N° 108
INGANNI
1.
Tony Stark è sempre stato un uomo
complesso. Ultimo erede di una dinastia di imprenditori, ha iniziato
progettando armi sofisticate per le forze armate, poi ha riconvertito il suo
impero industriale alla ricerca aerospaziale e ad altre applicazioni
dell’elettronica, è un genio, un inventore, un playboy e, anche se sono
relativamente in pochi a saperlo, un supereroe.
Ultimamente, però, qualcosa è
cambiato: Tony è divenuto spietato e crudele ricorrendo anche a metodi estremamente
violenti per raggiungere i suoi scopi. Specchio del cambiamento è l’armatura
che ora indossa, identica in molti particolari a quella di Iron Man se non
fosse per il design dell’elmo e per il fatto che il colore rosso è sostituito
dal nero. L’ha chiamata Iron Monger come quella che fece realizzare per
combatterlo il suo defunto nemico Obadiah Stane.
Le due donne in armatura che sta
affrontando adesso non sanno cosa abbia cambiato Tony Stark ed al momento non
lo ritengono importante, devono pensare a sopravvivere.
Sotto il suo elmetto Toni Ho, che si
fa chiamare Rescue, precoce genio dell’elettronica e dell’informatica con già
tre dottorati a solo 22 anni, serra le labbra e stringe le palpebre. L’uomo
davanti a lei è forse l’ultimo ad aver visto vivo suo padre, il celebre
scienziato indocinese Ho Yinsen, ucciso quando lei era solo una bambina. Quante
cose potrebbe raccontarle su di lui? Aiutarla a comprendere tante cose ma non è
il momento di parlare.
Riri Williams è afroamericana, viene
dagli slum di Chicago ed ha vissuto la violenza sulla sua pelle, violenza che ha
segnato profondamente la sua famiglia e forse lei stessa ne sarebbe rimasta
vittima se il suo essere una bambina prodigio non le avesse fatto guadagnare
l’ammissione al prestigioso Massachusetts Institute of Technology. Ha
realizzato l’armatura che ha chiamato Ironheart sostanzialmente per scommessa
ed ora vorrebbe usarla per fare del bene… sempre che alla fine di questa
giornata sia ancora viva e non è affatto scontato.
Il vero nome dell’uomo in armatura è
Clay Wilson ma da tempo ha una nuova identità: Carl Walker. Con questa identità
è alla guida del reparto scientifico della divisione della costa americana
dell’Oceano Pacifico della multinazionale Stark-Fujikawa.
Per rimediare al male fatto quando
era il supercriminale chiamato Forza ha accettato il ruolo di Iron Man ma se ha
mai dovuto pentirsene può essere adesso mentre precipita rapidamente verso il
suolo.
L’uomo chiamato Sunturion è
impazzito e vuole ucciderlo. Potrebbe riuscirci.
Sceicco è un termine arabo che
letteralmente significa anziano ma con il tempo ha assunto diversi altri
significati. Per esempio: indica il capo di una tribù o un uomo che gode di
grande rispetto. Nelle famiglie reali della penisola araba è l’equivalente di
principe e negli ambienti religiosi e culturali può essere sinonimo di maestro.
Abdullah Hurani difficilmente
rientrerebbe in una di queste categorie. I suoi sottoposti lo chiamano Sceicco ma
in Occidente lo definirebbero boss perché è questo che è: il leader del crimine
organizzato in questo angolo di mondo, l’unico arabo a sedere nel consiglio del
Maggia.[1]
Non ha ancora ricevuto notizie dal
gruppo che ha inviato ad uccidere i due americani che si sono intromessi nei
suoi affari e questo lo preoccupa. Possibile che quei due siano sfuggiti
all’agguato? Impossibile, eppure…
La donna… quella che è riuscita a
penetrare nella sua casa ed ha osato minacciarlo… c’era qualcosa di inquietante
in lei… di non umano addirittura. E se avesse avuto la meglio sui suoi sicari?
Hurani scuote la testa. Si sta
facendo suggestionare da timori infondati. Gli sembra perfino di percepire una
vaga traccia di profumo francese. Anche quella è suggestione, indubbiamente.
2.
Il primo nucleo delle Industrie
Stark sorse a fine XIX Scolo nei pressi dello Stretto di Long Island na
Flushing, nel Queens per volontà di Isaac Stark, imprenditore visionario. Con
il tempo la piccola fabbrica è divenuta un complesso industriale di tutto
rispetto e la ricchezza e la fama dell’impresa di famiglia si sono espanse
enormemente.
Oggi questo complesso industriale è
la principale sede negli Stati Uniti della multinazionale nippoamericana
Stark-Fujikawa. Isaac Stark avrebbe approvato questo sviluppo? Il giovane uomo
che siede nell’ufficio del Vice Presidente Esecutivo della Stark-Fujikawa non
lo sa ed in fondo nemmeno gli importa.
Fino a non molto tempo fa Philip
Grant non sapeva nemmeno di essere uno Stark, nato da una relazione
adolescenziale di Tony Stark con Meredith McCall, figlia di un rivale in affari
di suo padre. Una storia alla Giulietta e Romeo che fortunatamente non ha avuto
lo stesso tragico epilogo.
Philip ci ha messo del tempo per
accettare il suo retaggio ed il nome stesso di Stark ma adesso è il numero tre
del gruppo e di fatto è lui al comando adesso, un fatto che non sfugge alla
giovane donna dai capelli rossi che siede davanti a lui e lo fissa con
penetranti ed indagatori.
-Volevi vedermi?- gli
chiede.
-Ho un altro incarico
da affidarti.- risponde Philip -Uno adatto alle tue capacità.-
-Non perdere tempo a
lusingarmi e dimmi semplicemente cosa vuoi.- replica Bethany Cabe.
-Che tu riprenda le
indagini sulla scomparsa di Rumiko Fujikawa e scopra cosa le è realmente
successo.-
-Ling McPherson ci ha
provato ed è stata quasi uccisa.-[2]
--E tu non desideri
scoprire chi lo ha fatto e perché? Io sì e scommetto che è lo stesso per te.-
Beth stringe le labbra e rimane
silenziosa qualche istante poi replica:
-Ok, diciamo che hai
ragione, che nemmeno a me piace che qualcuno tenti di uccidere la mia migliore
amica ed ex socia. Mi occuperò della faccenda e lo farò a modo mio Niente
interferenze o domande.-
-Mi sta bene e non
preoccuparti per il compenso o le spese. Per questa faccenda ho un budget
illimitato coperto anche dai fondi privati del nonno e del padre di Rumiko.-
-Il budget è l’ultima
delle mie preoccupazioni.-
-Ottimo. Che ne dici
se discutiamo dei dettagli stasera a cena?-
Beth fa una risatina e chiede:
-Stai cercando di
imitare tuo padre?-
-Oh no, lui è
ineguagliabile.- ribatte Philip sorridendo -Sto solo cercando di seguire i
consigli di chi mi dice che non devo starmene sempre attaccato ad un computer
ed imparare a trattare con la gente. Mia m… Meredith e Ling hanno fatto del
loro meglio in questo ed anche tu potresti essere una buona maestra.-
-Affare fatto.-
Il nome con cui si fa chiamare da
quando è a New York è Zhang Tong, una figura leggendaria, l’uomo che ha
unificato sotto il suo comando le Triadi, l’equivalente cinese della Mafia.
Pochi sono al corrente del fatto che esiste realmente ed ancora meno sono
ammessi alla sua presenza. Martin Li è uno di questi pochi e non sa se esserne
felice.
-Rilassati, Li.- gli
dice Zhang Tong in tono freddo -Lady Mandarin e Cybermancer non ti faranno del
male se non dietro mio ordine diretto.-
La
cosa non rassicura molto Martin Li a dire il vero. Le due donne in costume che
fiancheggiano Zhang Tong lo innervosiscono sempre anche se spera di non darlo a
vedere.
-Stai facendo un buon
lavoro.- prosegue Zhang Tong -Ho apprezzato come hai consolidato il potere
della Triade del Drago Nero. Non mi hai fatto pentire di aver approvato la tua
nomina a 489.-[3]
-La ringrazio
dell’onore che mi ha accordato.-
-Sei un uomo
ambizioso ed io rispetto l’ambizione ed il desiderio di migliorare la propria
posizione purché non si voglia troppo. Non è mai salutare perdere la mia
fiducia.-
E Martin Li sa bene cosa può
accadere a chi perde il favore di Zhang Tong.
Provate ad immaginare l’impatto con
il suolo di un‘armatura come quella di Iron Man dopo una caduta libera di
diverse centinaia di metri. Probabilmente il rumore stesso della caduta si
udrebbe a parecchia distanza e si creerebbe una vera e propria fossa nel
terreno.
Sono tutte speculazioni destinate a
rimanere senza risposta perché l’impatto non avviene. La caduta si arresta
improvvisamente e la figura in armatura vola verso le colline.
Sunturion esita solo un istante e
poi dice:
-Scappi, vigliacco? Dovunque tu vada non mi sfuggirai!-
E si mette all’inseguimento del suo
nemico.
3.
I guanti di Iron Monger
crepitano di energia. Una frazione di secondo per scegliere il bersaglio e sparare.
Rescue è presa in pieno e scagliata lontano.
Iron Monger si volge verso la
ragazzina che si fa chiamare Ironheart:
<<Mi dispiace, Riri.>> le dice <<Non avrei davvero voluto arrivare a questo
ma ormai tu sai troppe cose.>>
<<Perché, Mr. Stark?>> replica Riri
Williams
<<Io la ammiravo, la credevo una brava persona.>>
<<La gente cambia e non sempre in meglio..>>
Iron Monger si prepara a sparare di
nuovo ma…
<<Che succede?>> esclama quando si
accorge che i repulsori non funzionano e così pure l’uniraggio pettorale.
<<Sorpresa!>> dice una voce sopra
di lui <<Qualcuno
ha craccato i tuoi sistemi d’arma. La tua tecnologia non è così a prova di
bomba come credevi, Stark.>>
Rescue
lo sovrasta dall’alto. Non ha segni di danni e Tony Stark è certo di percepire
la soddisfazione nella sua voce pur se alterata elettronicamente.
<<Come hai fatto?>> le chiede.
<<Un
mago non rivela mai i suoi segreti… e a proposito… i sistemi offensivi non sono
i soli ad essere stati violati.>>
I jet degli stivali di Iron Monger
cominciano a spegnersi.
Meredith McCall torna verso l’auto e
si siede accanto al guidatore.
-Possiamo andare:-
dice.
-Quindi hai di nuovo
parlato con Hurani.- replica Mike O’Brien.
-Diciamo di sì. Non
era molto contento di vedermi ma ha capito presto che gli conveniva dirmi tutto
sul destino di Pepper Potts.-
-E come fai ad essere
certa che stavolta abbia detto la verità?-
-Credimi, lo so.-
Mike comprende che anche stavolta è
meglio non fare domande.
-Dove dobbiamo andare
adesso?-
-In un posto molto
pericoloso.-
Tanto per cambiare, pensa Mike.
Il palazzo di Abdullah Hurani giace
nel silenzio. Il percorso che porta dall’ingresso ad un ampio salone con una piscina
coperta è costellato di corpi. Difficile capire ad una prima occhiata se siano
morti o solo svenuti.
Non può esserci alcun dubbio per il
corpo che galleggia nella piscina. Lo Sceicco Abdullah Hurani non è più un
pericolo per nessuno.
4.
La figura di Iron Man vola verso
Agoura Hills tallonata a distanza sempre più breve da Sunturion ma sembra non
curarsene.
Finalmente comincia ad atterrare
verso un piccolo cottage.
-Rifugiarti lì non ti salverà.-
Improvvisamente
accade qualcosa di assolutamente inaspettato: una figura femminile appare
fluttuando in aria e si rivolge a Sunturion,
<<Mr. Dearborn,
mi ascolti, per favore.>>
Dakota North entra nell’ufficio di
Becky Blake e non è sorpresa di trovarci anche Kathy Stark, una ragazzina
decisamente determinata.
-Credo di aver
ritrovato le tracce di tua madre.- le dice.
-Finalmente!- esclama
Kathy -Dov’è adesso?-
-Non negli Stati
Uniti.-
-Questo lo avevo
capito già da un pezzo. Quello che voglio sapere è dove è perché se n’è andata
senza spiegazioni. Sono certa che ha a che fare con il suicidio del mio
patrigno e la cessione di tutti i suoi beni ad Ezekiel Stane.-
Dakota tace e Kathy insiste:
-Cosa ha scoperto,
Miss North?-
-Cose che temo non ti
piaceranno.- risponde lei.
-Non sono più una
bambina. Non ho bisogno di essere protetta e non dimentichi che sono io che la
pago.-
-Sei davvero una
Stark, non c’è dubbio.-
-E questo che
vorrebbe dire?-
-Nulla. Ora ti dirò
tutto ma non dire che non ti avevo avvertita.-
La donna che si fa chiamare Jenny
Rose esce dal carcere di Ryker’s Island e si incammina verso la fermata
dell’autobus Q100 che la porterà fino ad Astoria, Queens.
Qualcuno le ha pagato la cauzione e
lei sa bene chi può essere stato e sa anche che non l’ha fatto per bontà
d’animo. Ci sarà un prezzo da pagare.
Un’auto le si affianca ed un uomo
afroamericano come lei le dice:
-Sali.-
Jenny sospira e sale
-Lui vuole vederti.-
le dice l’uomo.
-Lo immaginavo.-
risponde lei rassegnata.
A quest’ora del mattino sono molte
le auto che percorrono nei due sensi l’unico ponte che collega l’isola alla
terraferma e così l’auto che sta seguendo quella con a bordo Jenny Rose, il cui
vero nome è Jeannette Rhodes può passare inosservata… o così spera chi è alla
guida.
5.
La figura
femminile ha decisamente un aspetto etereo e la sua voce ha uno strano timbro.
Sunturion è sconcertato. Che la sua mente lo stia tradendo? Che stia avendo
delle allucinazioni?
-Chi… chi sei?- mormora perplesso.
<<Può chiamarmi
Friday. Sono l’intelligenza artificiale che sovrintende ai sistemi
dell’armatura di Iron Man. Questa che vede è solo una mia proiezione >>
-E sei… senziente?-
<<Lo sono
quanto basta da desiderare che questo conflitto finisca. Non c’è bisogno di
violenza, Mr. Dearborn. Lei ed Iron Man non siete nemici ma alleati. Non lo
ricorda?>>
Per qualche istante Sunturion resta silenzioso poi grida:
-Stai cercando di
confondermi, ma non attacca! Io ti distruggerò!-
E
senza esitare le spara una raffica di microonde.
Con tutti
i sistemi della sua armatura in tilt Iron Monger non può far altro che
precipitare. Non resta che una decisione drastica da prendere.
L’armatura
improvvisamente esplode.
<<Ma che…?>>
esclama Rescue.
<<Che cosa abbiamo fatto?>> le fa eco Ironheart.
<<Non doveva succedere questo. Era impossibile!>>
<<Eppure è successo.>>
Le due
donne in armatura scendono verso la figura che ha ormai raggiunto il suolo. Per
l’esplosione o per altre ragioni l’armatura di Iron Monger si è aperta
lasciando vedere l’uomo all’interno, un corpo devastato. Attraverso il suo
petto squarciato Toni Ho e Riri Williams vedono qualcosa che le sconcerta
ancora di più.
<<Un androide. Era un androide!>> esclama Toni.
<<Allora siamo state ingannate fin dall’inizio.>> aggiunge Riri <<Ma se questo non era davvero Tony Stark,
quello vero dov’è?>>
In un
laboratorio nella sede della Resilient Corporation Tony Stark grida e poi si
sfila una specie di elmetto dalla testa.
-Tutto bene?- gli chiede con voce preoccupata la Dottoressa
Clytemnestra Erwin accorrendo al suo fianco.
-Adesso sì ma per un momento mi sono sentito come se una
bomba mi fosse davvero esplosa nel petto.- risponde lui.
-Per fortuna hai seguito il mio suggerimento e non sei
andato di persona.-.
A parlare
è stato un uomo dai capelli e barba chiari che ha un’evidente somiglianza con
Tony.
-Ma era come se fossi davvero lì. - replica Tony-Il
trasferimento mentale è stata un esperienza incredibile ed interessante. Devo
ammettere che sei un genio.-
-Non lo trovo tanto strano.- ribatte l’altro -Non
dimenticare che sono… tuo fratello.-
CONTINUA
NOTE
DELL’AUTORE
In realtà
non c’è praticamente nulla da dire su quest’episodio per cui passiamo a parlare
del prossimo in cui assisteremo ad una bizzarra autopsia, scopriremo qualcosa
di più su Tony Ho, Amanda Armstrong e Joanna Nivena mentre Jim Rhodes dovrà
fare scelte difficili.
Carlo.