Riassunto: Darklady
ha dato vita all’ Inferno e i demoni sciamano lungo tutto il globo. Nel frattempo
i Difensori, scomparsi in un’ altra dimensione, hanno appena ritrovato una
loro celebre e grande amica: Hellcat.
Un
regno aldilà della nostra comprensione.
Gaea soffre: è la dea
protettrice della Terra e ha dentro di sé tutte le cicatrici che il pianeta
porta. Ed in questo momento le ferite sono davvero molteplici. Una cosa è
certa, se mai si riuscirà ad uscire da questa crisi, ci sarà un profondo
rinnovamento, una sorta di rinascita dell’ umanità. Gli eventi cataclismatici termineranno per lasciare il posto ad
una nuova era di speranza, purché ci si arrivi.
Un
luogo oscuro.
“Fulmini
e saette, ragazzi” dice Hellcat “Sono ancora in
pista: allora, ballate insieme a me?”.
La persona che rimane più sconvolta e sorpresa di fronte a questa
incredibile apparizione è Brunhilde la Valchiria.
A volte si abusa del concetto di amicizia, soprattutto del concetto di vera
amicizia e persone che classifichiamo come tali altro non sono in realtà
che mere conoscenze di cui non ci ricordiamo più qualche tempo dopo. Ma nel
caso di Patsy Walker e Brunhilde la cosa è ben diversa: la loro è stata
concretamente una vera amicizia, fatta anche di litigi certo, ma votata
sempre e comunque al rispetto ed all’ affetto reciproco.
Dopo il matrimonio di Patsy con Daimon Hellstrom e la scomparsa
della Valchiria, le loro strade si sono separate per molto, molto tempo. E
quando stavano per incrociarsi di nuovo, l’ entità che ha nome Deathurge ha posto fine alle torture fisiche e
psicologiche che Hellcat aveva ricevuto per mesi
dal suo demoniaco marito. Per sempre? No, a questo mondo il concetto di
Eternità va a volte un po’ stretto, quantomeno per i supereroi: possono
accadere terremoti, stragi, invasioni demoniache, ma loro saranno sempre
lì, a volte ritorneranno per l’ occasione. Come in questo caso.
“Patsy?” si avvicina la Valchiria “Sei proprio
tu? Sei davvero tu?”.
“Certo che sono io, amica mia” ribatte Hellcat
“Peccato doverci rivedere in un momento come questo”.
Brunhilde fa per abbracciare la ragazza, ma come
tenta di toccare il suo corpo… scopre che esso è
incorporeo.
“Eh già” dice Patsy “Nessuno ha mai detto che
sarebbe stato facile”.
Londra.
Un
portale si apre nel cielo e da esso escono centinaia di demoni, pronti a
seminare il caos anche in questa celebre città, proprio mentre il secondo
giorno d’ invasione ha inizio. Non sono certo i primi a giungere qui, ma di
certo questo è il contingente più numeroso. Volano dritti e indisturbati finchè davanti a loro non si parano due figure,
maestose pur nella loro apparente inferiorità numerica di fronte a loro:
Capitan Bretagna e Meggan, per l’ occasione
situata sopra una sorta di piattaforma levitante fornita da Roma.
“Spostatevi subito dalla nostra strada” dice un demone.
Brian Braddock osserva per qualche secondo sua
moglie, poi torna a rivolgersi alla creatura infernale:”Altrimenti?”.
“Altrimenti vi uccideremo!”.
Vi è qualche istante di silenzio, che viene infine rotto da una grossa
risata di Capitan Bretagna, a cui segue quella di Meggan.
Una risata snervante anche per dei demoni:”Cosa avete da sogghignare?”.
“Si dà il caso che anche noi siamo esperti in portali dimensionali” dice
Brian schioccando le dita. Ed in quel momento dietro di lui si apre un
grande passaggio da cui escono due, tre, cinque, centinaia di emuli dell’
uomo che è davanti a loro. Tra questi anche Capitan U.K. ed il Crociato X
“Vi presento il corpo dei Capitan Bretagna, grazie a loro la vostra
invasione dapprima in questa città, poi nel resto del mondo, verrà sventata
il più presto possibile prima che possiate causare altri danni. Dunque… ADDOSSO!!!”.
Brian, Meggan ed il resto dei Capitan Bretagna si
lanciano contro i demoni, che per la prima volta assaggiano una nuova
sensazione: paura.
Un
luogo oscuro.
“Cosa
significa tutto ciò?” chiede Brunhilde.
“Quella che vedi è solo una rappresentazione astrale della mia anima. Il
mio corpo è sepolto sotto terra” risponde Hellcat.
“Allora ti abbiamo riveduta solo per perderti nuovamente?”.
“No, niente affatto. Se riusciamo a far sì che la mia anima si riunisca al
corpo, allora… e spero funzioni perché non ho mai
sperimentato una cosa del genere prima d’ ora… sarò di nuovo la Hellcat che tutti voi conoscete ed amate. Un modo un
po’ anomalo per tornare in vita, ma a questo mondo abbiamo visto ben di
peggio”.
“E come fai ad esserne così certa?” chiede Nottolone.
“Non si è certi di nulla, soprattutto in questo regno: solo che ti
stupiresti delle voci e delle visioni che a volte mi capitano da queste
parti”.
“Credimi, non mi stupisco di queste cose” ribatte Kyle
Richmond, che però non vede altro che oscurità ora nei suoi occhi
preveggenti.
“Allora che aspettiamo?” interviene il Cavaliere Nero “Mi rendo conto che
il momento è particolarmente toccante per alcuni di noi, ma altri nostri
amici sono in pericolo e…”.
“Ti è forse sfuggito prima” lo blocca Patsy Walker “Il fatto che abbia detto che non sarebbe stato
facile?”.
“Che problema c’è ora?”.
“Come sarebbe a dire che problema c’è? Judas, non
gli hai detto nulla?”.
“Solo lo stretto necessario” risponde l’ uomo.
“Oh, hai fatto male! Ragazzi, siete nel regno della Cappa delle Ombre!”
conclude Hellcat.
Casa Sternwood.
Finalmente
un momento di pausa in questa invasione. Ma forse è un qualcosa che Philip
e Carmen Sternwood non avrebbero voluto: perché laddove
non arrivano i demoni, giunge la cappa di oscurità. E la malvagità umana.
“Papà, forse non avremo più alcuna occasione in futuro di fare un discorso
chiarificatore, dunque meglio approfittarne ora, finchè
siamo in tempo” dice Carmen.
“Per quale motivo?” chiede l’ industriale.
“Lo conosci bene il motivo. E comunque devi solo rispondere ad una mia
domanda: perché ti sei comportato così male nei miei confronti?”.
Philip rimane in silenzio per qualche secondo, poi si toglie la coperta che
copre le sue gambe:”Guarda, guarda come sono ridotto: impotente, ridotto su
una sedia a rotelle, incapace di essere decisivo ed autoritario come ero un
tempo! E cosa ho ricevuto in cambio dalla mia famiglia? Solo odio e
risentimento, ecco il premio per essere stato un buon padre!”.
“Un buon padre?” si inalbera Carmen “Non sei mai stato presente né nella
mia vita né in quella della mamma, sempre perso nei tuoi affari che erano
per te persino più importanti della tua famiglia! È così che si comporta un
buon padre? È così che si comporta un buon padre? Ed ora che hai capito
finalmente quale fallimento sia stata la tua vita, cerci da altri quell’
affetto, quell’ altruismo che non hai mai saputo dare loro. Ma pensi che
tutti si inchinino davanti a te, come servi davanti al loro padrone? No,
padre, finalmente stai imparando il senso dell’ umiltà: e ben ti sta!”.
“Come osi parlarmi così?”.
“Oso perché è la verità!” grida Carmen, per zittirsi subito dopo. Ha detto
troppo e poco dopo se ne pente. Stanno solo perdendo tempo, entrambi vedono
solo gli errori dell’ altro senza provare a capirli o a mettersi nei suoi
panni: così facendo non approderanno a nulla. Mai. Carmen non ha nemmeno il
tempo di provare a tornare sui propri passi, in quanto pochi secondi dopo
arrivano altri demoni.
La ragazza imbraccia un fucile, il padre fa altrettanto, fortunatamente la
quantità di proiettili a loro disposizione non è scarsa:”Siamo solo umani,
ma stiamo vendendo loro cara la pelle, vero?” dice l’ industriale.
Regno
della Cappa delle Ombre.
“Aspetta”
dice Brunhilde “Vuoi dire che questa è la
dimensione da cui attingevi quegli oggetti nel tempo in cui tu possedevi
quello strano artefatto mistico? Me la ricordavo più... luminosa”.
“In realtà è qualcosa di più complicato di ciò” spiega Hellcat
“Vedi, risale tutto a quando mi suicidai. Fu una scelta folle da parte mia,
non bloccata da… Che non avrei dovuto compiere.
Ma l’ ho fatto. Tuttavia ero ancora in contatto col piano terrestre e
riuscii a mettermi in contatto con… Insomma, non
avevo perso completamente le speranze di rimediare a quel mio errore. Ed un
giorno esse parvero ripagate, anche se in modo alquanto rocambolesco: mi
ritrovai a combattere accanto ai Vendicatori contro il Sinistro Mietitore*.
* V. Iron Man
& I Vendicatori 41
"Non
ho idea del perché e del percome quell’ essere sia riuscito a riportarmi in
vita, ma questo ha poca importanza ora. Conta ciò che accadde dopo: quando
svanii dal piano terrestre sentii di nuovo la mia anima separarsi dal mio
corpo, un nuovo dolore straziante che si ripeteva. Solo che…
l’ oscurità che mi accolse poco dopo era diversa da quella precedente, lo
sentivo in ogni fibra del mio essere. E ad un tratto compresi, la
rivelazione arrivò subitanea, come se l’ avessi avuta sempre davanti,
poiché questo è un mondo che conosco bene. Capii che ero nel regno della
Cappa delle Ombre, che l’ antico artefatto di cui credevo di essermi
liberata per sempre era riuscito a ricomparire sul piano terrestre in
seguito alla mia morte e, quando ha sentito nuovamente la mia presenza, ne
ha approfittato per inglobare la mia anima dentro di sé e tenermi qui. Per
sempre”.
“E non c’è modo per te di fuggire? E per noi, anche?”.
“Per ironia del destino, colei che ha dato vita all’ invasione demoniaca ci
ha offerto una via d’ uscita, anche se non proprio comoda. In questo
momento portali che si aprono su ogni dimensione sono sparsi un po’
dappertutto e sono concentrati soprattutto nel luogo di partenza dell’
attacco infernale. Dobbiamo semplicemente trovarne uno adatto e per questo
possiamo confidare sulle capacità di Judas e di Chakra”.
“Sento che sta per arrivare un ma” afferma Warbird.
“Ci hai azzeccato in pieno, purtroppo: ma c’è un piccolo problema. Ho
bisogno che uno di voi si offra per ospitare la mia essenza vitale fino a
quando non mi sarò riunita al mio corpo”.
“Come mai ciò?”.
“Qui attorno sono al sicuro, ma come tenterò di allontanarmi le difese
magiche del regno se ne accorgeranno ed io, se non facessi ciò che vi ho
detto, mi dissolverei in breve tempo, perdendo ogni residua speranza. Così
almeno abbiamo qualche possibilità” dice Hellcat.
“Sì, ma come riusciremo a trovare il portale giusto? Confido nelle capacità
di Judas Traveller, ma non è infallibile. Se
arrivassimo da un’ altra parte del mondo?”.
“Cerchiamo di non essere disfattisti e pessimisti, ora” interviene il
Cavaliere Nero “Nel mondo sta avvenendo una delle più grandi crisi che si
sia dovuto affrontare: concentriamoci per adesso solo su questo e su come
risolvere il tutto. Al resto penseremo dopo”.
“Bene” riprende Patsy Walker
“Ora si tratta solo di scegliere il corpo ospite ed avrei pensato a te, Brunhilde. Il tuo fisico asgardiano
ti consente una resistenza superiore agli altri: ma ti avverto, lo sforzo
sarà alquanto debilitante ove si protraesse a lungo”.
“Non ho alcuna paura” afferma la Valchiria.
La forma astrale di Hellcat sorride:”Ne ero
certa: per questo io e Judas abbiamo impedito che
l’ Incantatrice ti uccidesse qualche tempo fa*.
* V. Difensori 18
Altrimenti
ci saremmo ritrovati in guai seri. Ora, però, basta parlare e… Ah, no, un’ ultima cosa: chi è quest’ uomo che è
accanto a voi?” chiede indicando Ringer.
“Anche a voler ridurre il tutto ai minimi termini” risponde Anthony Davis
“Ci metteremmo un’ eternità. Avremo tutto il tempo per parlare al termine
di questa faccenda”. Ma dentro di sé sa che ciò non sarà possibile, è
comunque felice di aver conosciuto persone così valorose e che gli hanno
insegnato molte cose, gli hanno indicato la via dell’ eroe e lo hanno reso
una persona diversa. Pochi possono affermare altrettanto.
Immediatamente Hellcat diviene una nebbia
sottile, che come se fosse per lei la cosa più naturale a questo mondo,
avvolge la Valchiria e si ‘fonde’ con essa. Il passaggio non causa alcun
dolore, quello arriverà dopo.
“Come ti senti, Val?” chiede Ringer.
“Come prima, soltanto che avverto una presenza ben distinta dentro di me.
La sento, è Patsy”.
“Entro pochi minuti” spiega Judas “Dovrebbe
riuscire anche a stabilire una sorta di contatto telepatico con te. Ora
sbrighiamoci, sappiate comunque che uscire da questo regno non sarà affatto
una passeggiata. Guidami, Chakra”.
“Una passeggiata? E quando mai lo è stata?” esclama Nottolone “Del resto
dobbiamo solo andarcene da qui evitando chissà quali trappole, riunire l’
anima di Patsy al suo corpo non si sa come,
sconfiggere Darklady e bloccare l’ invasione dei
demoni. Che ci vuole?”.
New
York Memorial Hospital.
“È un
evento assolutamente incredibile ed inspiegabile” afferma il Dr. Keith Kinkaid.
“Cosa accade, dottore?” chiede Eric Simon Payne,
tornato per l’ occasione ad indossare i panni dell’ Uccisore di Demoni.
“C’è che sua moglie avrebbe dovuto partorire già da ore. La divaricazione
ha ormai raggiunto i dieci centimetri da un pezzo, dovrebbe sentire grandi
dolori che la inciterebbero a spingere. E invece niente, lei non sente
niente. Vero, Sorrow?”.
“Esatto, Dr. Kinkaid” conferma la donna “Anzi, mi
sento come in pace con me stessa”.
“Ma a cosa deve imputarsi ciò?” chiede Eric.
“Non ne ho proprio idea” risponde Keith “Questo è un parto unico nel suo
genere, di questo possiamo esserne certi. Sapete, anch’ io ho un figlio e
la gioia nel vederlo crescere, dire le sue prime parole, osservarlo mentre
effettua i suoi primi passi… beh, è una
sensazione indescrivibile. Tra poco la vivrete anche voi e mi capirete”.
“Infatti sono quasi certa che lei voglia rivivere quelle esperienze” dice Sorrow.
“Sì, ne avevo parlato con mia moglie tempo fa, poi tutto è caduto così,
quasi in maniera naturale. La nostra carriera di medici ha prevalso su
quella nostra aspirazione”.
“Sento che dentro di lei c’è un peso, dottore, come se a volte non dicesse
a sua moglie quanto amore prova per lei”.
“Perché è illimitato, ecco perché. Solo che a volte, quando la vedo stanca,
non le vado incontro e penso solo al prossimo paziente da curare. Strano,
prima d’ ora quasi non ci avevo fatto troppo caso”.
“A volte basta anche un semplice gesto, delle parole naturali ed il
rapporto tra due persone diviene più saldo di prima. Non si faccia
offuscare dalle sue ambizioni, dottore” lo consiglia Sorrow
“Perché un giorno potrebbe pentirsene”.
“Non so nemmeno perché mi sono confidato così adesso con voi”.
“Perché ne sentiva il bisogno” risponde al suo posto l’ Uccisore di Demoni
“Là fuori infuria il caos e, per non precipitare in esso, sentiamo il
bisogno, l’ impulso di parlare degli eventi di tutti i giorni. È la
migliore medicina”.
“E speriamo che presto la vostra bambina si dedica a fare il suo dovere”.
“Sa, è buffo” dice Eric Simon Payne “Ma ho pensato… è come se la bambina in qualche modo sapesse
cosa sta accadendo qui fuori. E vuole rimanere dentro il ventre materno, al
sicuro, finchè questa crisi non sarà terminata. È… uno dei tanti aspetti di quel miracolo che chiamiamo
vita”.
Strade
di New York.
Con il
maggior numero di armi a sua disposizione, per gentile concessione del
Regno, l’ organizzazione cui appartiene, seppur malvolentieri, da qualche
tempo, il Punitore fa secchi quanti più demoni possibile. Nel vedere gli
umani posseduti da queste creature infernali si chiede se non debba
alleviare per sempre le loro sofferenze, ma qualcosa dentro di lui gli ha
finora impedito di compiere questo gesto. Per una volta il mondo di Frank Castle non è più diviso in zone di nero e bianco, ci
sono anche molti grigi.
Un tempo era un tipo pragmatico: la guerra che ha dovuto combattere lo ha
costretto a divenire tale. Per lui c’era solo la dura realtà, temperata
dall’ affetto dei suoi cari. Già, i suoi cari: quella dura realtà glieli ha
portati via e lui ora porta avanti una sua guerra personale per… Onestamente non sa spiegarsene il motivo: gli
assassini e i mandanti di sua moglie e dei suoi due bambini sono stati da
tempo uccisi e spediti all’ Inferno. Forse la risposta non piacerebbe a
Frank Castle, ultimamente meno pragmatico del
solito considerate le sue recenti vicissitudini: praticamente rinato grazie
al Regno, l’ organizzazione guidata da padre O’Neill
di cui si fida come una vittima si fida del suo carnefice, ha intrapreso… una guerra santa. Termine forse blasfemo,
ma a ben vedere è così, ed il bello è che nemmeno lui conosce i motivi
reali per cui c’è ancora dentro. Se ne sarebbe già andato da tempo sennonché…
In quel momento il giustiziere avverte una presenza familiare dietro di lui
e, prima di voltarsi, sa già di chi si tratta:"Ancora voi, i
Troni" afferma.
"Frank Castle, è giunto il tempo che il
debito che abbiamo nei tuoi confronti venga ripagato" afferma uno dei
presunti angeli.
"Sapete, da uno dei nostri precedenti incontri non ho potuto fare a
meno di pormi una domanda: dite di essere angeli, e allora perchè avete bisogno di uno come me?".
"Non è solo il tuo o il nostro destino in gioco, Castle.
E lo puoi ben capire da te: quando ti accennammo all’ Inferno imminente,
non intendevamo tirarti un macabro scherzo, era purtroppo la verità come
puoi ben vedere.".
"Ed io posso fare qualcosa in questa situazione? Troppi innocenti
hanno già pagato con la vita".
"Stai facendo la cosa giusta, quella che hai sempre fatto: punire i
colpevoli. Inoltre grazie a noi sei protetto dagli influssi malefici che
questa invasione genera. Ma ora ti aspetta un altro compito. Ti senti
pronto?".
”Sono nato pronto” dice il Punitore “Però il vostro comportamento non mi
piace affatto: potreste fare molto e invece vi limitate a rimanere lì
immobili. Questo non va a vostro merito”.
Intanto, in disparte, un altro angelo si rivolge all' interlocutore del
Punitore:"Sai cosa lo attende, vero?".
"Certamente, speriamo non impazzisca".
Cimitero
di Cypress Hill. Svariate ore dopo.
“E
allora?” chiede Gargoyle.
“Allora cosa?” ribatte a sua volta Daimon Hellstrom.
“Siamo qui da non so nemmeno quanto tempo e non è accaduto nulla, mentre
invece in città infuria il caos e quantomeno io dovrei essere lì a dare il
mio aiuto”.
“Se vuoi andare, fai pure: io non ti tratterrò. Però sento che sta per
accadere qualcosa, qualcosa di importante”.
“Davanti ad una tomba?”.
“Non essere così scettico, Isaac: sei stato testimone nel corso della tua
lunga vita di numerosi eventi straordinari accaduti nei luoghi più
impensabili. Presto ci sarà bisogno di noi. Beninteso, non lo faccio per la
corrotta umanità, ma solamente per me stesso: il mio regno deve essere
ripristinato al più presto”.
Regno
della Cappa delle Ombre.
“Il
fatto che finora non siamo stati attaccati da niente e nessuno” chiede
Nottolone “È una buona cosa?”.
“Per nulla” risponde Judas Traveller.
“Facevo meglio a starmene zitto”.
“Ma cosa potrebbe impedire la nostra uscita, Traveller?” chiede a sua volta
il Cavaliere Nero “I demoni impazzano sulla Terra, ora, infatti qui non ve
ne è traccia. Dobbiamo solo trovare un portale d’ uscita, anche se per la
sua ricerca stiamo impiegando decisamente molto tempo”.
“La risposta alla tua prima domanda sta per arrivare, Cavaliere” ribatte Judas.
Improvvisamente l’ oscurità attorno agli eroi si comprime, pare quasi
volersi concentrare in un unico punto per poi esplodere, mentre chiazze di
un bianco intenso, colore inusuale e praticamente sconosciuto in un luogo
come questo, cominciamo ad apparire un po’ dappertutto. Alla fine questa
sorta di oscurità compressa si espande, poi assume una forma mostruosa, con
alcuni aspetti vagamente umanoidi quali una bocca senza denti e degli
occhi.
“E questo cosa sarebbe?” chiede Warbird.
“Questo non è semplicemente un luogo fisico, come avrete già intuito”
afferma Judas Traveller “L’ intero Regno,
infatti, è una creatura vivente! E non gradisce affatto che i suoi ospiti
se ne vadano così, senza preavviso”.
“E ce lo dici così?” prova vanamente a sdrammatizzare Nottolone “E ora cosa
facciamo?”.
“Francamente, non ne ho idea”.
Lungo
tutto il mondo.
China Force, Alpha Flight, Rising Suns ex Big Hero 6, i Protettori dell’ Universo, i Vendicatori, gli
X-Men al gran completo, la Guardia d’ Inverno,
gli Eterni, i Figli della Mezzanotte, WorldWatch,
i “Cavalieri Marvel”, i Fantastici Quattro, la Fantastic
Force, il Ragno ed i suoi derivati, i Rangers, i Campioni, Power
Pack, Justice Inc., i Supernaturals,
i New Warriors… Tutti, tutti questi eroi stanno
facendo del loro meglio per arginare una invasione che sembra proprio non
dover avere mai fine, se non con l’ umanità che si inginocchia davanti ai
loro nuovi padroni. Persino supercriminali come il Dr. Destino o Magneto stanno dando il loro contributo a questa lotta.
I supereroi sono solitamente spavaldi e sicuri delle proprie capacità ed
anche in questa occasione hanno più volte ripetuto, a sé stessi e agli
altri, che ce la faranno anche stavolta, che alla fine faranno trionfare la
luce sull’ oscurità. Ma tutto questo più che altro per non autocommiserarsi, cosa che sarebbe decisamente
controproducente. Il problema è che ancora non sanno chi ci sia dietro
tutta questa vicenda, alcuni di loro conoscono solo il luogo dove il tutto
è iniziato, ma questo decisamente non aiuta troppo. E inizia a subentrare
un altro fattore: la stanchezza. Non ci si può permettere di abbassare la
guardia nemmeno per un secondo, tanto meno prendersi un piccolo riposo,
poiché altrimenti i demoni ne approfitterebbero subito e si
impossesserebbero dei loro corpi e solo il destino sa cosa potrebbe
capitare dopo. Tuttavia non potranno resistere ancora a lungo, se non
riescono a fare davvero qualcosa entro le prossime ventiquattro ore… le conseguenze saranno inevitabili.
E mentre seduta sul suo trono d’ ossa Darklady
sorride, inizia il terzo giorno d’ invasione.
Madison,
Wisconsin
Con un
potente pugno, Erik Josten alias Atlas, l’ ex componente dei Thunderbolts
che dopo aver ricevuto la grazia* ha deciso di
tornare nella
* V. Vendicatori 8
sua
città natale, distrugge un demone, che diventa una sorta di segatura che
viene portata via dal vento. Le ultime ore sono state per lui un vero e
proprio incubo, per via di immagini di suo fratello che comparivano
continuamente davanti a lui e lo bollavano come fallito, per non avergli
salvato la vita. Con fatica Erik ha resistito, ma non ha ancora vinto il
proprio lato oscuro. Mentre è immerso in questi pensieri, l' eroe non si
accorge che un altro demone lo sta per sorprendere alle spalle: ma tale
infernale creatura viene abbrancata e distrutta da un' altra persona i cui
poteri fanno capo ad un elemento solitamente congeniale all' Inferno: il
fuoco. Emesso da un altro ex Thunderbolt, ovvero…
“Carbone? Charlie?” esclama Erik “Cosa ci fai qui?”.
“Una lunga storia, amico mio. Stavo venendo qui nella tua città con un
rappresentante governativo, Mr. Johnson, per
discutere di alcune faccende quando improvvisamente siamo stati attaccati
da dei demoni. Hanno rovesciato la nostra auto e nell’ impatto Mr. Johnson e l’ autista hanno riportato gravi ferite. Io,
fortunatamente, ho avuto solo danni lievi e, dopo essere sgattaiolato fuori
dal veicolo, mi sono trasformato in Carbone e ho fatto pentire quegli
esseri del loro gesto avventato. Poi ho portato Mr. Johnson
e l’ autista al più vicino ospedale: è un miracolo che ci siano ancora
alcuni medici che, nonostante quanto stia accadendo, continuano
imperterriti a fare il loro lavoro, sono davvero gente straordinaria. È
passato un bel po’ di tempo, c’è stato qualche altro lieve attacco
demoniaco da me facilmente sventato, infine ho ricevuto la notizia che Mr. Johnson e l’ autista se la sarebbero cavata e ho deciso
di venirti a cercare”.
“Una storia lunga ed interessante, Charlie” commenta Atlas
“Solo, visto che stavate venendo qui, mi sfugge il mio ruolo in tutto ciò”.
“Ah, non te l’ hanno ancora detto? Sei stato nominato mio tutore”.
“Cosaaaaa?”.
Regno
della Cappa delle Ombre.
La
creatura vivente che è questo regno rimane immobile ed ancora non attacca
gli eroi, pare quasi voler attendere la loro mossa. Altrettanto incerti, i
Difensori non sanno da dove cominciare. Tranne uno.
“Dimmi una cosa, Judas, se ne sei a conoscenza”
chiede Ringer “Questo essere…
chi è? Da dove proviene? E perché è qui?”.
“Sembrano quasi domande esistenziali” afferma Chakra
fuoriuscendo dal corpo di Judas Traveller “Ma in
questo caso trovano una risposta, poiché quest’ essere mi è noto e fa capo
ad una leggenda presente anche sul vostro pianeta: lui e gli esseri come
lui sono definiti Grandi Antichi. Il loro mito narra che prima del genere
umano e dei dinosauri un' altra razza dominò la Terra, esseri mostruosi,
coacervo di ogni malvagità ed empietà. Secondo alcuni sono alieni, secondo
altri forze primordiali che in qualche modo acquistarono fisicità. I loro
nomi vengono a malapena sussurrati: Dagon, Chtulhu, Yog-Sothoth. La fine
di tutti loro è ignota, probabilmente ognuno di loro è prigioniero in
qualche dimensione, come l’ essere che vediamo ora, e aspetta il momento
giusto per tornare”.
“E perché non l’ ha fatto ora?”.
“Chi può dirlo? Forse per richiamarli occorre un rito appropriato che in questo
caso non è stato eseguito”.
“Ma chi sarebbe dei Grandi Antichi costui?”.
“È l’ Abitatore del Buio”.
“Ed è lui il creatore della Suprema Cappa delle Ombre?” chiede la
Valchiria.
“Improbabile” risponde Chakra “Molto più certo,
invece, che qualche potente mago dell’ antichità abbia ideato questo
artefatto mistico per contenere la sua furia e tenerlo qui prigioniero per
l’ Eternità”.
“Ma la Cappa poi è stata divisa in due”.
“E a quanto pare la cosa non ha avuto il minimo riflesso sulla sua
prigionia”.
“Ma sugli ospiti di questa dimensione sì” interviene Hellcat
fuoriuscendo dal corpo di Brunhilde.
“Cosa hai intenzione di fare?” le chiede la sua amica.
“Vado a trattare col Male” risponde Patsy.
Abitazione
del Dr. Strange.
“È
iniziato il terzo giorno” pensa Darklady “Tutti
quelli che avrebbero potuto dare vita ad atti di strage o di distruzione di
massa sono stati contenuti ed ora anche le loro potenziali vittime sono
diventati ospiti dei demoni. Manca poco, manca davvero poco: e nessuno ha
ancora provato a contrastarmi. Un po’ sono rimasta delusa da ciò”.
Regno
della Cappa delle Ombre.
Senza
che nessuno provi a fermarla, anche perché non saprebbero davvero cosa
dire, i Difensori vedono Patsy Walker sollevarsi in aria, fino a raggiungere l’ ancora
immobile Abitatore del Buio. Una volta che è faccia a faccia con lui, anche
se il volto della creatura è alquanto inespressivo, Hellcat
inizia a parlargli:”Lo stiamo facendo anche per te, cosa credi? Una persona
ha voluto sfruttare il tuo potere e le tue risorse qui accumulate nel corso
dei secoli per propri fini e senza nemmeno consultarti, senza nemmeno
richiedere il tuo apporto. Noi sappiamo chi sia questa persona e possiamo
riportare le cose a posto, solo che abbiamo bisogno che tu ci lasci
passare: senza di noi rimarrai qui, per sempre solo, perché noi
combatteremo per guadagnare la nostra libertà, e avrai perso. È questo che
vuoi?”.
L’ Abitatore del Buio non dice nulla, anche perché la parola non è tra le
sue facoltà, poi alza una sua mano oscura verso Patsy,
arrivando a pochi centimetri da lei. Poi il suo anomalo dito indica una
direzione.
“È lì che dobbiamo andare” afferma subito Chakra.
Infine l’ Abitatore perde la sua forma fisica, spargendo immediatamente la
sua Oscurità tutto intorno. Ma il luogo da lui indicato brilla ancora di
una intensa luce, mentre Patsy si ricongiunge a Brunhilde.
“Ma come hai fatto a convincerlo?” le chiede l’ asgardiana.
“Francamente non lo so: evidentemente concetti come il sopruso e la
solitudine sono universali e appannaggio persino delle divinità o del
diavolo”.
I Difensori, Judas e Chakra
penetrano nel portale bianco, che si dipana per una ancora considerevole
distanza, finchè infine un paesaggio familiare
appare in lontananza.
“Ecco l’ uscita!” annuncia il Cavaliere “Finalmente ce l’ abbiamo fatta”.
“Oh no” controbatte Nottolone, che con la sua preveggenza ha già intuito
cosa ci sia aldilà di quel portale.
“Cosa c’è?” chiede Warbird.
“Andiamo via subito di qui!”.
“Ma cosa stai dicendo, Nottolone? Potremmo non avere…”.
“Andiamocene!”.
“Non andrete da nessuna parte” si intromette in quel momento una voce
distante, sinistra, ma anche tremendamente familiare.
“Oh no, è Darklady” afferma Brunhilde
“Ma come…”.
“Quel portale ci ha condotto direttamente nel luogo di partenza dell’
invasione” spiega Kyle “Ovvero la dimora del Dr.
Strange: diciamo che l’ Abitatore del Buio ci ha indicato l’ uscita
principale, piuttosto che una secondaria, decisamente preferibile”.
“Del resto gli avevamo detto che potevamo riportare le cose a posto” dice Hellcat fuoriuscendo brevemente da Brunhilde
“A dimostrazione ulteriore che non bisogna mai fare patti col Diavolo”.
“Non c’era altra alternativa, Hellcat” dice il
Cavaliere Nero “E tu lo sai bene”.
“Ma ora? Come farai a riunirti al tuo corpo?” chiede Brunhilde.
“Allora, vi decidete a uscire o devo venire a prendervi?” tuona Darklady.
“Dobbiamo tentare il tutto per tutto” dice Hellcat,
che poi si rivolge a Chakra “Io ho delle facoltà
telepatiche latenti: puoi incrementarle come hai fatto con le capacità di Judas Traveller?”.
“Certamente”.
“Allora facciamolo subito”. Le due forme astrali si incontrano a mezz’ aria
e Chakra pone le sue mani sulla testa di Hellcat. Immediatamente una sorta di aura bianca si
espande dalla testa di Patsy, il cui volto sembra
in totale armonia. Ma poi quell’ armonia diventa disperazione:”Oh no, non
Lui!”. E senza aggiungere altro torna nel corpo della Valchiria.
“Ma cosa le è successo?” chiede Chakra.
“Vi avverto” grida ancora Darklady “O uscite da
questo portale entro un minuto o verrò io a prendervi!”.
“Dannazione” dice il Cavaliere Nero “Brunhilde,
tu e Chakra provate a scoprire le ragioni del
comportamento di Patsy, noi altri…
tenteremo di trattenere Darklady”. “Ma è un
suicidio!” interviene Judas Traveller.
“Lo sarà comunque se rimaniamo qui a non fare niente, a non alzare un dito
per dare all’ umanità ciò che merita: la pace, la libertà. Vuoi venire con
noi?”.
Ma l’ uomo si ritrae:”Nemmeno per sogno: voi non conoscete la vera portata
dei poteri di quella donna”.
“Sia come sia, dobbiamo combattere” conclude Dane
Whitman, uscendo dal portale, immediatamente seguito da Warbird,
Ringer e da Nottolone. E non appena sono fuori… anche loro hanno la rivelazione di chi sia Darklady.
“Cosa?” esclama Nottolone “Topaz, sei tu? Ma…”.
“I tuoi occhi preveggenti non te l’ avevano detto, Nottolone?” afferma la
ragazza “Ma credo che questa scoperta impallidisca di fronte a ciò che c’è
dietro di me”. Si sposta e i Difensori vedono Clea
e Wong imprigionati in gabbie mistiche e Stephen Strange… tramutato in una statua di pietra! Un silenzio
attonito è la loro unica risposta. La loro unica risposta al loro
fallimento.
“Voi tutti, Difensori” dice poi Topaz “Avete
coltivato una serpe in seno per tutto questo tempo: avevate la verità
davanti agli occhi e non l’ avete compresa. E avete pagato ciò. Ora
suppongo che voi vogliate fermarmi, vero? Avete una qualche idea di come
farlo?”.
“Ti combatteremo, fino alla fine!” grida Warbird.
“Voi supereroi dovreste imparare a limitarvi quando affermate questi
proclami, perché possono essere facilmente smentiti. Ora” e Darklady incrocia le braccia “Attaccatemi pure: io sono
qui che vi aspetto”. E il suo sorriso è sempre più macabro e maligno.
CONTINUA
SU DIFENSORI 27
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