Voglio che crediate…che crediate a cose a cui non potete.

 (Abraham van Helsing in “Dracula)

 

 

 

 

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#96

 

DALLE TENEBRE

 

1.

 

 

            Contea di Los Angeles. Non molto tempo fa. Il luogo è una palazzina in stile moresco situata appena fuori dai confini della Città di Los Angeles, retaggio dei tempi in cui erano gli spagnoli a dominare su queste zone. Negli ultimi tempi è stata l’abitazione di un uomo che si faceva chiamare Desmond Kiley, un nome falso come tutto il resto della sua biografia. Il suo vero nome era Destin Kale, un Pastore Battista che aveva rinnegato il suo Dio per mettersi al servizio del Diavolo in cambio dell’immortalità, un’immortalità che è durata per più di 300 anni ed è terminata stamattina.[1]

            Ma se Destin Kale è morto, chi è che è appena entrato con estrema facilita nella sua casa ed ora sta scendendo le scale che portano al seminterrato? Questa domanda non avrà risposta almeno per il momento.

            Una mano apre una porta per ritrovarsi in un ampio stanzone sul cui pavimento è stato tracciato un pentacolo su cui è sdraiato un ragazzo biondo nudo e completamente immobile.

            Il nuovo venuto si chiede se non sia arrivato troppo tardi: Andrew Kale è forse già morto?

 

Inverness, Scozia. Il Professor Noah van Helsing termina la lettura dei rapporti e commenta:

-Interessante.-

-Cosa ci sarebbe di interessante, Professore?- gli chiede Constance Johanssen.

-Il mito della Baobhan Sith è molto antico, come può ben immaginare, Ispettore.- risponde l’anziano studioso olandese -Come sa, la Baobhan Sith è una creatura del folklore scozzese che ha l’aspetto di una bellissima ragazza tranne che per gli zoccoli che ha al posto dei piedi e che nasconde sotto una lunga veste verde, cosa che le ha guadagnato l’appellativo di Dama Verde. È anche in grado di trasformarsi in un corvo che al posto delle zampe ha degli zoccoli. Agisce di notte, appare a chi, nelle ore notturne, esprime il desiderio di compagnia femminile, beve il loro sangue ed alle prime luci dell’alba scompare. È ovviamente assimilabile ai vampiri tradizionali, ma è anche molto diversa Non uccide per la necessità di nutrirsi, ma per un proprio, perverso piacere a quanto sembra. Tradizioni simili esistono praticamente in tutta Europa e non solo. Quasi ogni popolazione ha un mito del vampiro, ad esempio, anche se con differenze notevoli da un luogo all’altro. -Grazie per la lezione, Professore, ma questo come ci aiuta?-

-Ha ragione, mi scusi. A volte tendo a divagare. I nostri defunti rispondono tutti ai requisiti tipici delle vittime delle Baobhan Sith: maschi, senza una compagna, sono stati ritrovati con il collo squarciato, il petto in un caso, i loro cadaveri sono stati ritrovati nella brughiera. Manca la risposta ad una domanda essenziale, però.-

-E sarebbe?-

-Che ci facevano di notte nella brughiera?-

-Bella domanda. Lei pensa di aver trovato una risposta?-

-Forse, ma prima di formulare un’ipotesi vorrei avere altri dati.-

            In quel momento il telefono di Constance squilla.

-È il Sovrintendente McLeod.- annuncia.

            La conversazione è breve ed alle fine Constance si rivolge a van Helsing:

-Hanno trovato un altro cadavere. Stesse circostanze degli altri –

-Uhm. Potrebbe essere l’occasione buona per verificare le mie teorie. Le dispiace se andiamo a fare qualche domanda al Medico Legale?-

-Assolutamente no. Io adoro le sale di autopsia.-

            Van Helsing la guarda perplesso cercando di capire se quello della detective è un tentativo di humour britannico, poi scuote la testa e decide di non approfondire.

            Constance si limita a sogghignare.

 

            Whitby, North Yorkshire, Inghilterra, non molto tempo fa. Safron Caulder è una donna di origine afrocaraibica, ma vive nella capitale del Regno Unito praticamente da sempre.

Dopo anni passati come pole e lap dancer è da poco diventata comproprietaria e manager del night club dove lavorava, un dono della donna con cui ora convive per farsi perdonare di aver cercato di sacrificarla ad un demone malvagio che l’aveva plagiata. Storia lunga.

            Safron non è nuova a brutte esperienze con il mondo dell’occulto, è stata la donna di Blade il cacciatore di vampiri dopotutto e stando al suo fianco ha visto cose che pochi avrebbero sopportato senza impazzire.

Alla fine ha perdonato la donna in questione, ha accettato il suo dono di pace e perfino la sua offerta di andare a vivere con lei in quella vecchia villa di famiglia. Una donna afrocaraibica che vive da padrona in una specie di antico maniero dove una volta sarebbe stata accolta al massimo come cameriera. Il mondo cambia. In meglio a volte.

Sta per uscire per andare al club quando si sente una specie di sfrigolio nell’aria e subito dopo dal nulla appare una giovane donna seminuda dai lunghi capelli rossi e la carnagione lattea che fa qualche passo in avanti, barcolla e le cade praticamente tra le braccia.

-Dani!- esclama Safron sorpresa -Che ti è successo?-

-Non chiedermelo.- risponde Danielle Seward con un filo di voce poi sviene.

 

 

2.

 

 

            Londra, Inghilterra. Oggi. L’Ispettore Capo George Chelm accoglie nel suo ufficio di capo della Squadra Antivampiro i visitatori che stava aspettando. Si alza in piedi all’ingresso di Katherine Fraser e non è sorpreso di vedere con lei il suo attuale compagno Frank Drake.

            Dopo i saluti di rito, Chelm si rivolge a Kate:

-Mi dispiace di averla fatta rientrare in servizio così presto dopo aver partorito, ma ho davvero bisogno di tutto l’aiuto possibile.-

-Spero che sia davvero un caso grave, Ispettore.- interviene in tono duro Frank -Kate ha avuto fin troppe brutte esperienze ultimamente ed ha davvero bisogno di riposo… e di stare con nostra figlia naturalmente.-

-Lascia stare, Frank.- replica Kate sedendosi -Conosciamo entrambi l’Ispettore Capo da abbastanza tempo da sapere che non mi avrebbe chiamato se non lo avesse ritenuto necessario.-

-La ringrazio Ispettore Fraser. Ho davvero bisogno dei suoi talenti speciali per risolvere un caso decisamente difficile.-

            Nel più breve tempo possibile Chelm racconta del serial killer vampiro che tiene prigioniere le sue vittime per giorni e le uccide lentamente per poi abbandonarle in luoghi pubblici con vestiti o pose che ricordano immagini famose.

-E questo è tutto.- finisce di dire Chelm -Speravamo che le prime due vittime, una volta risvegliatesi come vampiri, potessero darci qualche indizio sull’identità dell’assassino, ma a parte dirci che è un uomo e darci una descrizione abbastanza generica non sono stati d’aiuto. Non erano nemmeno in grado di individuare il luogo dove erano stati tenuti prigionieri.-

-Che ne è stato di loro?- chiede Drake.

-Solita procedura. Ora riposano in pace.-

-Immagino che mi abbia fatto chiamare per esaminare i loro effetti personali.- dice Kat.

-Non ne avevano. La prima coppia era praticamente nuda e gli altri due… non so se dai loro abiti potrà ricavare qualcosa.- replica Chelm.

-Tanto vale provare.- ribatte Kate alzandosi in piedi -Mi faccia vedere i reperti.-

            Chelm si alza a sua volta e così pure Frank.

-Seguitemi.- dice il detective.

            Pochi minuti dopo il terzetto è nell’ufficio reperti. Una scatola viene aperta. Kate Fraser allunga una mano per toccarne il contenuto e subito il suo potere psicometrico entra in funzione. La sua mente è invasa da suoni, immagini ed emozioni. Improvvisamente le gambe non le reggono e con un gemito scivola sul pavimento.

 

            Los Angeles, California. Lilith Dracula sta presiedendo un meeting molto particolare. I presenti sono tra i pochi arcivampiri esistenti. Lilith li guarda uno ad uno ed infine dice:

-Dunque è deciso: Jean Ovington sarà la mia luogotenente per il Nord America…- una giovane donna dai capelli rossi accenna un sorriso -… Carmilla Contessa von Karnstein lo sarà per l’Europa Centrale e settentrionale…- stavolta è una donna dai capelli scuri che indossa una camicia bianca di raso con i primi bottoni slacciati a sorridere mostrando candidi canini -… Lenore De Cade sovrintenderà all’Europa Meridionale…- una donna che indossa una lunga veste rossa fa un cenno d’assenso -… Elianne Turac farà lo stesso per l’Anatolia ed il Medio Oriente…- l’ultima donna del gruppo rimane del tutto impassibile -… Lord Ruthven sarà il mio secondo in comando…-

Un uomo elegante e dal portamento aristocratico che siede alla sua destra dice con evidente accento scozzese

-Sarò lieto di mettere le mie capacità a tua disposizione, Milady.-

            Lilith prosegue:

-Quanto a Sir Francis Varney…-

-Per me non voglio niente.- replica l’interessato che indossa un abito di foggia seicentesca -Il potere non mi interessa, ma tu puoi contare sulla mia indiscussa lealtà.-

-Non ne ho mai dubitato, Sir Francis. Bene, ora credo che possiamo sciogliere questa riunione e tornare ciascuno alle proprie occupazioni. Potete andare.-

            I vampiri diventano evanescenti e svaniscono tranne due donne, le sole presenti fisicamente alla riunione oltre a Lilith: Jean Ovington ed Elianne Turac ed è a quest’ultima che si rivolge la Signora dei Vampiri:

-Sono contenta che hai accettato la mia proposta.-

-Una guerra non avrebbe portato benefici a nessuna di noi due.- ribatte l’altra -Il nostro è un accordo vantaggioso. Domani partirò per Ankara. Porterò con me i miei ghoul[2] e pochi fedelissimi vampiri del mio branco. Il resto lo lascio a Miss Ovington che ne saprà fare buon uso.-

-La ringrazio Madam Turac.-

            La vampira turca fa un cenno di assenso poi si trasforma in pipistrello e vola via da una finestra.

-Tipo sbrigativo.- commenta Jean.

Lilith non commenta e si dirige verso una vicina stanza mentre Jean la segue. Nella stanza in questione un uomo giace su un letto mentre due ragazze lo accudiscono.

-Come sta?- chiede Lilith.

-Migliora rapidamente, ma è ancora molto debole. Quando è arrivato qui sembrava quasi morto, ma grazie al nostro sangue presto sarà come nuovo.-

            Lilith dà un’ultima occhiata alla figura distesa e poi esce dalla stanza:

-Credevo che avresti scelto lui come tuo braccio destro, non Ruthven.- le dice Jean.

-Ahimè, mi sarebbe piaciuto, ma purtroppo Hannibal King ha una coscienza e prima o poi l’avrebbe inevitabilmente spinto ad opporsi a me. Ruthven è ambizioso ed infido, ma mi sarà leale finché gli converrà.-

-Quindi un giorno anche lui potrebbe tradirti.-

-Ed è per questo che l’ho nominato mio secondo. C’è un detto che recita: tieni gli amici vicini ed i nemici ancora più vicini. Ma non parliamo di questo adesso. La notte è ancora giovane ed è il momento della caccia.-

Pochi istanti dopo due pipistrelli si librano in volo sopra una città ignara.

 

Poco fuori New Orleans, Louisiana. Donna Garth osserva l’uomo chiamato Blade dormire tranquillo, una cosa che negli ultimi tempi non gli è capitata spesso.

È quasi incredibile che finora non si sia fatto vivo nessun morto vivente, mostro, strega o fantasma a cercare di ucciderli. Troppa quiete preannuncia tempesta, pensa la giovane donna.

Quasi a voler sottolineare il suo pensiero si ode un tuono distante. Donna quasi involontariamente ride. A quanto pare una tempesta sta davvero per arrivare, forse addirittura un uragano. Almeno stavolta non sarà nulla di soprannaturale. O almeno lo spera.

 

 

3.

 

 

            Miami Beach, Florida. Il posto è un piccolo bungalow che fa parte dì di una tenuta che un tempo doveva essere una piantagione

Al suo interno, illuminato solo da candele, sta, seduta sul pavimento a gambe incrociate, una donna dalla pelle color ambra lunghi capelli neri che indossa una leggera tunica bianca senza maniche. Alle sue spalle sta, immobile, un mezzo gigante dalla pelle lattea vestito solo con un perizoma attorno alla vita ed una fascia sulla fronte.

Davanti alla donna c’è una sorta di bacile che lei scruta mormorando parole in creolo haitiano misto ad almeno un’altra lingua forse africana o forse molto più antica.

Improvvisamente il vento spalanca le imposte e le candele si spengono tutte insieme.

-Questo è un cattivo presagio.- borbotta nella sua lingua madre.

            Si alza in piedi e si rivolge al suo muto compagno:

-I Loa[3] forse sono adirati stasera, amico mio, e questo può solo significare guai in arrivo, ma per chi, mi chiedo? Vorrei avere una risposta.-

            La donna nota come Mambo Ezili esce all’aperto ed il vento le scompiglia i capelli e la tunica, una pioggia comincia a cadere sempre più fitta. Sta arrivando un uragano, non c’è dubbio, e forse anche qualcosa di più.

            Ezili si dirige alla casa padronale ed il suo zombie, perché questo è, la segue.

 

            Contea di Los Angeles, non molto tempo fa. Il ragazzo si sveglia e fatica a rendersi conto di dove si trova. È in un letto tra lenzuola pulite ed è nudo, ma dove? Il suo ultimo ricordo cosciente è… già: qual è? A pensarci bene, non ricorda nemmeno il suo nome. Perché? Cosa gli è successo?

            Improvvisamente la porta della camera si apre ed entra una bella donna dai capelli biondi con una ciocca che le ricade su un occhio. Indossa una vestaglia di seta nera e forse solo quella. Nelle mani porta un vassoio da cui proviene un profumo invitante.

-Ben svegliato, Andrew.- gli dice con un sorriso -Ho pensato che avresti gradito una robusto colazione.-

            Così dicendo, la donna posa il vassoio davanti al giovane e si siede sul bordo del letto mostrando così una generosa porzione di gambe.

Il ragazzo deve ammettere di essere davvero affamato, come se non mangiasse da giorni. Gli occorre poco per finire tutto quello che c’è sul vassoio che la donna poi posa su un vicino comodino.

Il ragazzo la guarda: è davvero molto bella, potrebbe avere una decina di anni più di lui o forse di più, ma ha un fisico mozzafiato, gli occhi sono azzurri e penetranti sembra quasi che possano scrutarlo nell’anima.

Alla fine il ragazzo chiede:

-Mi ha chiamato Andrew…-

-Certo.- risponde lei -Il tuo nome è Andrew Kale, vuoi dire che non lo ricordi?-

-Non finora, ma adesso qualcosa comincia a tornare.-

-Amnesia postraumatica. Abbastanza normale dopo quello che hai passato.-

-E cosa ho passato? Se lei lo sa, per favore me lo dica, Miss…-

-Non c’è bisogno di essere formali tra noi, puoi chiamarmi Claire.-

 

            Whitby, North Yorkshire, Inghilterra, poco tempo prima. Safron Caulder esce sulla veranda dove è seduta una giovane donna dai capelli rossi che guarda l’orizzonte.

            Se non avesse avuto esperienze decisamente oltre il limite dell’incredibile, Safron avrebbe faticato a credere a quello che Danielle le ha raccontato della sua avventura a Los Angeles tra sabba infernali, streghe, vampiri e licantropi, ma non ha dubbi che sia tutto vero.[4]

-Ti ho portato questo.- le porge un telefono cellulare -Lo avevi dimenticato in camera.-

-O forse ho voluto dimenticarlo, staccare dai fastidi del mondo per un po’.- replica Danielle.

-Ha chiamato il tuo agente. Ho risposto io.-

-Sono sorpresa che si ricordi ancora di me. Che voleva?-

-Proporti un servizio in Giamaica. Gli ho detto che eri sotto la doccia e che lo avresti richiamato appena finito.-

-Che farei senza di te? Giamaica? Potrebbe essere una buona occasione per staccare per un po’: una vacanza spesata ce la meritiamo davvero.-

-Meritiamo?-

-Certo. Tu vieni con me, non si discute.-

 

 

4.

 

 

            Inverness, Scozia. L’uomo disteso sul tavolo delle autopsie è morto, questa è la sola cosa certa. Su come sia morto si potrebbe discutere. Il collo è stato indubbiamente squarciato da parte a parte, ma c’è di più, l’Ispettore Detective Constance Johanssen non ha molti dubbi al riguardo:

-Un’altra vittima della Baobhan Sith giusto?- dice.

-Lo sapremo con certezza solo dopo che avrò eseguito l’autopsia.- replica il Medico Legale, una donna il cui volto è parzialmente coperto da una mascherina chirurgica. Da quello che Constance può capire, è ancora abbastanza giovane, ha la pelle chiara, gli occhi verdi, i capelli sono quasi sicuramente rossi. Chissà se è single? Constance fa una smorfia. Non è il momento di pensare a queste cose, non adesso.

-Non può almeno darci un parere preliminare, Dottoressa McAuliffe?- le chiede il Sovrintendente Detective Angus MacLeod del Servizio di Polizia della Scozia.

-Non è mia abitudine, darne senza avere verificato tutti i dati. Dovrà aspettare, Sovrintendente Capo.-

            Decisamente un bel tipino, pensa Constance. Potrebbe davvero essere interessante approfondire la sua conoscenza.

            Il Professor Noah van Helsing preferisce tacere e riflettere. Il Servizio di Polizia della Scozia ha richiesto la consulenza dell’Unità Crimini Insoliti del Servizio di Polizia Metropolitana della Grande Londra, colloquialmente noto come Scotland Yard, riguardo la serie di morti decisamente poco normali che si sono verificate di recente nella zona e Constance Johanssen ha voluto portarlo con sé in qualità di esperto dell’occulto.

            Decisamente una sfida interessante, pensa l’anziano professore olandese.

 

Londra, Inghilterra, Regno Unito . Katherine Fraser sbatte gli occhi perplessa. È distesa su una brandina e vicino a lei ci sono Frank Drake e l’Ispettore Capo Chelm. Non le ci vuole molto per capire cos’è successo.

-Sono svenuta.- dice.

-La colpa è mia.- afferma, contrito, Chelm -Non avrei dovuto sottoporla ad un nuovo stress dopo quello che ha passato di recente.-

-Sono adulta e vaccinata.- replica Kate mettendosi a sedere -Sapevo quello che stavo facendo. Nessuno mi ha costretta.-

-Come ti senti adesso?- le chiede, premuroso, Frank Drake.

-Un po’ frastornata forse, ma sta passando. Quello che ho percepito in quei reperti è sofferenza, dolore e morte. Vorrei aver visto il volto dell’uomo che li ha causati, ma era come se fosse avvolto nella nebbia.-

-Il che non è molto, purtroppo.- commenta Chelm.

-Un’altra cosa ho percepito: il nostro vampiro è un sadico. Non è solo la sete di sangue a muoverlo. Gode nell’infliggere dolore e non si fermerà.-

            Molto poco consolante, pensa Chelm.

 

            West Hollywood City, Los Angeles County, California. La Città di West Hollywood ha appena quarant’anni, ma ha già una storia particolare e di tutto rispetto.

Circa il 40% dei suoi abitanti appartiene alla comunità LGBT e circa il 17% è costituito da immigrati dall’ex Unione Sovietica arrivati dopo il crollo di quest’ultima nel 1991. È forse una delle zone più progressiste in uno Stato decisamente progressista.

            Tutto questo importa poco alla donna attraente sui quarant’anni dai corti capelli biondo cenere e gli occhi chiari che scende da una Ford seguita da un uomo più giovane e si dirige verso una zona delimitata dal classico nastro giallo della scena del crimine.

-Sergente Jaye Winston.- si presenta a due agenti nell’uniforme del Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles esibendo il suo tesserino -Che cosa abbiamo qua?-

-Un cadavere non ancora identificato.- risponde uno dei Vice Sceriffi -Il Capitano ha pensato che fosse meglio chiamare voi della Omicidi.-

-Che gentile. È già arrivato il Medico Legale?-

-Non ancora.-

-Non toccate niente finché non arrivi e speriamo che il vostro Capitano si sbagli e che non sia un omicidio. Ne ho già abbastanza. Non me ne serve un altro.-

Temo che non sarà così fortunata, Sergente.- ribatte il Vice Sceriffo -Vede quell’affare rosso accanto al cadavere? È il suo cuore. E vede quella specie di fagottino poco distante? Sono il suo pene ed i suoi testicoli. O almeno pensiamo che siano i suoi, dopotutto di chi altri dovrebbero essere?

            Jaye Winston fa una smorfia di disgusto. Non solo è un omicidio, ma è anche un omicidio decisamente anomalo. Perché doveva toccare proprio a lei?

           

 

 

5.

 

 

            Inverness, Scozia. La Dottoressa McAuliffe conclude finalmente l’autopsia e si rivolge al suo assistente dicendo:

-Lascio il resto del lavoro a lei Martin.-

-Non si preoccupi, Dottoressa Provvedo io a tutto.-

            La giovane donna che riveste il ruolo di Medico Legale per la zona di Inverness si volge verso i suoi particolari spettatori e dice:

-Vado a darmi una ripulita. Voi, intanto, potete accomodarvi nel mio ufficio, io vi raggiungerò tra poco.-

-Vi faccio strada io.-dice il Sovrintendente Capo McLeod ai suoi ospiti.

            Poco dopo sia lui che Noah van Helsing e Constance Johanssen sono in un piccolo ufficio. La detective di Scotland Yard specializzata in casi bizzarri si siede su una poltroncina ed intanto si guarda intorno.

-La comprendo, Ispettore Johanssen.- le si rivolge van Helsing abbozzando un sorriso.

-Che intende dire, Professore?- ribatte Constance.

-Si possono capire tante cose di una persona osservando i posti dove vive e lavora. Le foto che ha messo sulla scrivania, i libri che sono sugli scaffali e così via.-

-Lei mi dà troppo credito, Professore. Non sono Sherlock Holmes e comunque non stiamo investigando sulla Dottoressa McAuliffe. F McAuliffe stando alla targhetta sulla scrivania. Chissà per cosa sta quella F?-

-Sta per Fiona .-

            A rispondere è stata proprio la Dottoressa McAuliffe che è appena entrata e subito prende posto alla scrivania dicendo:

-Ora sono pronta a rispondere alle altre vostre domande.-

-Accetterebbe un invito a cena per stasera?- chiede Constance.

-Ispettore…!- interviene van Helsing.

            Fiona McAuliffe sorride e scuote lo testa.

-Che può dirci del risultato dell’autopsia?- le chiede McLeod.

-Avrà un rapporto completo non appena avrò finito di scriverlo, ma le confermo fin da ora che è davvero opera della nostra Baobhan Sith.-

-Lei crede nell’esistenza delle Baobhan Sith?- le chiede van Helsing.

-Diciamo che non la escludo. Non so se lo sa, Professore, ma non è la prima volta che accadono cose strane in questa parte di Scozia anche se di solito sono concentrate in un’isola non molto distante dalla costa.-[5]

-Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulle vittime.- insiste van Helsing -Ci deve essere un collegamento tra loro, un motivo che li ha spinti tutti in quel preciso punto della brughiera dopo il tramonto e voglio scoprirlo.-

           

Boyle Heights, Los Angeles City. Non è la prima volta che Jaye Winston e come sempre le sue sensazioni sono miste. A nessuno piace frequentare gli studi medici e men che meno quelli dove vengono portati i cadaveri, ma Jaye deve ammettere che trova affascinante la materia delle indagini forensi e certamente il fatto che ad occuparsi del suo caso sia un giovane medico attraente non guasta.-

-Immagino di sapere perché è qui, Sergente.- dice il giovanotto -Un caso davvero interessante.-

-Non mi dica che ha già fatto l’autopsia, Dottor Vernon!- esclama Jaye sorpresa -Il cadavere è appena arrivato.-

-Ovviamente no, ma dall’esame preliminare è già abbastanza evidente che il cuore è stato letteralmente spinto fuori dalla cassa toracica. Finora avevo visto qualcosa di simile solo in “Indiana Jones e il tempio maledetto”.- replica il Dottor Stephen R. Vernon.

-Apprezzo i suoi gusti cinematografici, Dottore. Mi può dire qualcosa anche sui…-

-Sui genitali? Stessa cosa, direi. Chiunque fosse il nostro John Doe,[6] non è morto bene.

            Jaye storce la bocca. Chiunque abbia ucciso l’uomo trovato a West Hollywood, nella migliore delle ipotesi è un superumano, alla peggiore preferisce non pensare.

 

            Miami Beach, Florida. Quando entra nello studio di Danny Guitar, Mambo Ezili lo trova che sta parlando con la ragazza in un succinto costume rosso che lui stesso ha chiamato Vampirella. Avrà un’altra missione di morte da affidarle? Si chiede la sacerdotessa Voodoo.

            Il criminale haitiano che aspira al ruolo di leader del crimine organizzato nella zona del Golfo del Messico si interrompe e la guarda. Ezili è una delle poche persone che hanno accesso diretto alle sue stanze ed alla sua persona e quando lo fa senza preavviso non è mai per dare buone notizie.

-Cosa succede?- le chiede senza convenevoli.

-Nulla ancora.- risponde lei -Ma presto lo sarà. I Loa hanno parlato e ci saranno: distruzione, morte e sangue.-

Un brivido attraversa la schiena di Danny. Vampirella rimane impassibile e nella sua mente vede fiumi di sangue.

 

 

FINE NOVANTASEIESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Davvero poco da dire su questo episodio, quindi diciamolo in fretta:

1)    Riprendiamo alcune sottotrame che forse pensavate avessi dimenticato tra cui il destino di Andrew Kale, fratello della più famosa Jennifer.

2)    Jaye Winston, detective del Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles, è ispirata, ma non esattamente identica, all’omonimo personaggio dei romanzi di Michael Connelly.

3)    Per chi volesse approfondimenti sulle varie giurisdizioni, dirò che oltre ad occuparsi delle prigioni della Contea il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles si occupa dei reati che avvengono in zone della Contea dove non esistono altre forze di polizia. la Città di West Hollywood è una di queste.

Nel prossimo episodio: vampiri, licantropi, folklore scozzese, giustizieri maledetti e, come se non bastasse, uragani ed altre cosucce. -_^

 

 

Carlo



[1] Non ditemi che non avete letto il numero 94 di questa serie, vi prego

[2] Demoni della tradizione araba e dell’area mediorientale in generale.

[3] Dei e spiriti della religione Voodoo.

[4] E voi nemmeno, se avete letto gli ultimi episodi.

[5] Chissà di quale isola parla?-

[6] Nome che negli Stati Uniti è abitualmente usato per i cadaveri non identificati.