Primo lunedì dopo capodanno, Sacramento, Capitale della California.
La donna dai
capelli rossi sta per terminare di recitare la formula del giuramento e non
riesce a trattenere un sorriso. Questo è solo il primo passo di un cammino
verso il potere assoluto e poi all’apocalisse. Chi ha previsto il suo avvento
non ha pensato che poteva essere una donna.
La figlia del Diavolo ha di che
essere soddisfatta.
Quando sei all'inferno solo il diavolo può aiutarti
(Saw 2)
#92
IL PATTO
1.
Torre
delle Ombre, un luogo senza tempo.
L’uomo di colore dice di chiamarsi Lucas Cross e dice anche di essere
il padre del cacciatore di vampiri chiamato Blade che ora è suo prigioniero
assieme ad una giovane donna di sangue misto di nome Dominique.
È quest’ultima a
parlare:
-Sono davvero curiosa di sentire la tua storia, Cross.-
-Davvero?- replica lui con un sorrisetto -Mi piace l’idea di avere un
pubblico attento. La mia storia comincia molti anni fa, decisamente tanti…-
Giamaica, 1920.
La luna piena illuminava la via quasi come
se fosse giorno. Il ragazzo emerse di corsa dalla foresta in una radura da cui
si diramavano più strade. Era alto,
slanciato ed il colore della sua pelle tradiva ascendenze miste: nere, bianche
ed indie.
Si
fermò all’incrocio come se fosse indeciso su quale direzione prendere.
-Hai perso la strada, ragazzo?- disse una voce maschile alle sue spalle
Il
giovane si voltò di scatto e si trovò di fronte un uomo dalla pelle color
ebano, baffetti e pizzetto, di età indefinibile, vestito di nero,
-Tu chi sei?- esclamò il ragazzo con un
tono misto di rabbia e paura -Non sembri…-
-Non sono uno dei tuoi inseguitori, tranquillo.-
replicò l’altro con un sorriso che aveva qualcosa di inquietante -Sono qui per
aiutarti. Ho una proposta per te.-
Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.
La creatura che sta tenendo sollevato Hannibal King come se fosse
senza peso muta di nuovo forma e da pipistrello antropomorfo diventa una donna
nuda dalla pelle color latte, lunghi capelli neri e gli occhi di fuoco.
-Io sono Lilith.- proclama orgogliosamente -La madre dei
demoni ed ogni creatura soprannaturale mi deve RISPETTO!-
Hannibal King ricorda
benissimo la Madre dei Demoni. Ha contribuito ad impedire il suo ritorno sulla
Terra non molto tempo fa[1]
e sperava di non avere più nulla a che fare con lei.-
-Sei sempre stata tu e non Jean?- interviene dalla stanza alle sue
spalle un attonito Frank Drake.
-Mi ha divertito assumere la forma della
fidanzata che hai dovuto uccidere quando Dracula l’ha resa vampira.-[2]
replica la Madre dei Demoni -Il vostro arrivo qui è stato provvidenziale. Avete
contribuito alla mia sconfitta. Io non posso lasciare questo posto e nemmeno
voi lo farete.-
Non è affatto una
bella prospettiva, pensa King.
2.
Topanga Canyon, Los Angeles, California, una
del mattino ora locale.
Due donne attraenti bionde dagli occhi azzurri e profondi si
fronteggiano. Una indossa un succinto
costume azzurro e rosso e l’altra è completamente nuda; una impugna una daga
dorata e l’altra è disarmata e sulle sue spalle si dispiegano due ali da
angelo.
Facile capire chi è
la buona e chi la cattiva non è vero? Attenzione però, perché le apparenze
spesso ingannano.
La bionda nuda fa un sorriso
cattivo e dice all’altra.
-Tra poco mangerò il tuo cuore.-
La sua pelle cambia
colore assieme ai capelli assumendo una tinta violacea, la lingua diventa
biforcuta e schiocca tra denti divenuti più aguzzi, le ali angeliche diventano
nere ali demoniache, le sue unghie diventano artigli.
L’altra donna non
mostra paura. Le sue labbra formano un sorriso di scherno mostrando canini
appuntiti, le sue pupille sono rosso fuoco.
-Vuoi deciderti ad agire o preferisci solo parlare?- dice alla sua
nemica.
Con un verso che poco
ha di umano la creatura che si fa chiamare Empia balza verso di lei che
agilmente evita il suo assalto e la colpisce ad un fianco con la sua lama.
La ragazza demone
urla.
Londra, Inghilterra, 10 del
mattino ora locale.
Seduto alla sua scrivania nella nuova sede del Servizio di Polizia
Metropolitana della Grande Londra, conosciuto con il nomignolo di Scotland
Yard, L’Ispettore Capo George Chelm riflette su quanto ha da poco saputo.
La maggior parte dei
vampiri che ha conosciuto obbediva alla classica logica del predatore. La morte
e la trasformazione in vampiro delle vittime potevano anche essere viste come
spiacevoli effetti collaterali della necessità di nutrirsi. Vampiri come il
Conte Dracula stavano molto attenti a selezionare il numero di vittime ed a non
diffondere il contagio. Troppi vampiri non facevano comodo nemmeno a loro.
Se davvero è in
circolazione un serial killer vampiro come suggerisce il Dottor Watson, i
vecchi e rassicuranti schemi non valgono più.
Presto avrà una
risposta e quale che sia, scommette che non gli piacerà.
Giamaica, 1920.
Uscirono nella radura appena un po’
affannati. Cinque uomini bianchi armati di machete e di pistola. Uno di loro
vide il ragazzo di colore che era fermo all’incrocio e voltava loro le spalle.
Lo chiamò:
-Non sei scappato molto lontano, sporco
negro.-
Lui
si voltò lentamente e replicò con voce calma:
-Ho smesso di scappare… purtroppo per voi.-
Sorrise.
Le
urla dei cinque uomini si sentirono anche molto lontano.
3.
Torre delle ombre, un
luogo senza tempo.
Dominique si concede un mezzo sorriso mentre si rivolge a Lucas Cross
dicendo:
-E così hai fatto un patto con il Diavolo che in cambio ti ha dato un
potere quasi illimitato e l’eterna giovinezza. Ho già sentito questa storia.
Possiamo saltare le fasi intermedie e passare subito al momento in cui il
Diavolo ti fa visita per reclamare il prezzo concordato ovvero la tua anima?-
-Sei troppo impertinente, considerata la situazione in cui ti trovi,
non credi, ragazzina?- replica Cross -Sei mia prigioniera e mi basta un gesto
per spegnere la tua vita.-
-Ma non lo farai, ti piace troppo avere un pubblico.-
Cross scoppia a
ridere.
-Mi piace il tuo stile. Tua nonna sarebbe fiera di te, se fosse qui a
vederti.-
Hai detto bene,
buffone, pensa Dominique.
Topanga Canyon, Los Angeles,
California, 01:05 del mattino ora locale.
Una delle creature del folklore di buona parte del mondo è l’uomo[3]
che si trasforma in lupo od in un altro animale feroce. Vi sono molte leggende
sulla loro origine ma una delle più note è quella legata ad una maledizione
innescata dalla luna piena. Philip Russell ha imparato da tempo a convivere con
questa maledizione ed usarla per i suoi scopi.
Le circostanze lo hanno portato a stringere
una temporanea alleanza con Lilith Dracula, la Regina dei Vampiri, ed è per
questo che ora lui ed il suo branco di licantropi stanno combattendo quella che
si è autodefinita una congrega di streghe.
Nella sua forma di
lupo nero antropomorfo Philip ha appena sbattuto al suolo Paula Harper, la
leader delle streghe ed ora incombe su di lei.
-Non avrei voluto
arrivare a questo.- le dice -Cercherò di ucciderti senza causarti troppo dolore..
-Convivo da decenni con il dolore, non mi spaventa.- replica Paula -E
comunque non potresti mai uccidermi, mentre io… io posso farti molto male.-
I suoi occhi si
illuminano e Philip scatta indietro urlando.
Torre delle ombre, un luogo senza
tempo.
L’essere chiamato Uomo Cosa è una creatura davvero speciale a cui il
destino o chi per esso ha affidato il compito di guardiano del Nesso di Tutte
le Realtà forse per questo ha potuto entrare nella leggendaria Torre delle
Ombre. Una delle sue caratteristiche è reagire alle emozioni altrui ed in
particolare alla paura.
In questo momento le
emozioni più forti provengono dalla donna dalla pelle color latte in piedi
nell’ampio corridoio. L’Uomo Cosa protende un braccio e la tocca su una spalla.
Lilith, la Madre dei Demoni si volge verso di lui e fa un sorriso crudele
dicendo:
-Tu! Dicono che chiunque provi la paura
bruci al tocco dell’Uomo Cosa. Io non ho paura di te ma tu dovresti averla di
me.-
Lilith allunga il braccio destro e la sua mano
attraversa il petto dell’Uomo Cosa che senza un suono semplicemente si scioglie
in un mucchietto di fango e vegetazione.
4.
Topanga Canyon, Los Angeles, California, 01:06
del mattino ora locale.
La ragazza demone grida mentre sangue nero sgorga dalla sua ferita.
-Ti ucciderò.- afferma con voce rabbiosa.
-Lo hai già detto altre volte ma io sono ancora qui.- replica la sua
avversaria -Sai fare altro oltre che minacciare?-
L’Empia non dice
nulla ma allunga i suoi artigli verso la giovane donna bionda davanti a lei’
che scatta all’indietro evitando il colpo. Contemporaneamente dalla sua daga
parte una fiamma rossastra che avvolge la sua nemica.
Di nuovo l’Empia
urla.
New Orleans, molto
tempo fa.
La donna ero molto bella e molto giovane, o
almeno così sembrava. La sua pelle ambrata rispecchiava la sua ascendenza mista
ma poco importava quanto sangue di bianco avesse nelle vene, per i bianchi
della Louisiana, ricchi o poveri che fossero, era solo una negra. Potevano
concupirla, avere bisogno di lei e perfino temerla ma non la avrebbero mai considerata
uguale a loro. Non le importava perché lei stessa non si considerava uguale a
loro, si considerava migliore.
Stava
in piedi accanto ad una tomba sulla cui lapide era inciso il suo nome. Stava in
piedi ed aspettava.
La
sua attesa fu premiata quando in uomo di colore alto e massiccio emerse
dall’oscurità.
-Un luogo strano per un appuntamento.-
commentò il nuovo venuto.
-Ma appropriato per quello che deve
accadere.- replicò la donna
-Allora sei in grado di soddisfare la mia
richiesta?-
La
donna di nome Marie Laveau rispose:
-Sono poche le cose che non so fare ma devo
avvertirti che il prezzo sarà molto alto.-
-C’è sempre un prezzo molto alto.- replicò
l’uomo di nome Lucas Cross.
Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.
È Hannibal King a parlare primo:
-E così anche la tanto terribile Madre dei Demoni non è immune ad un
sentimento tanto umano come la sete di vendetta.-
-È stata la sete di vendetta a rendermi un
demone tanto tempo fa, un destino che ho scelto di mia libera volontà prima
dell’inizio del tempo.- replica
Lilith -Mi sono accoppiata con i Signori degli Inferi. La
Mesopotamia era il mio territorio di caccia. Gli Assiri, i cananiti, gli
israeliti ed i Filistei avevano terrore anche solo di pronunciare il mio nome.-
-Eppure sei finita imprigionata all’interno del Leviatano ed il tuo
stesso ricordo è sbiadito sino a diventare una favola ed anche adesso sei
imprigionata qui. Il tuo potere non è senza limiti.- interviene Jennifer Kale.
-Ma è più che sufficiente a fare di tutti
voi un mucchio di cenere, insolente ragazzina. Vi aggiungerò a quel che rimane
di quel patetico mostro di fango che ha osato sfidarmi.-
-Ehm… forse dovresti voltarti.-
Da dietro le sue
spalle l’Uomo Cosa è rinato ed una mano di fango si stringe al collo della
Madre dei Demoni.
5.
Topanga Canyon, Los Angeles, California, 01:08
del mattino ora locale.
Un altro luogo ed un’altra Lilith. La figlia di Dracula, Signora dei
Vampiri, ha appena ordinato alle schiere ai suoi ordini di attaccare i suoi
nemici ed il caos si è appena scatenato.
Diventata ancora una
volta nebbia, Lilith si materializza alle spalle dell’Alta Sacerdotessa afferrandole
il collo.
-Forse non posso ucciderti ma i miei vampiri faranno strage dei tuoi
seguaci umani, i ghoul dell’antica Arabia terranno in scacco i demoni che tu
hai evocato ed i miei alleati licantropi faranno un solo boccone delle tue
streghe.- le dice.
-O forse accadrà il contrario.- ribatte l’altra -Dopotutto ho Satana
in persona dalla mia parte.-
-E allora perché non è qui ad aiutarti personalmente? Forse vuol vedere
se sei capace di cavartela da sola. Io dico che perderai. Vuoi davvero
rischiare tutto per scoprirlo, Lucille?
-Che alternative mi offri?- replica Lucille Abadon.
Lilith Dracula
sogghigna.
Torre delle Ombre, un
luogo senza tempo.
La Madre dei Demoni si libera facilmente dalla stretta dell’Uomo Cosa.
Ancora una volta lo tocca ed ancora una volta la creatura si scioglie… e subito
dopo si riforma nuovamente.
Due, tre volte Lilith
ci riprova ma l’esito è sempre lo stesso.
-Maledetta creatura!- grida esasperata -Prima o poi ti
piegherò.-
-Non sono certa che ti convenga farlo.- le dice Jennifer Kale.
-Che intendi dire?-
-Che l’Uomo Cosa è l’unico essere che ha la chiave per abbandonare
questo posto e scommetto che la cosa ti interessa.-
-Dimmi di più.- è la risposta.
Londra, Inghilterra, 10 di sera
ora locale.
Vive nelle tenebre e nelle tenebre trova il suo nutrimento. Questa
notte non sarà diverso. Ha già adocchiato le sue prede e la caccia è
cominciata.
Il vampiro ride
sommessamente.
FINE NOVANTADUESIMO EPISODIO
NOTE DELL’AUTORE
In realtà non c’è
praticamente nulla da dire su quest’episodio, quindi parliamo subito del
prossimo in cui diverse trame si concluderanno e l’Ispettore Capo Chelm dovrà
affrontare un diverso tipo di vampiro.
Carlo