le avventure che ha vissuto in un’epoca di vent’anni circa
nel futuro sono di nuovo chiare nella sua mente. Ricorda l’orrore, il
disgusto e con essi si fa strada in lui la ferma determinazione a far sì che
quell’incubo non debba avverarsi. Avviserà immediatamente i Vendicatori. |
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Nel suo alloggio privato nel
Consolato Wakandano di New York, T’Challa, figlio di T’Chaka, re
della nazione africana di Wakanda, altrimenti noto
col nome di Pantera Nera guarda fuori dalla finestra e ripensa all’incubo
appena fatto. Non capisce perché, ma il suo istinto gli dice che non era un
semplice incubo, ma un sinistro squarcio nel futuro. Vede ancora
quell’immagine orribile dei suoi amici vaporizzati da raggi d’energia e Cap che muore in un disperato tentativo di resistenza.
No, dice a se stesso, non accadrà mai. Sa cosa deve fare, pensa mentre prende
un telefono e sveglia un assonnato Everett K. Ross dal suo sonno del giusto.
Ci sono molte persone da avvertire, cose che un capo di stato può fare ed
altre che spettano alla sua controparte mascherata, come allertare i
Vendicatori e WorldWatch. |
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In un alloggio messogli a
disposizione dallo S.H.I.E.LD. La Dinamo Cremisi si
sveglia in preda ad una strana agitazione. Che incubo strano, pensa, gli
sembrava di vivere una sequenza della sua vita reale con Pantera Nera più
anziano e cattivo e lui, più vecchio, lo sa per certo, e quegli altri che non
crede di conoscere, ma che gli sembravano terribilmente familiari come i
mostri che combattevano. Deve parlarne con Pantera Nera l’indomani. Non sa
perché, ma sa che deve. |
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Se sulla costa orientale sono le
cinque del mattino, su quella occidentale sono, invece, le due ed a Los
Angeles. Miguel Santos, noto anche come il super eroe di nome Fulmine Vivente
si sveglia di colpo. Che orribile incubo ha avuto. Ma era un incubo? Una
parte di lui è scossa fin nel profondo e gli dice: "NO è tutto vero e
non devi ignorarlo". Ha visto troppe cose quando militava nei
Vendicatori della Costa Ovest. Seguirà il suo istinto e chiamerà i suoi
vecchi compagni |
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L’intelligenza artificiale nota
col nome di Jocasta si chiede se è mai possibile
che un organismo cibernetico possa avere incubi. Eppure lei ha avuto chiare
visioni di un orribile futuro in cui l’umanità intera cadeva sotto lo
spietato attacco di invasori provenienti da Marte. Non sa come è potuto
accadere, ma sa cosa deve fare e, senza perdere tempo, lancia un messaggio di
all’erta a Tony Stark |
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Ancora a New York in una casa di
un quartiere residenziale, la tranquillità della notte è scossa dai
singhiozzi di un bimbo. |
Maureen Raven
si muove a fatica, ormai mancano pochi giorni alla nascita del suo
secondogenito, un maschio ha detto l’ecografia e camminare è sempre più
difficoltoso, entra in una camera in cui un bambino di circa quattro anni con
i capelli rossi come quelli della madre, sta piangendo sul suo lettino. Lei
si siede sul lettino e lo prende in braccio |
-Su, su Jon calmati ora che succede?- |
-I mostri mamma, i mostri dello
spazio!- singhiozza il piccolo Jonathan Raven -Non
lasciare che mi prendano mamma!- |
-No piccolo Jon,
la mamma ed il papà non permetteranno ai mostri cattivi di portarti via.- |
Stringe a se il figlio, finché i
singhiozzi cessano ed il bambino si addormenta. Si alza decisa a portarlo a
dormire con se e lo porge al marito George che lo prende in braccio
teneramente. Mostri? Un padre qualunque lo prenderebbe per un semplice incubo
infantile, ma George Raven non è un padre qualunque
e, nel fondo della sua mente, un istinto che nemmeno lui è capace di
comprendere grida: PERICOLO! E lui ha imparato a dar retta a quella voce |
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2. |
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Nel palazzo dei Vendicatori i più potenti
eroi della Terra attualmente in carica: Scarlet, Wonder Man, Photon, Iron Man, Occhio di Falco, hanno ascoltato il resoconto
di Capitan America, Henry Pym, Pantera Nera ed il
Fulmine Vivente, appena giunto da Los Angeles. |
-Uhm! – commenta Iron Man –Se si fosse limitato a Cap
ed Hank avrei pensato ad una specie di coincidenza, ma anche T’Challa e Miguel hanno avuto lo stesso sogno e perfino Jocasta mi ha avvertito di un’esperienza analoga, Non può
essere un caso |
-Quando io ed Hank siamo finiti in
quel futuro i Vendicatori erano proprio composti da loro oltre alla Dinamo
Cremisi e Thundra e poi quel giovanotto, Killraven |
-Anche la Dinamo Cremisi ha avuto
lo stesso sogno.- dice Pantera Nera –Me ne ha parlato stamattina, appena ci
siamo visti e mi ha detto di essersi molto agitato, anche se non capiva bene
perché.- |
-Mmm. A quanto pare tutti i protagonisti della nostra piccola
avventura nel futuro hanno avuto lo stesso sogno.- interviene Giant Man –Io e Cap che
c’eravamo finiti durante la Guerra del Destino e coloro che la vivranno nel
loro futuro. Mancano all’appello Thundra, che può
non aver ricevuto l’avvertimento trovandosi nella dimensione di Polemachus e Killraven, di cui
non sappiamo nulla, ma che oggi non può essere più di un bambino.- |
-Hai detto avvertimento…-
interviene Scarlet -…intendi
dire che è stato un messaggio deliberato?- |
-Sicuramente!- approva Capitan
America -Qualcuno che è al corrente del piano d’invasione marziana ed ha
voluto mandarci un avvertimento spedendolo sotto forma di premonizione a
coloro furono coinvolti con quel frammento della guerra del destino.- |
-Ma chi?-
si chiede Occhio di Falco.- |
-Qualcuno che ha la capacità di
captare attività aliene, che ha partecipato alla Guerra del Destino si serve
di sotterfugi e che non è nuovo ad influenzare le menti altrui in forma
subliminale!- Risponde Cap |
-L’intelligenza
Suprema!- esclama Wonder Man |
-O lui o Immortus. Entrambi rispondono a queste caratteristiche!-
interviene ancora Iron Man – |
A sentire parlare di Immortus Scarlet ha un
involontario tremito. Pochi personaggi hanno manipolato la sua vita in modo
così profondo come ha fatto Immortus e se lui è
davvero coinvolto… |
-Comunque…- continua Iron Man -… non ha molta
importanza ora. La domanda reale è: se l’avvertimento è vero, e di questo
siamo tutti convinti, credo, e l’invasione sta davvero per arrivare, cosa
possiamo fare per fermarla?- |
-Non possiamo andare dalle
autorità e dire: stanno per arrivare i Marziani perché alcuni dei nostri
membri l’hanno sognato, ci spediscono tutti in una cella imbottita nonostante
la nostra reputazione.- dice Occhio di Falco |
-Sono d’accordo! – interviene Photon –Ma qualcosa dobbiamo fare!- |
-Ne
parleremo con lo S.H.I.E.L.D.- dice Cap –Nick Fury è un uomo in
gamba e crederà di certo al pericolo. Lo chiamo immediatamente.- |
Senza perdere altro tempo Cap attiva il comunicatore sopra il tavolo delle riunioni
e, poco dopo ecco comparire il volto di Nick Fury |
-Che posso
fare per te Testa Alata?- chiede |
La
questione gli viene subito spiegata e Nick si dimostra, come al solito,
sbrigativo: |
-Venite
subito qui Ho una certa idea in mente e prima ci muoviamo, meglio è.- |
-Ok Nick
arriviamo!- |
E senza dire altro il gruppo di
uomini e donne noto come i Potenti Vendicatori si muove verso la meta. |
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3. |
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Nella sede newyorkese dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury si
dimostra sbrigativo come sempre. |
-Muovetevi eroi, venitemi dietro.- |
Lo seguono
sino ad un ascensore, che li porta ad un livello ancor più basso della sede
sotterranea e qui Fury si ferma davanti ad una
parete, di fronte a quello che Hank Pym identifica
per un sensore ottico |
-Colonnello
Nicholas Fury, Qualifica: Direttore. Richiedo
accesso |
<<Soggetto Nick Fury: identificazione eseguita. Richiesta di accesso
accolta>> recita una voce meccanica, La parete si spalanca ed
entrano in un ampio salone, dove un gruppo di persone in uniforme S.H.I.E.L.D. con su dei camici esamina una serie di
grafici, mentre tre uomini e due donne sono seduti su poltrone collegati a
vari sensori. |
-Benvenuti
alla nostra divisione E.S.P.- dice Nick |
I Vendicatori non sembrano molto
impressionati. Nel corso della loro storia hanno visto troppe manifestazioni
di potere psionico per esserlo. Fury
chiama un agente che sino ad allora era rimasto in disparte. |
-Vi
presento George Raven è uno dei nostri migliori espers, dotato di poteri psichici che non sfigurerebbero
in un confronto con Fenice ed altri come lei. Solo che George ha preferito
continuare a lavorare per noi, invece che mettersi le mutande sopra i
pantaloni ed andare a salvare il mondo.- |
-Non ne ho
mai sentito parlare, infatti. – interviene Scarlet.
–Lei è un mutante Mr. Raven?- |
-No, non
credo!- risponde lui –Avevo delle comuni abilità E.S.P.
lettura delle carte Zener, telepatia di basso
livello. Fui uno dei tre agenti selezionati per il programma E.S.P. dello S.H.I.E.LD. Anni
fa, mentre ero collegato alla macchina amplificatrice…-
fa un gesto, indicando il macchinario cui sono collegati i cinque agenti
visti prima -…la stessa che serviva a collegarci
fra noi ed amplificare i nostri talenti naturali, fummo sottoposti ad un
attacco psionico da parte dell’Artiglio Giallo [1][2].
L’esplosione che seguì al feedback psichico uccise i miei due compagni e
mandò me in coma. Mi risvegliai dopo mesi e ben presto scoprii che le mie
facoltà psioniche erano incredibilmente aumentate a
livelli prima inimmaginabili. Da allora sono a capo della Divisione E.S.P. – |
-George mi ha fatto un
rapporto strano stamattina. Suo figlio stanotte ha avuto un incubo molto
simile al vostro e lui ha avvertito l’urgenza di informarmi. Ha imparato a
fidarsi delle sue sensazioni sapete?- |
-Ecco
perché eri pronto per noi!- esclama Capitan America |
- Infatti!
- |
Giant Man interviene: |
-Agente Raven, ha detto che suo figlio ha avuto lo stesso nostro
incubo. Ha per caso una sua foto con se? Vorrei vederla se non le spiace. |
-Certo,
nessun problema, ne porto sempre una con me sapete? Sono un padre orgoglioso
e tra poco lo diventerò ancora. Oh eccola, lui si chiama Jonathan.- |
Henry Pym guarda la foto. Certo, pensa, non si può essere
sicuri, visto che il bambino della foto è ancora molto piccolo, ma l’idea che
gli è balenata dopo aver sentito che anche il piccolo ha avuto un incubo come
il loro, gli sembra proprio fondata: Jonathan Raven
nell’oscuro futuro visitato da lui e Cap, diventerà
il guerriero della libertà chiamato Killraven. Fa
vedere la foto a Cap e lui annuisce. Intanto Fury si rivolge loro: |
-George esaminerà le menti
di quelli che hanno avuto l’incubo, in particolar modo Cap
e Giant Man, e verificherà se la vostra storia è
vera. Dopodiché manderò un rapporto urgente alle Nazioni Unite ed il
Segretario Generale dovrà ascoltarmi.- |
-Molto
bene.-, dice Cap –Cominciamo allora.- |
Cap, Giant Man, Pantera Nera ed il Fulmine Vivente si
sistemano in apposite poltroncine ed indossano dei caschi collegati mediante
cavi ad un altro casco ora indossato da George Raven |
-Rilassatevi.-
dice Raven –Lasciate che i vostri pensieri
fluiscano liberi….- |
La mente di George Raven si espande e si collega a quella dei suoi
"pazienti", entra nei loro ricordi ed essi diventano per lui un
ambiente concreto dove i suoi stessi sensi gli trasmettono un’illusoria
percezione di fisicità. Eccolo condividere i ricordi di Capitan America e Giant Man: il loro arrivo in un’America futura, devastata
da una guerra con una razza aliena. Vede uno di quei tripodi, come li
chiamano, e prova ad espandere la sua coscienza per vederne l’interno, il
pilota ha forma umanoide, con un solo occhio nero al centro della testa. Raven intuisce che non è un vero marziano, ma piuttosto
una sorta d’ibrido. I marziani dove sono? Se potesse riuscire a captare
l’immagine di uno di loro, magari estraendola dai ricordi inconsci dei suoi soggetti….Prova ad espandere ancora la sua mente ed
improvvisamente sente qualcosa: una mente diversa, spaventosamente aliena che
lo attira come la fiamma attira la falena. Non ha mai provato quella
sensazione è come se…OH MIO DIO! |
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SEI PRESO NEI MEANDRI DI UNA MENTE
ALIENA. QUALCOSA O QUALCUNO I CUI PROCESSI MENTALI SONO TOTALMENTE DIFFERENTI
DA QUELLI CHE CONOSCI. SEI COMPLETAMENTE DISORIENTATO ALL’INIZIO POI È COME
SE QUELLA FOSSE LA TUA MENTE, COME SE IL CORPO IN CUI TI TROVI FOSSE IL TUO,
ANCHE SE TI DA UNA SENSAZIONE DI STRANIAMENTO CHE
NON SAI SPIEGARE. ISTINTIVAMENTE MUOVI I TENTACOLI (Tentacoli?) ED I
TUOI OCCHI (Occhi?) METTONO A FUOCO L’AMBIENTE. UN’AMPIA
SALA SOTTERRANEA DOVE ALTRI COME TE SI MUOVONO SCIVOLANDO SUL TERRENO. IN UNA
FRENETICA ATTIVITÀ. SENTI LA TUA VOCE (Voce?) DIRE: |
-TUTTO È PRONTO ORMAI. ORA CHE ABBIAMO DEFINITO GLI ULTIMI
DETTAGLI POSSIAMO PASSARE ALL’INVASIONE- |
VORRESTI URLARE, MA TI ACCORGI DI
NON POTERLO FARE LE TUE ORECCHIE (Orecchie?)
SENTONO I DISCORSI DEI TUOI COMPAGNI E MENTRE LA COMPRENSIONE SI FA STRADA,
L’ORRORE DIVENTA PIÙ FORTE, SEMPRE PIÙ FORTE ED ALLORA NULL’ALTRO HA PIÙ
IMPORTANZA. DEVI URLARE, DEVI!!!! |
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L’urlo
risuona nella stanza mentre George Raven crolla al
suolo e Nick Fury stesso si precipita a
sorreggerlo. Lo svenimento di Raven dura pochissimo
e quando lui si riprende per qualche attimo fatica a rendersi conto di dove
si trova, poi alla fine parla: |
-Sono
entrato nella mente di un marziano. Non so com’è successo, ma è così!- |
-I
marziani sono già sulla Terra?-chiede preoccupata Scarlet |
-No, per
quanto sembri impossibile ero su Marte dentro il corpo di un personaggio
importante. Ho condiviso i suoi pensieri come se fossi lui e so, Mio Dio,
so!- |
-Agente Raven!- È Capitan America a parlare con voce gentile, ma
decisa –Se la sente di raccontarci la sua esperienza?- |
E lo fa, con calma, spronato anche
dalle domande di Cap. Racconta dei Marziani, che poi non sono veri Marziani,
sono emigrati su Marte moltissimo tempo fa da un altro pianeta. Il loro
scopo: impadronirsi delle ricchezze e delle risorse del nostro pianeta,
schiavizzare il genere umano, usarlo come riserva di cibo. |
-Quando ci
sarà l’invasione?-chiede Iron Man |
-Non sono sicuro…in
quel corpo comprendevo la loro lingua, forse era comunicazione telepatica,
non so, credo di aver capito: una settimana, ma su che base misurino il tempo
non sono certo.- |
-Molto
bene Raven.- interviene Fury.-
A questo punto ne sappiamo quanto basta. Per quanto mi riguarda la minaccia è
vera ed io non intendo perdere tempo. Avvertirò subito il Segretario
Generale! Quanto a voi, eroi, vi consiglio di muovervi. So che non avete più
legami con alcun Governo, ma questa è davvero una minaccia seria.- |
Cap
fissa Nick con volto corrucciato, lo conosce da tempo ed è certo che sa
qualcosa che ancora non ha detto. Infine risponde.. |
-Molto
bene Nick. Sappiamo cosa fare.- |
-Bene puoi
star certo che convincerò il Segretario a convocare una riunione speciale
dell’assemblea- |
-Per
quando?- |
-Domattina
ti va bene?- |
Ora Cap
è certo che Fury sa il fatto suo, ma la sua
espressione non cambia. Per quanto detesti questi giochetti, si fida di Nick
e sa che a tempo debito saprà quel che è necessario sapere. |
-È
perfetto.- si limita a rispondere |
-Allora ti
garantisco la riunione più colorata di tutti i tempi!- |
Usciti i
Vendicatori Fury si avvicina ad un monitor,
consulta rapidamente un file, su cui si legge una data: 1901. Il suo volto è
sempre più corrucciato, poi attiva una linea diretta. |
-Buon
Giorno Signor Segretario Generale, mi spiace disturbarla, ma c’è un
emergenza.- |
-Di che si
tratta Colonnello?- |
-Priorità
AAA signore.- |
-Dio! Ne è
certo? Davvero certo?- |
-Si
signore, ho delle fonti totalmente affidabili.- |
-Capisco.
Cosa suggerisce?- |
-Capitan
America ha chiesto il permesso di tenere una riunione di tutti i superesseri
rintracciabili al Palazzo di Vetro e di convocare una sessione straordinaria
dell’Assemblea Generale per spiegare le sue ragioni.- |
-Si, accordato.
Attiverò immediatamente le procedure.- |
Terminata
la conversazione Kofi Annan rimane un attimo pensieroso.Conosce
il codice di priorità AAA, ma sperava non fosse necessario, eppure …la Terra è stata oggetto di più di un attacco alieno
negli anni. Alcuni sono rimasti segreti, mentre altri…Il
suo compito è chiaro e senza esitare fa quel che deve. |
|
Nella sala Ovale George W. Bush ha
appena finito di ascoltare il Segretario Generale dell’O.N.U. Priorità A.A.A.. Un pericolo chiaro ed imminente. Sa quel che va
fatto. Chiama immediatamente il Consigliere per la Sicurezza Nazionale e gli
dà le opportune istruzioni, poi si fa mettere in contatto con Londra, Parigi,
Mosca e Pechino. |
|
Cremlino, Il Presidente Vladimir
Putin ha ascoltato Kofi Annan ed anche lui sa cosa fare. Si rivolge alla sua
assistente: |
-Faccia
chiamare il Guardiano d’Acciaio.- le dice. –Immediatamente!- |
|
N. 10 di Downing Street, Londra.
Tony
Blair non ha bisogno di riflettere sul da farsi. In pochi minuti ha già
impartito le sue direttive: trovare Union Jack e
portarlo, volente o nolente, nel suo ufficio. |
|
Pechino, il Presidente Jiang Zemin ha ascoltato il rapporto di Kofi Annan ed ora è a
colloquio con il suo Primo Ministro Zhu Ronji. |
-Trovatelo!
–dice –E convincetelo a collaborare. |
-E se non
volesse? Non sarà facile. |
-È
necessario. Deve farlo. È in gioco la sicurezza della nazione e forse del
mondo. Questo deve essere più importante di qualsiasi divergenza politica. In
ogni caso allertate immediatamente la Forza della Cina- |
|
Parigi.
Palazzo dell’Eliseo. Anche il Presidente della Repubblica Jacques Chirac ha
ricevuto il rapporto e sa che non si deve perdere tempo. Chiama la
segretaria. |
-Mademoiselle mi chiami Monsieur
Jospin, immediatamente!- e quando il Primo Ministro Lionel Jospin gli viene
passato, lo informa della situazione ed alla fine dice: |
-È
arrivata l’ora di attivare il Progetto Marianna!- |
|
Al Palazzo
dei Vendicatori, Capitan America ha lanciato un messaggio a tutti coloro che
sono stati vendicatori dalla fondazione del gruppo ad oggi e poi ha mandato
un messaggio a tutti i super gruppi che è riuscito a rintracciare.
Presentarsi al Palazzo dell’O.N.U. il mattino dopo senza indugio. |
|
Fury è ancora al comunicatore, stavolta la sua chiamata è diretta
a Salem Center, Contea di Westchester, New York.
All’altro capo del filo, per così dire, il Professor Charles Xavier |
-Colonnello
Fury, ultimamente ci sentiamo spesso. – dice l’uomo
considerato il più grande telepate della terra |
-Ho
bisogno di un favore professore da lei o dalla sua amica Rossa.- |
-Perché?
No, non dica nulla…- |
La
comunicazione si sposta di colpo sul piano telepatico |
<<Comprendo
i motivi della sua preoccupazione Fury e li
condivido. Consideri le mie risorse a disposizione del bene comune>> |
<<Grazie,
ora, se non le spiace…certe cose mi fanno venire….>> -…il mal di testa.- |
-Come
desidera colonnello, la chiamerò non appena sarò pronto.- |
Uomo in
gamba, pensa Nick mentre si alza, un tantino arrogante, ma, dopotutto,
anch’io ho un po’ questo difetto. Ora pensiamo a Raven. |
|
|
4. |
|
Palazzo di
Vetro, sede dell’O.N.U. È in corso la più strana riunione dell’Assemblea
Generale che si sia mai vista. Sul palco degli oratori c’è Capitan America
pronto a parlare, nell’ampia sala vi sono tutti i Vendicatori. Dietro a Cap i Fondatori: Giant Man,
Wasp, Hulk, Iron Man,
grande assente Thor. Nella sala ci sono Wonder Man,
Quicksilver, Scarlet,
Occhio di Falco, la Vedova Nera, Dragoluna, Falcon, Tigra, She Hulk, Photon,
Starfox, Firebird, Moon Knight, Il Fulmine Vivente, Quasar, Sersi,
L’Uomo Sabbia, L’Uomo Ragno, Stingray, Darkhawk, Rage, Justice, Songbird, Silverclaw, Capitan Marvel e poi la Pantera Nera, la
Visione, U.S.Agent, membri anche del supergruppo WorldWatch e con gli altri membri del loro gruppo al
fianco, il Cavaliere nero, Namor Sub-Mariner, Warbird
(segretamente membri dei rinati difensori ed in mistico contatto con il Dr.
Strange), la Bestia, membro anche degli X-Men e poi
altri gruppi con i loro membri: I Fantastici Quattro, Alpha
Flight (Guardian, Snowbird,
Puck, Northstar, Aurora, Shaman ed Heather Hudson il loro supervisore), il supergruppo
nazionale russo, la Guardia d’Inverno (Guardiano d’Acciaio. Vanguard, Stella Nera, Fantasma, Vostok,
Airstrike, Powersurge) e,
più in disparte, i Cinesi di China Force, i cui
nomi e poteri rappresentano i segni zodiacali cinesi (Drago di Giada, Serpente,
Cavallo, Montone, Scimmia, Cane, Gallo, Maiale, Topo, Bufalo, Tigre,
Coniglio). |
Da uno dei palchi destinati al
pubblico, il Prof. Charles Xavier, accompagnato
dalla sua assistente Jean Grey Summers,
segue l’insolita riunione. Se molti dei supereroi presenti non ne sono
ignari, quasi nessuno degli altri presenti sa che Xavier
è il fondatore e leader del gruppo di mutanti noto come X-Men
e che sia lui che Jean sono due potenti telepati
che in questo momento sono in contatto telepatico con la Bestia e con tutto
il resto del gruppo |
Nella sala
s’intrecciano il vociare dei supereroi e quello dei delegati delle nazioni
affiliate all’O.N.U. che, dai loro scranni, mostrano segni d’insofferenza. |
Finalmente Cap
parla. Con voce ferma ed asciutta narra quel che sa. Coloro che lo conoscono
bene ascoltano in silenzio e non nascondono la loro preoccupazione. Dal
settore dei delegati arrivano i primi brontolii |
-Tutto
questo è assurdo.- dice il delegato di una nazione europea –Ci chiedete di
autorizzare una mobilitazione mondiale sulla base di sogni, assurde verifiche
psichiche ed altri vaghi indizi.- |
-Non ci
credo neanche un po’.- interviene un altro delegato. -Marziani, tripodi,
sembra un seguito non autorizzato de "La Guerra dei Mondi" di
Wells.- |
-Io…ora ricordo…- interviene l’Uomo Ragno (Peter Parker) -…alcuni anni fa ho avuto una strana avventura con questi
Marziani, durante un viaggio nel futuro con la macchina del tempo del Dottor
Destino.- |
-Signori!
– interviene a sua volta Reed Richards – Appena
sono stato informato dai Vendicatori e dallo S.H.I.EL.D.,
ho usato i miei strumenti di misurazione spaziale, grazie alla collaborazione
della Stazione Spaziale Starcore, e della Stazione
Lunare S.H.I.EL.D. ho potuto rilevare strane
anomalie su Marte.- |
-Anomalie,
macchine del tempo. Mi scusi Dott. Richards, rispetto le sue competenze, ma
chi ci garantisce che queste anomalie hanno a che fare la pretesa invasione?-
dice un altro delegato |
-Io lo
garantisco!- |
La voce
proviene dal fondo della sala e tutti si voltano per testimoniare l’ingresso
teatrale del Dottor Destino! È dai tempi di Onslaught
che la maggior parte di coloro che sono riuniti nella sala non lo vede e per
molti di loro la domanda è: che fine ha fatto dopo la sua battaglia con Thor,
quando gli eroi tornarono a casa dal Rinasciverso?
Una domanda destinata a restare senza risposta per ora. Destino avanza e si
ferma nel centro della sala. I suoi occhi si fissano in quelli di Reed Richards ed è come se tra loro si stabilisse una
tacita intesa |
-I miei
detector confermano le conclusioni di Richards. Su Marte sta succedendo
qualcosa. Un’attività che non dovrebbe esserci in un pianeta da tempo morto.
Io vi dico, signori: non perdete tempo in chiacchiere. È l’ora di agire e che
la Terra unisca le sue forze per la difesa!- |
-Già,
magari sotto il tuo comando, vero?- interviene sarcasticamente la Cosa |
-Indubbiamente
le armate dell’umanità trarrebbero giovamento dalla mia guida Grimm, per
quanto dubito che il tuo limitato intelletto arrivi a capirlo.- |
-Brutta
scatola di sardine troppo cresciuta adesso ti faccio….- |
Mr. Fantastic interviene trattenendolo e dice: |
-Calmati
Ben, sono certo che Victor si renda ben conto che nessuno gli affiderebbe
volentieri quel ruolo!- |
-Su questo
concordiamo Richards. So bene che nessuno si fiderebbe di me. Sono, comunque,
venuto per collaborare alla difesa comune e sono pronto ad agire da uguale
tra gli uguali.- |
Reed Richards lo fissa
senza dir niente, riflettendo. |
-Ancora
non ho udito o visto niente che possa convincerci dell’esistenza di questo
pericolo alieno.- dice improvvisamente la Dottoressa Alda Huxley,
delegata di Genosha |
Nick Fury
è stato finora in silenzio alle spalle di Cap, ma
adesso avanza verso il microfono e parla |
-Signori!
Le prove esistono e le ha portate per noi un ospite illustre. Molti di voi ne
hanno certo sentito parlare, è un nome illustre e rispettato sin dalla Prima
Guerra Mondiale ed il suo attuale portatore si è dimostrato degno di quel
rispetto: Union Jack!- |
Ed eccolo
salire sul podio sotto gli occhi i tutti. L’uomo sotto la maschera, Joey Chapman, deglutisce. Dopo
tutto questo tempo ci sono aspetti del suo essere un eroe simbolo che non gli
riesce accettare facilmente, chissà come ha fatto Capitan America a farci
l’abitudine? Si schiarisce la voce e cerca di assumere un tono autorevole. |
-Signori
delegati. Il mio Governo, vista l’emergenza, mi ha autorizzato a divulgare
questa documentazione. Si tratta, come potrete vedere dalle immagini
proiettate sulle parete alle vostre spalle di documentazione fotografica ed
altro che prova incontrovertibilmente che nel 1901 I Marziani arrivarono
sulla terra invadendo la campagna inglese e che, solo per un puro caso, la
loro invasione fallì salvando l’umanità.- |
Nella sala buia scorrono antiche
immagini di tripodi che scorazzano per la campagna, un disco abbattuto, la
foto del suo occupante, morto: un essere chiaramente non umano e nemmeno
umanoide, simile piuttosto ad una piovra, ma con un corpo più grosso e tozzo.
Nel silenzio si ode la voce di Guardian il leader
del gruppo canadese Alpha Flight, |
-I Quwrlln, somigliano ai Quwrlln!- |
-Come? Ti
dispiace ripetere Guardian?- chiede Cap |
E Guardian racconta della sua esperienza, di come, anni
prima, per salvare sua moglie ed i suoi amici dalle conseguenze
dell’esplosione dei circuiti del suo costume, attivò al massimo il campo
elettromagnetico del costume stesso e si ritrovò sbalzato nel tempo e nello
spazio su Ganimede, una delle lune di Giove diecimila anni nel passato e lì
sarebbe morto nell’ambiente inadatto alla vita umana se non l’avesse salvato
proprio la razza d’abitatori del planetoide: i Quwrlln,
appunto [1][3]. |
-Erano
molto simili ai marziani, ma più piccoli, i tentacoli erano simili.- |
-Uhm!-
interviene Reed Richards –Potrebbero essere della
stessa stirpe, ma di un ramo differente, magari un’evoluzione. Si potrebbero
essere spostati su Marte chissà da quanto tempo e…- |
-Io vorrei
sapere perché nessuno ha mai saputo niente di quest’arrivo dei Marziani nel
1901. A parte H.G. Wells sembra!- insiste la Huxley |
-Il mio
governo scelse di mantenere il segreto sull’episodio.-, risponde Union Jack- Dopotutto l’invasione avvenne in un’area
relativamente ristretta ed all’epoca non c’erano i mezzi di comunicazione di
massa di oggi. Fu piuttosto facile, in fondo. Mr. Wells fu uno dei testimoni
oculari dell’evento e fu coinvolto assieme ad altre persone di cui non posso
fare il nome. In seguito gli fu dato il permesso di fare in resoconto
romanzato dell’evento.- |
-Uhm ed
ora ci verrà a dire che i Marziani furono sconfitti perché incapaci di
resistere all’azione dei più comuni germi terrestri.- |
-Esattamente
signora, accadde proprio così e fu un bene, perché all’epoca, e forse anche
oggi, non possedevamo mezzi adatti a respingere l’invasione. Fossi in lei,
però, non spererei che il miracolo si ripeta.- |
-Infatti!-
dice Reed Richards –Sicuramente in questi 100 anni.
I Marziani, chiamiamoli pure così, anche se sappiamo che non sono originari
del pianeta rosso, hanno sviluppato delle difese contro i germi patogeni del
nostro pianeta.- |
-Richards ha sicuramente
ragione.- interviene il Dottor Destino e Reed si
concede il lusso di un sorriso. –-Gli alieni hanno certo pensato a questo
fattore. Per cento anni si sono preparati ed è probabile che vogliano anche
ritorcere contro di noi quel che li ha sconfitti la prima volta. Aspettatevi
un attacco batteriologico, signori. Se io fossi al posto dei loro capi, ci
avrei sicuramente pensato.- |
Il silenzio cade nella sala, un
silenzio rotto solo dalla voce di Kofi Annan: |
-Signori
mi state dicendo che dobbiamo aspettarci una guerra totale su scala
planetaria?- |
Capitan
America guarda negli occhi dei suoi compagni, Destino compreso, poi con voce
ferma: |
-Si Signor
Segretario Generale, la più spaventosa guerra che si sia mai vista. Portata
da esseri il cui unico fine è lo sterminio del genere umano. Sono stato nel
futuro che ci preparano i marziani. Rovina e morte ed oltre sei miliardi di
essere umani massacrati in meno di vent’anni. Io non permetterò che ciò
accada realmente. I Governi del mondo dovrebbero agire con saggezza ed unirsi
nella difesa. Il pericolo minaccia tutti non possiamo permetterci il lusso
dell’egoismo!- |
-La
ringrazio Capitano ed ora, credo che la questione possa passare al voto!- |
|
|
5. |
|
È l’alba
ormai quando i supereroi rientrano nella sala dove, per l’intera giornata, si
è svolta un’accesa discussione tra i membri dell’Assemblea ed una volta che
questa è finita, si è riunito il Consiglio di sicurezza per stabilire i
dettagli operativi. Durante quest’ultima riunione tutti sono stati fatti
allontanare e solo a questo punto è consentito loro di rientrare. È il
Segretario Generale a parlare: |
-Signori,
come sapete l’assemblea ha approvato la mobilitazione mondiale. Le forze
N.A.T.O. sono già state messe a disposizione e così anche quelle delle varie
alleanze. La Repubblica Popolare Cinese ed i suoi alleati del Sud Est
Asiatico non aderiranno al comando unificato, ma le loro forze armate saranno
a disposizione attraverso il membro cinese dello Stato Maggiore Unificato
dell’O.N.U.- |
Cap scuote la testa: |
-Non hanno
voluto aderire al comando unico? Possibile che siano così gelosi della loro
indipendenza da non ….- |
-Purtroppo
ci sono sempre questioni di politica che non credo sia necessario spiegarle,
Capitano.- |
-Lo so,
forse sono troppo ingenuo, ma speravo che in frangente simile….- |
-È stato,
comunque, raggiunto un accordo per porre tutte le forze superumane
organizzate sotto un unico comando |
-Un po’ di
buon senso ogni tanto.- commenta Iron Man -Di
superumani ne saranno impiegati parecchi…sei
riuscito a rintracciare un sacco di gente, Cap. Ed ora che ci penso, non ho
potuto fare a meno di notare l’assenza di Thor…- |
-Sono
riuscito a contattarlo per miracolo. E’ su Asgard,
e pare che stia combattendo un’altra guerra. |
-Questa
non ci voleva…un peso massimo come lui ci avrebbe
fatto comodo.- |
-Ha detto
però che troverà un sostituto che "abbatterà i Monti dell’Oscurità al
tuo comando"- |
-Chi può
sostituire Thor ?- |
Le poche
voci della sala s’interrompono di colpo, mentre entra un massiccio alieno
dalla pelle arancione e dalla testa di cavallo, brandendo un martello dorato. |
-Guerrieri
di Midgard…il Figlio di Odino mi ha mandato in
vostro aiuto per respingere i vostri nemici. |
-Beta Ray Bill…da quanto tempo.- |
-Mi
rincresce che il possente Thor non abbia potuto partecipare alla battaglia,
così come mi rincresce non aver potuto combattere al suo fianco per Asgard. Thor mi disse che sarai tu a dirigere la battaglia…ti dono i miei servigi.- |
-Il capo
non è ancora stato scelto, Bill, ma sarai un valido aiuto.- |
"Un
Thor alieno con una testa da cavallo…ed io che
pensavo che la vita di New York fosse strana" commenta fra se Iron Man, lieto di essere riuscito a non pensare
all’invasione per qualche secondo. Intanto il Segretario Generale prosegue la
sua esposizione: |
-Per far
si che gli interessi delle singole nazioni siano adeguatamente salvaguardati,
è stato deciso di attivare un Protocollo per cui le forze superumane saranno
poste sotto la supervisione di uno stato maggiore composto da un
rappresentante della comunità superumana per ciascuno dei cinque paesi membri
permanenti del Consiglio di Sicurezza.- |
Un mormorio si leva dal gruppo di
figure in costume presenti nella sala. Il Dottor Destino rimane in silenzio e
così Reed Richards. |
-Beh!-
commenta Occhio di Falco –Non dovremmo essere così sorpresi, credo. Per
fortuna che abbiamo con noi il migliore dei simboli nazionali, sono contento
che sarai tu a guidarci Cap..- |
Cap non risponde,
fissa Kofi Annan che continua: |
-I membri
erano stati selezionati da tempo sulla base delle loro caratteristiche di
abilità, potenza, affidabilità e…ahem…patriottismo
e sono: per gli Stati Uniti…U.S.Agent…- |
-Cosa??-
sbotta Occhio di Falco se credete che mi farò comandare da quel mezzo
fascista di Capitan America di 2° categoria… |
-Calma
Clint!- interviene Cap. Il Segretario Generale continua: |
-…per la Russia: il
Guardiano d’Acciaio; per la Cina: il Drago di Giada; per il Regno Unito: Union Jack ed infine per la Francia Marianna.- |
Mentre dice così, entra nella sala
una giovane donna drappeggiata in un corto costume azzurro, bianco e rosso e
con in testa una specie di cuffia con una mascherina che le copre la parte
superiore del volto ma lascia liberi i lunghi capelli biondi.- |
-Marianna eh? Che razza di
nome per una supereroina.- commenta Johnny Storm. |
-È il nome
del simbolo nazionale francese ed anche se non sarà molto eroico, io lo porto
con onore.- |
-E che
cosa sai fare oltre che far girare la testa agli uomini con il tuo
bell’aspetto, baby?- |
Con un gesto rapido la ragazza
afferra Johnny per il polso e lo fa volare sopra la sua testa ed atterrare
sul posteriore. |
Mentre la cosa ride, Marianna
dice: |
-Sono una
super soldatessa, e sono al massimo del mio potenziale fisico.- |
-Di questo
non avevo mai dubitato!- commento Johnny rialzandosi. |
-Benvenuta
tra noi Marianna!- le dice Cap. –So cosa significa essere un simbolo del
proprio paese e ti auguro buona fortuna.- |
-Grazie Mon Capitaine. È un onore per
me incontrarla. Molti francesi le devono molto ed io…beh
sono nuova è vero, ma il mio paese mi ha scelta ed io faro tutto quanto posso
per essere all’altezza del mio compito.- |
-Ne sono
convinto.- |
Kofi Annan prosegue: |
-Per le
vostre necessità potrete utilizzare le risorse O.N.U. e S.H.I.E.L.D.,
il Colonnello Fury vi fornirà ogni necessaria
informazione. Detto questo, dichiaro sciolta questa riunione e vi auguro
buona fortuna signori.- |
Così dicendo, il Segretario
Generale lascia il suo posto e con lui, a poco a poco, anche i delegati delle
varie nazioni si alzano e se ne vanno lasciando nella sala solo uomini e
donne in variopinti costumi |
|
|
6. |
|
Il tempo
passa, nelle cancellerie di tutto il mondo ordini vengono dati, postazioni
missilistiche sono puntate verso il cielo, gli stati maggiori mandano ordini
alle loro forze armate. Ogni esercito è in stato di allerta. Per la prima
volta da quando è stato istituito, oltre cinquant’anni fa, si riunisce Lo
Stato Maggiore Riunito degli eserciti dell’O.N.U. In una sala riservata nel
Q.G. dello S.H.I.E.L.D. a New York, quattro uomini
ed una donna in costume si fronteggiano. Incomprensibili motivazioni politiche
li hanno investiti di una pesante responsabilità e non c’è nessuno di loro
che non ne sia pienamente consapevole. Non c’è molto tempo da perdere in
discussioni e loro lo sanno, la loro prima decisione operativa non tarda.
Alla loro prima uscita ufficiale, tutti gli occhi sono su di loro. Nell’ampia
sala ci sono anche più superumani di prima, si sono, infatti, aggiunti anche
gli X-Men |
U.S.Agent è il primo a
parlare |
-Signori.
Io ed i miei colleghi abbiamo preso una decisione. Siamo stati tutti d’accordo
che noi cinque rappresentiamo lo Stato Maggiore, ma le forze superumane hanno
bisogno di un Comandante in Capo Operativo.- |
-Infatti!-
interviene Union Jack –Abbiamo convenuto che deve
essere qualcuno dotato della necessaria autorevolezza e capacità di
leadership.- |
-Si.- dice il Drago di
Giada, nonostante sia molto potente quando è nella sua forma di drago, ora
manifesta una certa timidezza, la situazione è nuova per lui, parla con un
po’ d’incertezza, ma non ha bisogno d’interpreti. –dovevamo scegliere
qualcuno a cui tutti avrebbero obbedito senza discussioni |
-Infatti..-
è Marianna stavolta, la sua voce non è così ferma quanto vorrebbe, lei è una
vera debuttante e parte subito in seria A, ma deve fare il suo dovere.
–Nessuno di noi risponde a questi criteri: io e Drago siamo troppo nuovi su
questa scena, Union Jack non si sente pronto, il
Guardiano e U.S.Agent susciterebbero troppo diffidenze…- |
-Da!- è il
Guardiano d’Acciaio a parlare. Il suo inglese è perfetto, con una traccia
d’accento appena maggiore di quello della Vedova Nera, -Di questo eravamo
tutti convinti. Non abbiamo avuto dubbi, solo un uomo ha i requisiti giusti e
noi lo sapevamo. Con l’autorità di cui siamo stati investiti dai nostri
governi e dal Consiglio di Sicurezza, Capitan America sei nominato Comandante
in Capo di tutte le forze superumane.- |
Un brusio
si leva dalla folla, commenti positivi perlopiù, l’unico a rimanere in
silenzio è proprio Cap, per un lungo attimo sembra
riflettere, poi si dirige verso l’ampio tavolo, preme una serie di bottoni ed
appare una mappa mondiale tridimensionale olografica: |
-Una cosa
voglio che sia chiara per tutti. Molti di noi sono dotati di poteri che non
hanno i normali esseri umani. Grazie a queste doti possiamo essere d’aiuto, a
volte possiamo fare la differenza, ma non potremo mai vincere questa guerra
da soli. Daremo il nostro apporto là dove saremo necessari, ma questa è la
lotta dell’umanità intera. Qui non esistono, mutanti, Eterni o…Inumani e nemmeno Russi, Americani Inglesi o altro, ma
solo esseri umani che combattono per la salvezza di tutti. Sono stato chiaro? |
-Perfettamente!-
|
<<I
miei X-Men sono a sua disposizione Capitano, conti
su di noi>> "dice" la voce di Xavier
nella testa di Cap e lui annuisce |
-Un’altra cosa. In
quest’operazione dovremo cooperare tutti per il bene comune, qualsiasi
attrito, disaccordo o rivalità di qualsiasi tipo dovrà, e sottolineo dovrà,
essere accantonato. Se qualcuno di voi pensa, per qualsiasi motivo di non
essere in grado di accettare queste condizioni, esser capace di combattere
fianco a fianco con qualcuno degli altri od accettare ordini da me o da
chiunque altro, lo dica adesso ed è libero di andarsene.- |
Il silenzio cala sulla sala, poi Cap prosegue: |
-Molto
bene, siamo tutti insieme allora. Per finire due precisazioni. Uno. Noi
collaboreremo con le forze civili e militari, ma non siamo, sia chiaro, sotto
la loro giurisdizione. Non siamo tenuti ad obbedire ai loro ordini, ma solo a
quelli della catena di comando che parte dai nostri cinque colleghi designati
dal Consiglio di Sicurezza amici per arrivare ai comandanti operativi di ogni
singolo gruppo, sono stato Chiaro? Bene. La seconda cosa è molto semplice. Io
comprendo la delicatezza della situazione, ma voglio che capiate che uccidere
l’avversario dovrà essere considerata l’ultima risorsa. Ogni volta che
potete, fate il possibile per neutralizzare l’avversario senza ucciderlo, non
ho altro da chiedervi.- |
-Bel
discorso, cocco, ma, se qualcuno cercherà di farmi secco, io tiro fuori gli
artigli, questo è certo!- dice Wolverine accendendosi un sigaro. |
-Nessuno
te lo impedisce Wolverine, sta alla tua coscienza. Per il momento, ti prego
di spegnere quel sigaro, in questa sala non si fuma.- |
-E se non
lo volessi spegnere?- |
-Te lo
farei spegnere io!- |
Wolverine
e Cap si scambiano un lungo sguardo. Il canadese
osserva il volto impassibile dell’americano, poi con un sogghigno schiaccia
il sigaro nella mano destra senza mostrare il minimo fastidio |
-Si..-
commenta -…ci credo che lo faresti.- |
Un largo sorriso si stempera sui
volti di molti presenti tra cui alcuni dei vecchi X-Men,
mentre altri restano stupiti dal comportamento accomodante di Wolverine, ma
ogni cosa ha un senso specialmente per Capitan America |
Namor!- dice
improvvisamente –Tu ti occuperai della difesa delle coste, scegli coloro che
ti sembrano più adatti per il compito e coordinali come meglio sai. Spero che
potremo contare anche sulle armate di Atlantide.- |
-Certo-
risponde l’orgoglioso principe. |
-Bene, la
Guardia d’Inverno può occuparsi della Russia e dell’Europa Orientale,
Guardiano d’Acciaio, chi sceglieresti come leader al tuo posto? |
-Mmm, mi spiace dirlo,
ma nessuno dei miei compagni attuali ha la capacità di leadership adatta. Se
posso permettermi. mi piacerebbe designare la Vedova Nera.- |
-Puoi e la
giudico un’ottima scelta…Natasha?- |
Natalia Alianovna Romanova sorride
ambiguamente e lancia uno sguardo carico di sottintesi al Guardiano
d’Acciaio, poi risponde: |
-Sembra
che il destino mi riporti spesso nella madrepatria ultimamente [1][4].
Va bene, lo farò, ma cosa vi fa pensare che mi accetteranno?- |
Mentre
parla si gira a guardare coloro che dovrà guidare: Vanguard,
che le lancia un’occhiata torva ed ostile, una perplessa Stella nera; un
impassibile Vostok, un’enigmatica Fantasma, Airstrike e Powersurge la cui
espressione non può essere colta sotto le maschere che coprono il loro volto,
poi torna a guardare il Guardiano d’Acciaio che sorride divertito: |
-Li
convincerai a farlo, vedrai!- afferma |
Capitan America continua a
parlare: |
-Bene,
immagino non ci siano dubbi sul fatto che la Forza della Cina si occuperà
della difesa della sua nazione e dell’estremo oriente.- |
-In
effetti il mio Governo non ne permetterà un utilizzo diverso.- commenta Drago
di Giada.- |
-Mi pare
di capire che non approvi questa limitazione..- |
-Non ha
importanza che io approvi o meno. È la mia nazione e quando ho accettato
quest’incarico ho perso il diritto di lamentarmi.- |
Cap scuote la testa: |
-La
libertà di pensare come vuoi è un diritto che nessuno può toglierti- dice e
poi continua: |
-Il gruppo
giapponese chiamato Big Hero Six
si occuperà del pacifico e dell’oceano indiano. Problemi Sole Ardente?- |
-Nessuno
mio capitano.- |
-Ok, Alpha Flight si occuperà del Canada e di tutto il nord.
Cavaliere Nero…- |
-Dimmi Cap.- |
-A te
affido i superumani europei, sono certo che saprai fare un buon lavoro.- |
<<Capitano,
alcuni dei miei X-Men saranno in Europa, in Scozia,
per l’esattezza, a protezione del Centro di Ricerche di Muir
Island, ma sono a disposizione>> |
<<Molto
bene Professor X, la ringrazio>> |
Mentre la
comunicazione telepatica cessa, Cap non può fare a
meno di pensare che Xavier ha preso un’iniziativa
personale senza consultarsi con nessun altro. Ammetterebbe solo con se stesso
che a volte trova quell’uomo irritante, Senza far trasparire quel che pensa,
continua: |
-Photon. Tu, Warbird, Starfox, Tigra e Dragoluna vi recherete
nello spazio con l’astronave di Dragoluna. Dovrete
proteggere lo Starcore 2 e la base lunare S.H.I.E.L.D. dall’attacco marziano.- |
-Un
momento!- replica Dragoluna –Dovrei essere io a
comandare la missione.- |
-Tu farai
come dico io e niente discussioni. Non è il tempo di badare al tuo ego.- |
Dragoluna vorrebbe replicare
ancora, ma fissa Cap e ci ripensa. Intanto Cap continua: |
-Ho
bisogno di un gruppo d’intervento per l’Australia. Posso contare sugli X-Men mi è stato assicurato.- |
<<Non
si preoccupi capitano. Al suo ordine i miei X-Men
sono pronti>> |
<<Grazie
Professore. Consideri quell’ordine dato>> |
Interrotta la comunicazione
telepatica Cap continua: |
-Sersi, voglio che tu
vada ad Olympia e convinca i tuoi concittadini ad unirsi allo sforzo comune.- |
-Non sarà
facile, Ikaris è un tale testone.-. |
-Ma tu ci
sai fare no? Confido in te.- |
Sersi ammicca e ride,
Quasar interviene: |
-A questo
posso pensare anch’io, sono appena tornato da Olympia assieme a Makkari.- |
-Va bene
Quasar, ma per te ho un compito particolare e ne parleremo dopo. Gli altri
resteranno per ora a mia disposizione. |
-Il mio
capo, Tony Stark, ha ricevuto l’incarico di
riprogrammare le Sentinelle per la difesa spaziale e di disporne una squadra
in Africa.- dice Iron Man |
-E tu
dovrai seguirlo, naturalmente. Accordato, prendi pure con te coloro che
ritieni utili ed ora passiamo ad altro. Reed tu sei
uno dei massimi scienziati che abbiamo a disposizione, pensi di poter
preparare una difesa in tempo utile contro le armi marziane in grado di
fondere le pile nucleari?- |
-Si, il
problema è solo il fattore tempo, per quanto ne sappiamo l’invasione potrebbe
esserci domani!- |
-Offro il
mio genio per risolvere ogni problema.- interviene il Dottor Destino -Posso
riuscirci da solo, naturalmente, ma con l’assistenza di Richards
risparmieremo tempo, questo è certo.- |
-Perché
dovremmo fidarci di te? Non hai dato grandi prove in passato di saper
collaborare.- |
-Se serve
a tranquillizzarti Capitano, hai la mia parola, mi sottoporrò al tuo comando,
per il bene comune, come chiunque altro qui dentro. E la parola di Destino è
legge per lui come per gli altri.- |
-Reed. Tu cosa dici?- |
-Destino è
un uomo d’onore, ne sono certo. Se ha dato la sua parola, la manterrà, ne
sono sicuro.- |
-Si, lo
penso anch’io. Giant Man, tu sei un eminente
biochimico, a te il compito di trovare una difesa contro gli attacchi
batteriologici dei Marziani. Un compito più per il Dottor Pym
che per il tuo alter ego, ma indispensabile.- |
-Sono già
al lavoro Cap.- |
-Se può
servire.. –interviene Hulk -…io
posso essere utile, per entrambe le ricerche, sono un fisico, ma ho fatto
anche studi di chimica e medicina.- |
- Ne
terremo conto Bruce, ma avremo bisogno anche della tua forza oltre che del
tuo cervello.- |
-A
disposizione Cap.- |
-Perfetto,
discuteremo i dettagli più tardi. Capitan Marvel!- |
-Dimmi
Capitano!- |
-Ti ho
fatto venire qua perché ho da affidarti una missione esplorativa. Devi andare
dai tuoi amici di Titano ed in avanscoperta presso l’Intelligenza Suprema per
cercare di scoprire che cosa sanno di questa faccenda. Qualcuno ci ha mandato
un avvertimento ed io voglio sapere chi e perché. Sembra proprio lo stile
dell’Intelligenza Suprema, ma non escludo anche Immortus,
magari in uno dei suoi contorti piani per i Guardiani dl Tempo. |
-I
Guardiani del Tempo sono morti.- interviene Wasp – C’eravamo noi quand’è
successo.- |
-Ho avuto
a che fare con queste entità pseudo cosmiche abbastanza spesso da sapere che
non puoi esser certo della loro morte nemmeno se hai visto i loro cadaveri
con i tuoi occhi.- ribatte Cap. -Quando si tratta di manipolatori del tempo e
delle realtà parallele, poi…Già una volta Thor
riferì di esser stato testimone della loro fine, eppure….- |
"Dai
retta a Testa Alata, Genny, lui sa sempre quello
che fa"
interviene Rick Jones |
-Non
chiamarmi Genny- |
-Nessuno
ti chiama Jenny, ragazzo.- interviene la Cosa. –Non è un nome di donna del
resto?- |
-Io…oh, lascia perdere,
d’accordo Capitan America, parto immediatamente.- |
-Grazie
Capitano. Gli altri possono andare, ma restino a disposizione. Non tu Quicksilver e nemmeno Quasar, con voi devo parlare in privato |
|
Gli eroi
escono dalla sala. Appena usciti. la Cosa si accende un sigaro e ne passa uno
a Wolverine |
-Ah,
finalmente!- dice Ben Grimm –Quel Cap è un gran bel
tipo, ma troppo salutista per i miei gusti. A proposito, tappo, complimenti
per la recita.- |
-Di che
parli?- |
-Del tuo
piccolo atto con Cap: "E se non lo volessi
spegnere?" "Te lo farei spegnere io!" davvero carino.- |
-Vuoi dire
che l’abbiamo fatto apposta?- |
-Voglio
dire che ora ci godiamo questi due sigari, vengono dalla riserva del vecchio
Fidel, sai? Magari uno di questi giorni ti racconto come ho fatto ad averli.- |
|
Nella sala Cap
ha dato i suoi ordini a Quasar ed ora parla con Quicksilver. |
-La cosa è
semplice Pietro, se noi disponessimo della zona negativa degli Inumani per
proteggere i maggiori centri del pianeta dall’attacco marziano, allora la
vita di molti potrebbe essere salvata.- |
Pietro
appare perplesso, chiaramente combattuto tra due doveri contrastanti, infine
dice: |
-Cap, tu sai che gli
Inumani sono morti vero?- |
-Si,
certo. Mettiamola in questo modo. Se gli Inumani hanno finto la loro morte
per sottrarsi alle persecuzioni ed alla avidità dell’Umanità, se in realtà
sono nascosti in qualche luogo impenetrabile di questo nostro pianeta, allora
io ho una missione per te. Naturalmente sono solo ipotesi, beninteso. |
-E se
fossero esatte?- |
-Allora
potresti prendere con te tutti coloro che ti servono ed andare al Grande
Rifugio e persuadere Freccia Nera a darci dei proiettori di zona negativa,
che mi rispondi?- |
-Conosci
la risposta!- |
-Chi pensi
di prendere con te? |
-Mia
sorella, ovvio, ma anche Occhio di Falco e chiunque si possa ritenere
affidabile, comunque, ne riparleremo, con calma, più tardi.- |
-Certo.
Buona fortuna Pietro |
Detto questo Quicksilver
esce dalla sala. |
|
|
7. |
|
Ora Cap è solo nella stanza e siede in silenzio contemplando
l’orizzonte dalla grande finestra di fronte a lui. Si è assunto un compito
forse superiore alle sue forze e lo sa, ma non aveva scelta. Non ne ha mai
avuta, pensa, sin da quando indossò per la prima volta il costume. Perché io?
Si chiede, già alcuni anni prima con l’aiuto del Cyborg Deathlok
aveva sventato l’avverarsi di un futuro apocalittico [1][5] ed ora eccoci di
nuovo. La sua vita è destinata ad essere solo un’interminabile serie di
battaglie? Ci sarà mai posto per Steve Rogers
oppure l’ombra della leggenda di Capitan America lo ha coperto per sempre? |
-Non sei
affatto cambiato amico mio, sempre a meditare anche quando eri giovane.- |
La voce è
echeggiata alle sue spalle all’improvviso e lui si gira di scatto, pronto
alla reazione e maledicendosi mentalmente per non essersi accorto dell’arrivo
dell’intruso, poi lo riconosce e sul suo volto si disegna un’espressione di
sbalordimento e gioia |
-Tor…voglio dire Jim, Jim Hammond!- |
-Chiamami
pure Torcia Umana se vuoi vecchio mio, anche se ho perso i miei poteri non mi
dispiace sentirmi chiamare con quel nome, anche se il giovane Storm avrebbe da ridire, credo!- ribatte l’androide oggi
conosciuto come Jim Hammond, ma che un tempo, nei
gloriosi anni 40 e 50 era la Torcia Umana Originale. |
-È davvero
un piacere rivederti Jim, ci eravamo un po’ persi di vista. Ho sentito
parlare di te, però, e del tuo progetto degli eroi in vendita. Se non ricordo
male avevi anche la barba.- |
-Già, un
piccolo vezzo, un travestimento temporaneo. Un vantaggio degli androidi è che
non gli cresce la barba, di solito, ma avevo deciso di…
come dicono oggi? Ah si, cambiare look, ma non ha funzionato e nemmeno gli
Eroi in Vendita a dire il vero.- |
-Cosa ti
porta fin qui?- |
-A dire il
vero non saprei, ho accompagnato una vecchia amica in visita, ma…. |
-Una
vecchia amica? |
-Intende
me, ovviamente, anche se vecchia non è un aggettivo che apprezzo molto.- |
-Jacqueline!- |
Jacqueline
Falsworth Chricton avanza
nella stanza. Pochi crederebbero che questa donna abbia in realtà 80 anni, il
suo fisico è quello di una ragazza che non ha ancora compiuto i vent’anni,
merito delle straordinarie proprietà del sangue sintetico della Torcia Umana
Originale che le ha donato una seconda giovinezza, ma, forse, non una seconda
occasione [1][6].
|
-Ciao Steve…- dice -…quando Joey mi ha detto che sarebbe venuto qua, non ho resistito
alla tentazione e sono venuta anch’io e, naturalmente, ho contattato Jim.- |
Cap stringe con forza
le sue mani e dice: |
-Ho saputo
di tuo figlio e non so dirti quanto mi dispiace [1][7].- |
Lei piega
la testa, mentre assume un’espressione d’infinita tristezza |
-Forse per
lui è stato meglio così…- dice, infine, -…meglio che vivere la non vita di un vampiro, no? Ma a
me cosa resta? Non sono stata una buona madre per Kenneth, dopo che sono
stata ringiovanita ho trascurato tutto per darmi a feste, divertimenti. Ho
vissuto una vita superficiale e non ho visto cosa accadeva intorno a me.
Finché non è stato troppo tardi. Avrei dovuto capire, avevo l’esperienza,
conoscevo i sintomi, ma non m’interessava ed ora il mio unico figlio è morto
ed io sono viva e non è giusto.- |
Cap l’abbraccia e la
consola senza dire nulla, poi Jacqueline si ricompone |
-Quest’emergenza è seria,
vero Steve?- |
-È la cosa
più seria dai tempi della guerra Jackie.- risponde lui |
-Se posso
esserti utile, dillo pure Cap!- interviene Jim Hammond –Forse non ho più i miei poteri, ma… |
-Non dirlo
neppure Jim, mi serve giusto un secondo in comando che tenga d’occhio le cose
per me e non potrei fidarmi di nessun altro.- |
-Concordo!-
interviene una voce decisa. –Con o senza poteri la Torcia Umana è un
avversario notevole.- |
-Namor!- esclamano tutti
in coro, poi Jim dice: |
-È un
piacere rivederti, vecchio faccia di pesce, e sono felice dei tuoi
complimenti.- |
-Meritati,
vecchio fiammifero. Se ci fossi stato tu al posto di Johnny Storm coi Fantastici Quattro, non credo che avrei mai
osato invadere New York [1][8]
!- |
-A questa
non credo proprio, ai miei tempi l’hai, addirittura, sommersa con una
superonda [1][9].- |
-Ricordo,
era il 1940 vero? Ma ero sotto controllo mentale ricordi?- |
Cap li osserva
chiacchierare, i suoi vecchi compagni dei tempi degli Invasori ed
all’improvviso si sente invadere dalla nostalgia, un’assurda nostalgia,
pensa, per i tempi della guerra, tuttavia…persino Namor, che notoriamente ha meno senso dell’umorismo di
una sardina in scatola, (e non gli perdonerebbe di averlo pensato), scherza.
Inspiegabilmente si sente rincuorato e sorride. |
|
|
8. |
|
L’alba
sorge su New York e George Raven si sveglia, pronto
ad andare al lavoro. Saluta la moglie (ormai il tempo del parto è vicino,
pensa) e dopo un breve viaggio senza incidenti entra nella sede dello S.H.I.E.L.D., scende ad uno dei livelli più bassi e lì,
in una stanza insonorizzata lo attendono un uomo ed una donna. L’uomo sta su
di una sedia a rotelle, la donna indossa un costume rosso e giallo, qualcuno
la chiama Fenice. |
-Benvenuto
agente Raven.- dice il Professor X. -È pronto per
la sessione di oggi?- |
Raven scrolla le spalle,
rassegnato, non può dir nulla di male di quell’uomo, ma, a volte, il suo
atteggiamento da insegnante lo innervosisce. Magari è il ricordo di quando
era adolescente e dei suoi non proprio esaltanti trascorsi scolastici. Adesso
sorride, come se sapesse cosa gli passa per la testa. Ma certo che lo sa! Fury gli ha spiegato chi è (come Fury
faccia a saperlo poi è un altro discorso, chissà quali altri segreti conosce
il colonnello?), il fondatore degli X-Men, il più
grande telepate del mondo e sciocchezze simili e
deve fargli da guida nell’uso delle sue strane facoltà telepatiche. Beh, deve
ammettere, però, che è una brava persona e la rossa poi…meglio
non pensarci. |
-Si
rilassi agente Raven!- dice Xavier
–Ieri abbiamo fatto progressi interessanti, ma oggi voglio provare con
qualcosa di diverso.- |
-Tipo?- |
-Abbiamo
sondato le sue qualità psioniche e scoperto che non
sono nulla di particolarmente straordinario. È al livello di molti telepati o telecineti che
conosco, ma ora dobbiamo imparare qualcosa sul suo dono speciale. Stavolta
voglio che proietti intenzionalmente la sua coscienza in quella di un
marziano.- |
-La cosa
mi spaventa.- |
-Lo so, ma
non c’è scelta, lo capisce?- |
-Si ma non
vuol dire che mi debba piacere. Su, cominciamo- |
<<Si
rilassi Agente Raven e mi segua, espanda la sua mente.Ora è al di fuori della materia. La mente è senza
confini, ora segua la via verso Marte cerchi…cerchi>> |
Marte, Il
Pianeta Rosso. Non avrebbe mai pensato di vederlo così da vicino. La sua
superficie è spoglia, ma sotto, nelle oscure gallerie mai scoperte da nessuna
sonda, ecco… |
|
ADESSO LO SAI, SEI
NELLA MENTE DI UN PERSONAGGIO, IMPORTANTE, LO
CHAIMANO ALTO SIGNORE E STAVOLTA LA SUA MENTE NON TI APPARE COSÌ ALIENA COME
LA PRIMA VOLTA, TUTTO È PIÙ SINISTRAMENTE FAMILIARE, SENTI IL TUO OSPITE
CHIEDERE DELLE CAVIE UMANE ED UNA "VOCE" CHE TI RISPONDE CEH GLI
ESPERIMENTI HANNO ORMAI RAGGIUNTO GLI SCOPI VOLUTI E CHE NULLA FRENERÀ
L’INVASIONE. TI SPINGI ANCORA PIÙ ADDENTRO A QUELLA MENTE E VEDI, VEDI ORRORI
INIMMAGINABILI E SCOPRI CON TUO ORRORE CHE QUEL CHE VEDI TI PIACE E SAI CHE
SEI RIMASTO TROPPO, DEVI ANDARTENE. ORA! |
|
Raven
apre gli occhi e Xavier fissa il suo volto
sbiancato, la sua espressione terrorizzata e si rende conto di averla anche
lui, guarda Jean e la vede appoggiata alla parete con le gambe che le tremano |
-L’avete
visto anche voi!- dice Raven. Non è una domanda, ma
una constatazione.- |
-Si!-
risponde Xavier –Stanno arrivando e non è la sola
cosa orribile.- |
-Quella
mente!- interviene Fenice –Mio Dio, era qualcosa di nauseante.- |
-Hanno
rapito cavie umane per decenni e quello che hanno fatto, Mio Dio, quello che
hanno fatto…Professore ce ne sono ancora vivi,
umani e mutanti, devono essere salvati oppure..- |
-Lo so,
eravamo pronti a quest’eventualità.- |
<<Capitan
America, sono Xavier. I nostri peggiori timori si
sono avverati. I Marziani hanno dei prigionieri sulle loro astronavi e sono
pronti a sferrare l’attacco>> |
<<Ho
capito, il suo Team è pronto?>> |
<<Certo,
sono all’erta da ieri, lo sa!>> |
<<Sono
sulla strada degli hangar, darò il via immediatamente>> |
Xavier interrompe il
contatto telepatico e cerca di rilassarsi. Da tempo non provava una paura
simile. Forse non arriveranno in tempo, ma devono tentare, non c’è altra
soluzione. |
|
Un simile
pensiero attraversa la mente di Capitan America, mentre raggiunge la zona
degli hangar, ma cerca di scacciarlo, i suoi uomini stanno aspettando. Ed
eccoli, fermi nei pressi del loro Blackbyrd
modificato, ci sono alcuni X-Men: l’Uomo Ghiaccio,
la Regina Bianca (il suo modo di vestirsi lo mette a disagio, deve
ammetterlo), la Bestia, Colosso e Wolverine, a fianco, accanto ad un bizzarro
velivolo, la nave Skrull requisita molti anni prima
da Reed Richards ci sono la Cosa e la Torcia Umana,
che chiacchiera con Jim Hammond e poco distanti
altri eroi in attesa. |
-Salve Cap novità?- chiede l’Uomo Ghiaccio |
-Si,
purtroppo. Ho appena saputo che l’invasione è imminente e ciò che
sospettavamo è vero. Abbiamo appena scoperto che i Marziani tengono prigionieri
degli umani, li hanno usati come cavie per i loro esperimenti sui batteri
terrestri e devono essere salvati prima che li eliminino. Per quel che ne
sappiamo le loro astronavi stano partendo e su una di esse, forse la nave
madre, ci sono i prigionieri. Tocca a voi X-Men la
missione di salvataggio. - |
-Ho già
saputo tutto per via telepatica dal Professor X.-
interviene Emma Frost –Tutto quel che sappiamo è che sono nello spazio, non è
un po’ vago? |
-È quello
che abbiamo, verrete aggiornati mentre sarete in viaggio. |
-A questo
penserò io- interviene Fenice arrivata improvvisamente. –Sarò in contatto con
Raven ed il Professore che ci daranno tutte le
notizie che scopriranno.- |
-Fenice,
non abbiamo collaborato molto spesso, ma mi affido a te, alla tua esperienza
e buon senso, avete una missione importante e dovete riuscire.- |
-Come
sarebbe a dire? – interviene Wolverine –Forse che è lei l’unica di buon
senso? |
Cap sorride |
-Sai
Wolverine, mi ricordi tanto un sergente canadese che ho conosciuto nelle
Ardenne nell’inverno del ’44. Testa calda, ma ottimo combattente!- |
-Toccato!- |
Cap torna serio. |
-Confido
in voi la missione è difficile, ma voi saprete farcela, lo so.- |
Se vi
serve un pilota, io sono qui.- interviene Ben Grimm –Sono stanco di girarmi i
pollici e mi piacerebbe un po’ d’azione. Se mi volete…- |
-Certo
Cosa!- risponde Fenice –Ogni aiuto è gradito specie quello di un esperto come
te.- |
-E allora
andiamo gente- |
-Buona
fortuna a tutti, allora!- dice Capitan America |
|
Il Blackbyrd decolla e Cap ne
osserva il volo, finché non scompare all’orizzonte, intanto Jim Hammond gli si avvicina |
-Non è facile
rimanere a terra quando gli altri partono, vero?- dice |
-Io sono
un combattente.- replica Cap –Non sono uno stratega
da tavolino…- |
-Quando
sarà il momento combatterai…- |
Mentre
parlano percorrono il lungo perimetro degli hangar, passano accanto ad U.S.Agent che discute con Dinamo Cremisi ed il Guardiano
d’Acciaio, poi sul vicino molo, Namor, che
vedendoli fa loro un cenno con la mano e che sta dando disposizioni a Namorita, Stingray, nonché ad
alcuni guerrieri dalla pelle blu. Poco distanti ci sono Speedball
e Turbo e Rage dei New Warriors
con Justice, da alcuni brani dei loro discorsi si
capisce che parlano di Firestar. |
Sono
appena rientrati nell’edificio principale che Jacqueline Falsworth
si fa loro incontro. Hanno appena il tempo di salutarsi, perché, il
comunicatore della sala comando manda un ronzio e sullo schermo appare la
faccia di Peter Corbeau il capo del Progetto Starcore |
-Qui Starcore 2, Capitano. Abbiamo rilevato movimento sulla
superficie di Marte. Sta cominciando.- |
-Ricevuto Starcore 2- |
Cap preme in rapida
sequenza alcuni pulsanti della console |
-Qui
Capitan America. Allarme Rosso. Pronti all’Azione.- |
Il nemico
è alle porte |
|
|
9. |
|
Sulla
superficie di Marte la grande astronave madre esce, finalmente allo scoperto
e si solleva oltre la fragile atmosfera marziana, poi fa il suo balzo verso
la terra, seguita da altre navi più piccole. Al suo interno l’Alto Signore
gioisce. Il tempo dell’attesa è finito, l’ignominia di cento anni prima, come
misurano il tempo quegli stolti di terrestri, sarà vendicata e quelle
patetiche bestie con quelle assurde appendici faranno la fine che meritano:
animali da soma e cibo per le mense dei conquistatori. Senza deflettere dalla
rotta prevista la Nave Madre raggiunge l’orbita terrestre, supera la Stazione
Starcore senza quasi notarla, mentre i suoi
occupanti rabbrividiscono, non nota nemmeno il supereroe terrestre Quasar ed
i suoi compagni Makkari e Lei, formiche al suo
confronto. Cent’anni d’attesa, millenni di preparazione ed ora è il momento.
Sul ponte della nave si attende l’ordine ed il capo di quelle orrende
creature lascia ricadere un tentacolo con noncuranza e quello è il segnale.
L’invasione comincia. |
Dal corpo
delle navi più grandi escono decine, centinaia di dischi con due occupanti
ciascuno e scendono implacabili verso il bersaglio. Giù, oltre la coltre di
nubi, sempre più in basso, ma che succede? Missili terrestri si dirigono
verso di loro, alcuni sono neutralizzati dai raggi dei tripodi, ma altri
raggiungono il bersaglio. I tripodi sono troppi e superano questa prima
linea, ma ecco da ogni parte le difese aeree umane. La battaglia aerea è dura
e ogni fazione conta le sue perdite, eppure decine, centinaia di tripodi
passano e si dirigono verso le città sottostanti |
|
Nella nave
madre l’Alto Signore è perplesso. Gli Umani sapevano, ma come hanno potuto? |
I tripodi
hanno raggiunto i bersagli ed il fuoco comincia. A New York, Polizia,
esercito, S.H.I.E.LD. supereroi solitari e non,
cittadini comuni, tutti fanno del loro meglio per respingere gli invasori, ma
per tutti è chiaro che la battaglia sarà lunga e dura. |
|
Cap non ha esitazioni
ed in breve tempo grazie alle communicards le varie
squadre d’intervento in tutto il mondo sono avvisate: |
-Qui
Capitan America. L’ora X è arrivata.Tutte le
squadre d’intervento in azione come concordato.- |
-Sentito
ragazzi?- Dice U.S. Agent rivolto ai componenti del
suo gruppo: Battlestar, Moon Knight,
Rage, Songbird, Atlas, e L’Uomo Sabbia. –È ora di andare a prendere a
calci qualche deretano marziano.- |
-Questo mi
diverte davvero.- dice l’Uomo Sabbia –Che aspettiamo?- |
|
Da un
punto imprecisato al largo della costa est l’ordine ha raggiunto tre
personaggi molto speciali: Namorita, Stingray e Triton l’Inumano,
che si è mantenuto in disparte sino ad ora per proteggere l’anonimato della
sua razza. Ancora più al largo una flotta di navi sottomarine dell’Impero di
Atlantide agli ordini del Comandante Supremo attende. Un’analoga flotta è
pronta nell’Oceano Pacifico, messa a disposizione dall’Impero Lemuriano. I tripodi arrivano, con il loro sinistro
ronzio, ma non appena sorvolano l’acqua, le micidiali armi delle razze
sottomarine colpiscono implacabili |
A New York
un’altra squadra di supereroi composta da: She Hulk, Silverclaw, Wonder Man, Firebird, Visione.
Beta Ray Bill è testimone dell’arrivo dei Marziani. |
-È
orribile!- esclama Firebird –Non hanno pietà.
Uccidono senza pensarci.- |
-Allora
mia signora, nemmeno noi avremo pietà e questi vili assaggeranno la collera
del mio fedele Stormbreaker!- |
Così dicendo
Bill lancia il suo fedele martello che in rapida successione abbatte tre
tripodi. Intanto, la micidiali macchine di morte hanno raggiunto l’altezza
prevista ed emettono le loro gambe telescopiche e, mentre uno dei componenti
dell’equipaggio continua la sua opera di selvaggia distruzione, un altro esce
librandosi su una strana piattaforma e colpisce con una specie di pistola disintegratrice |
|
-Diavolo
quanto sono brutti!- esclama l’Uomo Sabbia |
-Beh, non
tutti possono essere belli come te Sabbietto!-
ribatte Atlas –Coraggio diamoci da fare- |
|
Dovunque la battaglia infuria
spietata. Gli invasori sono tantissimi e colpiscono implacabili. È passata
un’ora dall’inizio dell’invasione ed i caduti si contano a centinaia
dovunque. A Washington, come a Mosca la devastazione è grande. A Londra il
Big Ben resiste mentre la R.A.F. replica nobilmente i fasti della Battaglia
d’Inghilterra. Sui cieli della nazione il misterioso superessere noto solo
come Albion e Capitan Bretagna abbattono i nemici
senza stancarsi. A loro si aggiunge il Cavaliere Nero che dal suo cavallo
alato mena fendenti a tutto spiano. |
|
Dalle postazioni missilistiche
fisse, dai sottomarini, da dovunque sia possibile micidiali missili partono
all’indirizzo dei nemici, molti raggiungono il bersaglio, altri sono
neutralizzati, i Marziani stanno sudando la loro avanzata. |
|
Nell’Astronave Madre l’Alto
Signore Marziano si chiede cosa stia succedendo. A quest’ora le difese
terrestri avrebbero dovuto essere neutralizzate, invece niente. Le pile
nucleari sembrano ancora intatte, qualcosa non sta funzionando, ma cosa? |
|
Nella contea di Westchester i tripodi percorrono la campagna e le dimore
signorili costruite più di tre secoli fa cadono una ad una. Nelle piccole
cittadine della contea, come Salem Center, la gente fugge come può sotto il
fuoco nemico. Kerry e Matt sono una giovane coppia che scopre di aver scelto
il momento sbagliato per uscire a prendere un gelato. La loro fuga sarebbe
senza speranza ed un tripode li abbatterebbe come birilli, se un’enorme massa
non bloccasse il raggio diretto contro di loro. Con un erculeo sforzo, il
gigante compie un balzo e piomba sul tripode abbattendolo e scaricando, così,
l’energia cinetica, accumulata assorbendo il colpo marziano, poi ricade a
terra dinanzi alla coppia stralunata. |
-Hulk siamo stati
salvati da Hulk!- |
-No signora.- risponde
l’inaspettato salvatore –Io sono molto più bello. Può chiamarmi Forzuto se
vuole.- |
-Lei è uno di quei…
mutanti vero?- |
-Preferisco il termine:
"Geneticamente svantaggiati", ma, si! Sono uno di personaggi che
combattono per il bene e la salvezza di un’umanità che li odia e li teme.- |
-Lei ci ha salvato la vita, non la
temo di certo.- ribatte Mike |
-La ringrazio mister, ma ora è meglio
che vi mettiate al sicuro. Quanto a me ci sono altre persone da salvare ed
alieni da sconfiggere e, se mi permette, "Questo è un lavoro per
Forzuto".- |
E così dicendo, si rituffa nella
mischia. |
|
In un
centro ricerche non meglio identificato il Dottor Kempleton,
giovane bio-genetista solleva gli occhi da un
microscopio quando un ronzio proviene dalla sua radio. Senza perdere tempo si
affretta a rispondere: |
-Qui Kempleton
Alto Signore!- |
La voce che esce dalla radio è,
diciamo così, strana chiaramente il suo possessore non è a suo agio con l’uso
di un tale sistema di comunicazione: |
-Kempleton cosa sta succedendo? Gli umani ci stavano aspettando.
Qualcuno li ha avvisati. Se ci hai traditi…- |
-Non io Alto Signore, non ho
nessun interesse lo sapete. Abbiamo un patto e voglio rispettarlo.- |
-Sarà meglio per te. Ho
acconsentito a lasciarti in vita perché mi hai promesso di poter creare una
nuova razza di marziani in grado di sopravvivere sulla terra grazie al D.N.A. umano, ma c’è ancora tempo per mettere te sul
tavolo operatorio, sappilo.- |
-NO! Io vi ho servito bene Alto
Signore e continuerò a farlo, ve lo assicuro!- |
L’Alto Signore Marziano interrompe
la comunicazione e Kempleton sbotta: |
-Maledizione questo può compromettere
tutto.- |
In quel mentre nel laboratorio
entra un uomo più anziano e con voce tesa dice: |
-In che mani ci siamo messi Kempleton? Per la salvezza della nostra vita abbiamo
compromesso le nostre anime.- |
-Whitman sei uno sciocco. Dovevamo lasciare che quei marziani ci
uccidessero quando ci hanno rapiti? Neanche per sogno. Grazie a loro posso
portare a termine i miei esperimenti genetici in modi che nemmeno avevo
sognato ed alla faccia di quegli idioti della Commissione Etica che mi avevano
tagliato i fondi.- |
-Ed in cambio di questo hai
venduto il tuo pianeta senza alcun rimorso. Quando questi esseri inumani
avranno conquistato la Terra, se mai la conquisteranno pensi davvero che ti
lasceranno libero di fare quello che vuoi?- |
-Perché no? Loro hanno bisogno di
me ed io di loro un equo scambio per sopravvivere direi.- |
-Tu sei pazzo! Non intendo
seguirti un attimo di più, non perderò un attimo di più per andarmene.- |
Whitman si gira, ma Kempleton lo colpisce senza esitare alla testa con un
microscopio preso ad un tavolo |
-Idiota, non mi fermerai! Raker!!- |
Un altro uomo compare da dietro
una porta.- |
-Si, professor Kempleton?-
|
-Prendi il dottor Whitman e portalo
in sala operatoria. Si è appena offerto volontario per il prossimo
esperimento.- |
Senza mostrare gran sorpresa
l’uomo chiamato Raker solleva il Dottor Whitman e
se lo carica sulle spalle . Kempleton torna ai suoi
esperimenti. Meglio così, pensa, ora lui e Saunders
potranno lavorare senza interferenze. |
|
Ann Carver non crede ai suoi occhi, avrebbe dovuto essere una
giornata di lavoro come tante altre ed invece eccola in mezzo ad uno scenario
che sembra uscito da un incubo di Orson Welles. Il raggio del tripode ha
mancato la macchina di poco e dopo aver sbandato lei è riuscita ad uscirne
senza danno solo per trovarsi esposta al fuoco dei tripodi. Quasi ipnotizzata
vede la grande macchina di morte avanzare e sparare il suo raggio, poi
qualcosa le si para davanti e…. |
-Non si preoccupi miss… ci pensiamo noi adesso.- |
È stato lo scudo di U.S.Agent a deviare il colpo ed ora la voce potente del
super eroe lancia ordini |
-Songbird fammi fuori quel lampadario con le gambe e voi Atlas e Uomo Sabbia, pensate agli altri.- |
Se Songbird
ha esitazioni ad usare i suoi poteri sonici per adattare il tripode non lo da
a vedere, quanto agli altri, nel loro inimitabile stile agiscono con rapidità
e decisione- |
|
Al Quartier Generale Cap non perde tempo: |
-Reed. Tu e gli altri
avete raggiunto un risultato? Non ci rimane più tempo ormai |
-Si Cap
il campo neutralizzatore è già operativo. Ce l’abbiamo fatta.- |
-Non
c’erano dubbi.- interviene il Dottor Destino! |
-Sì, l’immagino. Grazie amici |
Da ogni parte arrivano notizie
sull’andamento della battaglia. Cap non ha dubbi:
le prime 24 ore saranno decisive. Se riusciranno a contenere l’onda marziana…. |
|
Le prime ombre della sera calano e
la battaglia continua senza sosta, ma l’impeto marziano si sta spegnendo Gli
ospedali si vanno riempiendo di morti e feriti ed alcuni di loro sono
supereroi |
-La Dott. Foster sta medicando U.S.Agent ad una spalla. |
-La ferita è già cauterizzata.-
dice –Accade con i laser, ma avrà difficoltà con il braccio, per un po’.- |
-Andrà bene così, un braccio basta
ed avanza per quel che devo fare. Piuttosto…come
sta Rage?- |
-Non bene purtroppo. Solo la sua
fisiologia particolare ha impedito che morisse, ma è stato preso in pieno
petto e solo il tempo dirà se si salverà.- |
Il Guardiano d’Acciaio entra nella
saletta. |
-Noi siamo pronti Agent, tu?- |
-Puoi scommetterci Russki. Andiamo.- |
Jane
Foster sospira. Uomini, pensa, tutti uguali. Anche Thor avrebbe fatto lo
stesso. Il suo pensiero corre brevemente al dio che una volta amava e si
chiede perché non sia lì adesso, poi la porta della sala si spalanca
nuovamente, altri feriti in arrivo. |
In un sotterraneo della base S.H.I.E.L.D. Nick Fury apre una
stanza e rivela una specie di obitorio. |
-Signori!- dice ai suoi ospiti Giant Man e La Bestia –Sto per mostrarvi qualcosa che
pochi hanno visto finora. Vengono da una base inglese che ufficialmente non
esiste ed i nostri cugini d’oltreoceano ce li hanno mandati perché sperano
che possiamo scoprire qualcosa che ci aiuti nella guerra.- |
Con gesto teatrale apre un
contenitore a tenuta stagna: |
-Signori,
un autentico cadavere di marziano conservato sin dal 1901.- |
Henry Pym
spalanca la bocca, mentre Henry McCoy emette un breve fischio: |
-Un lavoro sporco, ma qualcuno
deve pur farlo, eh?- commenta –D’accordo, per me e tu Giant
Man?- |
-Si.- risponde Giant Man –Non c’è
scelta no?- |
-Buon lavoro signori.- |
Rimasti soli i due si guardano,
poi la bestia dice: |
-Beh mettiamoci al lavoro. A
proposito tu che pensi? Ci hanno scelti per il nostro intelletto o Fury si divertiva all’idea che due biochimici di nome
Henry lavorassero insieme?- |
-Non
riesci mai ad essere serio?- |
-Tu lo sei anche troppo, quindi io
devo pareggiare il conto. Beh diamoci da fare, passami un camice.- |
|
|
10. |
|
Alba sempre più livida. Il cielo è
ancora oscurato dai tripodi, ma, in qualche strano modo, non si respira aria
di sconfitta. Capitan America ancora nella sala comando, la barba è lunga.
Con lui ci sono U.S.Agent, con il costume strappato
in più punti ed il braccio al collo, Guardiano d’Acciaio ed Union Jack |
-Immagino tu non abbia dormito Cap.- afferma Union Jack |
-No, infatti, notizie?- |
-La guerra prosegue, stiamo
abbattendo tripodi marziani in continuazione e ci sono novità positive, la
loro ondata ha perso slancio, arrivano sempre meno tripodi.- |
-Si, è così.-
dice Guardiano d’Acciaio. -Ho sentito i miei compagni. Mosca resiste e con
lei anche Berlino.- |
-Marianna ha chiamato dalla Francia, lei e le ragazze di Worldwatch hanno respinto un attacco marziano ed ora sono
sulle tracce di una presunta base dove si troverebbero dei prigionieri
umani.- |
Entra Jim Hammond,
accompagnato da Jacqueline Falsworth. |
-Notizie fresche. Li stiamo
respingendo. Il neutralizzatore inventato da Richards e Destino sta bloccando
le loro armi e quei dannati tripodi sono sempre di meno.- |
-Bene è il momento che aspettavo.-
dice Cap. –Voglio un veicolo alla partenza tra venti minuti. Avvertite Giant Man, Wasp. Pantera Nera, l’Uomo Ragno e la Donna
Invisibile, voglio partire per l’astronave madre.- |
-Nessuna obiezione Cap ma se vuoi un consiglio, fatti una doccia e la barba,
ne hai bisogno.- |
Cap sorride e risponde. |
-Ok forse hai ragione.- |
|
15 minuti dopo Cap
è pronto sulla rampa di lancio dove l’aspetta nientemeno che il Pogoplano dei Fantastici Quattro. |
-Grazie
Sue per averci messo a disposizione il vostro velivolo orbitale.- dice Cap |
-Non c’è di che Capitano, mi
spiace solo che Reed non sia della partita.- |
-Ognuno di
noi fa la sua parte. A proposito. Dov’è Giant Man?- |
-Ancora impegnato con la ricerca
medica.- risponde Wasp. –Si scusa di non poter essere qui…-
|
-Ma quel che sta facendo è
importante, faremo senza di lui. E L’Uomo Ragno?- |
-Si è sentito improvvisamente
male, sudori freddi e crampi allo stomaco, dice che potrebbe essere ulcera,
ma non sono così sicuro.- gli risponde Pantera Nera |
-Questa non ci voleva davvero!- |
-Allora
potresti gradire un uomo in più.- |
Cap si volta e vede Jim Hammond,
vestito con la classica tuta rossa della Torcia Umana originale |
-Jim che ti salta in
mente?- |
-So di non avere più i miei poteri
di Torcia Umana, ma posso sempre essere utile, vi farò da pilota. |
-Va bene, non ho tempo per
discutere.- |
-Allora puoi prendere anche me.- |
È stata Jacqueline Falsworth a parlare ed ha indosso il suo costume di Spitfire |
-Jackie perché?- |
-Sono
stata troppo piena di me stessa sin da quando sono tornata giovane. Ora devo
tornare ad assumermi le mie responsabilità. Lo devo alla memoria di mio
figlio, se non altro.- |
Cap la guarda e
comprende la sua risolutezza: |
-Andiamo!- Dice. |
Pochi istanti ed il Pogoplano decolla ed in breve punta verso lo spazio più
veloce di un proiettile, tanto per usare un cliché. Ecco spuntare un tripode,
o meglio un disco, visto che sta volando ad altezza elevata senza le tipiche
gambe telescopiche, poi un altro ed un altro ancora. |
-Puntano verso di noi!- grida Spitfire. |
-Tenetevi forte.- dice Jim Hammond e subito il Pogoplano
inizia una serie di manovre di sganciamento. Acrobazia dopo acrobazia evita i
micidiali colpi dei tripodi, ma questi sono sempre alle loro costole
implacabili. |
-Complimenti….ehm…Torcia, ho visto solo la Cosa pilotare come te.-
commenta Sue |
-Grazie Mrs. Richards. Ho fatto
molta pratica ai tempi della guerra e mi chiami pure Jim se si sente
imbarazzata. Dopotutto l’attuale Torcia Umana è suo fratello.- |
-Certo, ma tu chiamami Sue.- |
-Ok, ma ora abbiamo pensieri più
urgenti. Quest’uccellino è armato?- |
-No noi
non facciamo uso di armi di offesa.- |
-Lo
immaginavo, beh non importa, ci arrangeremo.- |
Uno dei tripodi si affianca e
subito il Pogoplano si porta più in alto, ma il
disco si mette sulla sua scia |
-Attenzione ora!- urla Jim. |
Con una rapida mossa accende i
retrorazzi e mentre l’aereo acquista spinta il tripode è avvolto dalle
fiamme. |
-Era davvero necessario Jim?-
chiede Capitan America |
-O noi o loro Cap. Non mi facevo
certi scrupoli coi nazisti durante la guerra e questa è una guerra no?- |
Cap non risponde, poi vede un tripode affiancarsi a loro. |
-Apri il portello!- ordina |
-Cosa?- |
-Apri il portello, non discutere.-
|
Senza dire più altro Jim apre il
portello e mentre gli occupanti si tengono stretti ai sedili, Cap si lancia fuori contro il Tripode.- |
-Mio Dio, ma è una pazzia!-
esclama la Donna Invisibile. |
-Non per lui!- risponde Wasp. -È
Capitan America!- |
Jim annuisce e ripensa a quante
volte ha visto il suo amico (e, per dire la verità, anche altri due uomini
che hanno portato lo stesso nome e costume) fare pazzie come quella, per
quello è tanto sicuro che ce la farà. |
Intanto Cap
è riuscito ad afferrarsi al tripode e con il suo scudo martella la copertura
di plastica o qualcosa di simile finché non s’incrina. Se i Marziani avessero
un’espressione decifrabile sarebbe senz’altro di stupore, mentre il portello
salta. Sparano, ma i loro colpi s’infrangono contro lo scudo invulnerabile,
poi Cap è su di loro. Uno cade contro il pannello
di controllo. Una scintilla e basta poco a Cap per
capire cosa sta succedendo. Salta e, mentre il tripode esplode, precipita nel
vuoto, ma non per molto. Una salda mano l’afferra in una ferrea presa. |
-Non dovresti fare certe cose se
non sai volare vecchio amico.- dice una voce ferma. |
-Namor! È un piacere
vederti!- |
-Lo
immagino.- |
Namor riporta Cap all’interno del Pogoplano. Jim lo saluta facendo il gesto di vittoria. |
-Benvenuto a bordo vecchio
merluzzo!- |
-Felice di rivederti testa calda.-
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-Ora che sei qui, questa è una
vera riunione degli Invasori.- esclama Spitfire |
-Già, quelli che sono rimasti,
almeno.- commenta Namor |
Cap, Jim e Jacqueline tacciono mentre il loro pensiero corre
ai loro compagni scomparsi, poi Sue interviene. |
-Sono felice che tu sia qui Namor! Verrai con noi adesso, vero?- |
-Si! – risponde lui evitando di
guardarla negli occhi. –Non vi lascerò adesso. Torcia andiamo verso lo
spazio!- |
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I motori rombano, il Pogoplano punta deciso verso l’alto supera l’atmosfera ed
eccolo oltre la fascia degli asteroidi là dove attende la gigantesca
astronave madre da cui entrano ed escono ronzando i tripodi. |
-Eccola!- esclama Wasp –E adesso?-
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-Entreremo. – dice Cap risoluto –Voglio il loro comandante!- |
-Sempre il
solito Cap.- commenta Jim –bene perché non
provarci? Sue, sbaglio o questo gioiellino ha un sistema di camuffamento?- |
-Certo, Reed
l’ha progettato bene. Io posso renderlo invisibile all’occhio, ma il sistema
provvede a renderlo invisibile ad ogni tipo di sensore.- |
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Il Pogoplano ora è totalmente invisibile e punta verso la
nave madre. Evita i tripodi che lo ignorano totalmente e si dirige verso la
grande apertura da cui essi entrano ed escono, ma proprio mentre stanno per
arrivarvi dalla nave partono due raggi di luce diretti verso l’aereo. |
-Attenti siamo stati individuati!-
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Il sistema di camuffamento non era
così infallibile dopotutto. |
Un vecchio cliché dice:
"Nello spazio nessuno può sentirti urlare". Nemmeno il rumore
dell’esplosione che distrugge il Pogoplano può essere
udito, si può vedere solo l’accecante lampo di luce che l’avvolge. Chi avesse
potuto osservare la scena vedrebbe i detriti dell’aereo precipitare verso
l’atmosfera e poi nient’altro, assolutamente nient’altro. |
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FINE PRIMA PARTE |
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NOTE E COMMENTI DELL’AUTORE |
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E così la prima parte di: "La
Guerra dei Mondi" è finalmente finita e con il botto per giunta. Il Pogoplano è distrutto, ma che importa? Mr. Fantastic ne ha un hangar pieno no? Ma i nostri eroi?
Direte voi. Beh sono i casi della guerra. I Fantastici Quattro sono diventati
i Fantastici Tre; Namorita salirà al trono di
Atlantide in quanto legittima erede della dinastia di Kamuu;
Henry Pym dovrà trovarsi una nuova compagna; U.S.Agent verrà promosso al ruolo di Capitan America; ad
Indianapolis, alla fine delle 500 miglia, il Principe Khanata
verrà avvertito di essere diventato il nuovo re e nuova Pantera Nera; ci
sarà, definitivamente, una sola Torcia Umana; Joey Chapman, Union Jack, verrà
informato di avere ereditato tutti i beni di Jacqueline Falsworth,
compresa l’avita dimora di famiglia. |
Come dite? Non siete convinti? In
confidenza, nemmeno io. |
Nel
prossimo episodio, tutti, ma proprio tutti all’assalto della fortezza
marziana sul pianeta rosso. |
Ed ora vi
lascio alle note, ci sentiamo presto. |
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Carlo |
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[1][1] Vedi Avengers Forever #4/6 (Thor #7/9) |
[1][2] Moltissimo tempo fa in Strange Tales #160 (Devil, Corno, #62) settembre 1967 |
[1][3]
La straordinaria avventura di Guardian su Ganimede
ebbe inizio su Alpha Flight #12 (CA&V #11) per trovare il suo epilogo su AF #90 (Spec.
Alpha Flight & Wolverine) |
[1][4] Un velato accenno agli eventi di Lethal Honey e Marvel Knights #4/5 |
[1][5] Nel mitico CA&V 22/24 |
[1][6] Il fatto è avvenuto in Namor (Play Press) #11/12 |
[1][7] Kenneth Crichton, il figlio di Jacqueline è stato reso un vampiro ed è morto bruciato dai raggi solari nella miniserie Union Jack |
[1][8] Nello storico Fantastic Four Annual #1 (1963) |
[1][9]
Nell’ultra storico Human Torch
#5 (1940), come mostrato anche in Marvels #1 |