(CAVALIERI MARVEL)
N° 118
OLTRE LA MORTE
1.
Due
donne. Entrambe dal fisico snello e lunghi capelli corvini. Una è greca e
l’altra è per metà giapponese e per metà americana. La più giovane,
l’euroasiatica, guarda con una punta di sospetto l’altra che invece sorride.
La
tensione è rotta dalla voce di una terza donna, bionda questa volta:
-La famigerata Elektra Natchios.-
-Conosce questa donna, Detective Thompson?- le
chiede Ana Ishikawa.
-Credo che non ci sia investigatore nella
polizia e nelle principali agenzie federali che non abbia sentito parlare di
lei.- risponde Rachel Thompson -È la più letale killer a pagamento del mondo.-
-Presunta killer, prego.- ribatte con voce
tranquilla la donna in questione -Le accuse contro di me non sono state provate
e sono uscita a testa alta dal processo a mio carico.-[1]
-E vorrebbe farmi credere che è capitata qui
per caso proprio il giorno in cui Miss Ishikawa è stata aggredita da una killer
ninja?-[2]
-Sul serio? Interessante. E per quale motivo
una killer ninja avrebbe voluto uccidere una giovane gallerista?-
-Se davvero lei non è una killer ninja con un
contratto sulla testa di Miss Ishikawa, perché la cosa dovrebbe interessarla?-
-Troppo giusto, Detective Thompson. Immagino
che ora non le dispiaccia se io e Miss Ishikawa torniamo a parlare di affari.-
Prima
che Rachel Thompson possa replicare, il suo cellulare squilla. Lei risponde,
ascolta con un’espressione sempre più cupa ed infine dice:
-Vuole che venga lì, Tenente?-
La
risposta è evidentemente negativa perché subito dopo la giovane donna replica:
-Va bene, stia tranquillo: non accadrà nulla di
male a Miss Ishikawa finché ci sarò io.-
-Che sta succedendo?- chiede Ana perplessa.
-Shi si sta battendo al Lincoln Center contro
un tizio in costume, probabilmente un superumano. È la nostra occasione per
catturarla. L’Unità Codice Blu[3] si
sta dirigendo sul posto.-
Ana
si morde le labbra e serra i pugni, gesti che forse sfuggono a Rachel Thompson
ma non allo sguardo attento di Elektra Natchios.
John Garrett non è certo il tipo che passa
inosservato: è alto, dal fisico come un armadio, due folti baffoni, l’abito che
indossa, evidentemente fatto su misura, sembra contenere a malapena il suo
fisico imponente ma il sarto ha fatto bene il suo lavoro perché la fondina
ascellare con relativa pistola è ben occultata dalla giacca tranne che ad un
occhio allenato, ovviamente.
La sua compagna è anche
lei un tipo che è impossibile non notare ma per motivi decisamente differenti:
alta, gambe lunghissime, fisico da modella, capelli biondi e vaporosi, occhi
nascosti da occhiali a specchio, orecchini d’oro a forma di croce, abito
aderente e borsetta firmata, Chastity McBryde non è né una modella né una
escort d’alto bordo e nella sua borsetta si cela una Beretta M92.
Entrambi sono stati
agenti dello S.H.I.E.L.D. ed entrambi hanno lasciato quell’agenzia in
circostanze a dir poco tumultuose per approdare al mondo non sempre cristallino
della sicurezza privata.
In questo momento si
trovano a Los Angeles ed il loro compito è fare da guardia del corpo di Rex
Carpenter candidato nell’elezione speciale di uno dei due seggi di Senatore
della California rimasto recentemente vacante.
Garrett lo osserva
mentre sorride ai suoi sostenitori che stanno festeggiando la recente vittoria
alle elezioni primarie e gli torna in mente un altro candidato, alla Presidenza
in quel caso, di diversi anni fa. È stato lui ad ucciderlo o forse è stata
Elektra? I suoi ricordi di quei giorni sono piuttosto confusi.
-So cosa stai pensando…- gli si rivolge
Chastity -… ma Rex Carpenter non è Ken Wind, non gli somiglia nemmeno
lontanamente.-
-Se lo dici tu, baby.- replica con un sogghigno
-Non dirmi che ha fatto colpo anche su di te.-
-Non è come gli altri uomini che ho conosciuto,
questo è certo: sembra onesto e sincero… e molto affascinante.-
-Anche un cobra lo è ma questo non gli
impedisce di mordere.-
-Perché devi essere sempre così cinico,
Garrett?-
-Io? Ma se sono ingenuo come un bambino. Credo
nell’onestà dei politici e pure a Babbo Natale anche se sono anni che non mi
porta più doni.-
-Perché sei un bambino cattivo, Garrett.-
-Molto cattivo, baby, molto cattivo.-
Lo
sguardo di Garrett incrocia quelli del candidato e di sua sorella Astrella e lui
sente improvvisamente una sorta di inquietudine.
È
solo una stupida idea, si dice. Non c’è nulla di
oscuro in Rex Carpenter o in sua sorella, nulla.
Un
colpo solo, non ne servono altri, pensa la killer con un sorriso amaro. Addio.
Il dito si stringe sul grilletto, il colpo parte.
Il
proiettile fende l’aria ad alta velocità, oltrepassa la finestra aperta e
colpisce il suo bersaglio esattamente come previsto… o quasi.
2.
La vigilante di nome
Shi ed il ninja Tekagi si battono con tenacia ma nessuno dei due riesce a
prevalere sull’altro.
-Sei davvero in gamba come mi avevano detto ma
non ha importanza, perché alla fine morirai per mia mano, è scritto nel tuo
destino.- afferma Tekagi.-
-Anche io ho sentito parlare di te.- replica
Shi -Si dice che tu sia un demone incarnato ma anche che la killer chiamata
Elektra ti abbia ucciso.-
-Due volte eppure sono ancora qui, quindi forse
sono davvero un demone, no?-
Shi
evita un colpo della katana di Tekagi poi fa roteare la sua naginata e ne
infila la lama nell’addome del suo nemico.
Tekagi
crolla in ginocchio le sue mani si stringono sull’impugnatura della lama che lo
ha appena trapassato. Quasi senza sforzo la sfila dal suo addome ed alza lo
sguardo verso la sua avversaria. Un sorriso maligno gli deforma il volto mentre
dice:
-Ben fatto, ma come vedi non è stato
sufficiente. Io sono vivo ed ora ho due spade mentre tu sei disarmata.-
-Quindi un’altra spada le farà comodo.- dice
una voce femminile.
Una
katana fende l’aria e Shi la afferra istintivamente. Tekagi volge gli occhi in
direzione della voce ed in piedi sopra un muretto vede:
-Elektra?-
Non
molto tempo prima, in una galleria d’arte non troppo distante dal Lincoln
Center, Ana Ishikawa si reca nel suo ufficio ed Elektra Natchios la segue.
Una
volta che la porta dell’ufficio si è chiusa alle loro spalle, è proprio
quest’ultima a rompere il silenzio:
-Credo di sapere cosa sta pensando.-
Ana
la fissa negli occhi e chiede:
-Davvero?-
-Vorrebbe correre in aiuto della sua amica
Tomoe ma non sa come fare.-
-Lei.. sa?-
-Non è stato difficile. A suo tempo ho seguito
le imprese di Shi ed ho riconosciuto lo stile Sohei ed in particolare quello
della scuola del Maestro Ishikawa ovvero suo nonno. Non è stato difficile arrivare
alla giusta conclusione. La nuova Shi invece usa un’altra tecnica, quella dei
Monaci Nara un tempo rivali dei Sohei, quindi la nuova Shi è Tomoe Gozan. Altri non lo avrebbero capito...-
-Ma lei non è come gli altri. Ha studiato con
la Mano.-
-Con lei posso ammetterlo, non avrebbe senso
nasconderlo. Come ha capito, non sono venuta qui per caso. Azuma Gōda non
è un semplice oyabun[4] della Yakuza,[5]
anche lui ha studiato con la Mano ed è arrivato alle mie stesse conclusioni
mettendo una taglia sulla testa di Shi… chiunque sia o sia stata.-
-Cosa posso fare?-
-Io posso aiutarti. Fidati di me… e chiamami
Elektra.-
Elektra
balza dal muretto proprio davanti a Tekagi impugnando i suoi nunchaku e gli
dice:
-Credevo di averti ucciso una volta per tutte.
Avrei dovuto bruciare il tuo cadavere.-
-E chi ti dice che sarebbe bastato?-ribatte
Tekagi -I demoni non muoiono mai davvero ed io sono un demone, il tuo demone
personale.-
-Sei ancora lui?-
Intendi tuo fratello Orestez? Chi lo sa?
Dovresti smascherarmi per saperlo ma, attenta: potresti avere sgradite
sorprese.-
Elektra
non replica, ma fa roteare i suoi nunchaku per poi lanciarli su di lui. Tekagi
li respinge con le sue lame.
Nel
frattempo Shi non è rimasta a guardare. In un attimo valuta la situazione.
Mentre Tekagi è impegnato con Elektra, lei può usare la katana che lei gli ha
dato per provare a staccargli la testa. Demone o meno che sia, forse nemmeno
lui può riattaccarsela sul collo.
Prima
che possa colpire, si ode una stentorea voce femminile:
-Che nessuno si muova!-
Codice
Blu è arrivato sulla scena.
3.
A Las Vegas, Nevada, il
sole non è ancora sorto. L’uomo di nome Sean Clinton McIntyre, conosciuto da
pochi anche come il supereroe patriottico Maggiore Libertà, fa uno scatto
improvviso per poi crollare in avanti di colpo. Dalla base del collo si allarga
sulla sua schiena una macchia di sangue.
La
donna che portava in braccio piomba sul letto davanti a loro.
-Sean!- urla Suzi Berengetti ma lui non è in
grado di rispondere.
Suzy si impone di non cedere al panico. La vita
del suo amante dipende da lei adesso. Per sua fortuna è sempre stata una donna
previdente. Devi esserlo per forza quando sei stata sposata con un ex gangster.
Recupera in fretta
qualcosa per tamponare la ferita di Sean e contemporaneamente forma sulla
tastiera del cellulare il 911.[6]
Una volta terminata la chiamata si siede ad aspettare e pensa.
Può solo pregare che i soccorsi arrivino in
tempo e Sean possa sopravvivere ma in ogni caso chiunque abbia fatto questo
dovrà pagare. Molto caro.
Il Capitano Shirley Lennox, capo di una delle
unità C.S.I.[7] del Dipartimento di
Polizia di San Francisco, si rivolge ad uno dei suoi agenti chino su un
microscopio:
-Allora, Reilly, quali sono i risultati delle
analisi preliminari?-
L’Ispettore
Ben Reilly solleva gli occhi dal microscopio e risponde:
-Sembrano confermare i suoi sospetti: liquido
seminale maschile misto a secrezioni vaginali… con DNA di giaguaro.-
-Allora è vero!- esclama Shirley -Ce n’è
un’altra!-
-Io ero in ferie durante la precedente ondata
di omicidi ed ammetto di non saperne molto. Erano opera di due serial killer superumane,
giusto?-
-Donne che si trasformavano in giaguari durante
l’atto sessuale e facevano scempio dei malcapitati partner. Ci vollero molti
sforzi ed un aiuto particolare per eliminarle. Erano immuni alle armi comuni e
sostenevano di appartenere alla stirpe di un crudele dio giaguaro del Centro
America.-
-E lei ci crede?-
-Sono decisamente scettica quando si parla di
soprannaturale ma in questo caso…-
Prima
che Shirley possa finire, un altro detective entra trafelato nella stanza:
-Capitano, è appena arrivata una chiamata: ce
n’è un altro.- grida.
-Un altro?-
-Stesse condizioni del Procuratore Algren. Al
Fairmont Hotel. Il Tenente Morrell e l’Ispettore Callaghan stanno già andando
sul posto ed hanno richiesto espressamente la sua presenza.-
-Andiamo Reilly. Altra esperienza sul campo.-
Come
se non ne avessi già abbastanza, pensa Ben.
La
voce del Tenente Charlotte Jones risuona ancora una volta forte e chiara:
-Gettate le vostre armi e mettete le mani
dietro la nuca. Non lo ripeterò una seconda volta. Non costringeteci a fare uso
delle nostre armi!-
Questo
non ci voleva, pensa Elektra. Codice Blu pensa di avere a che fare con degli
atleti in costume o, al massimo, con dei supercriminali convenzionali. Non
sanno quello che sa lei.
-Vuoi arrenderti?- le sussurra Shi.
-Non ci penso nemmeno.- risponde Elektra
-Sfuggire a Codice Blu non è un problema. Il vero problema è lui.-
Lui è ovviamente Tekagi
che ora avanza verso i poliziotti.
-<State interferendo con la mia missione e
ciò significa che dovrete morire.- dice con voce tranquilla.
-Ci stai minacciando?- esclama, stupito, Julius
“Cane Pazzo” Rassitano -Noi siamo una squadra con armi che possono stendere
dozzine di superumani e tu sei solo ed armato di spada.-
-Potrei uccidervi tutti senza grande sforzo ma
non ho mai detto di essere solo.-
Come
emerse dal nulla, ecco apparire intorno ai contendenti altre cinque figure in
costume..
-I Serpentieri.- mormora Elektra.
Le
cose si sono fatte decisamente più complicate.
4.
Quando
arriva sul posto, Shirley Lennox capisce immediatamente che la vittima non deve
essere uno qualunque: c’è già una ressa di curiosi e diverse troupe televisive.
Mentre lei e gli altri
attraversano l’atrio del Fairmont Hotel diretti alla suite della vittima,
Shirley sente lo scatto di alcune fotocamere. Come se non bastassero i
giornalisti, ora ci si mettono pure i curiosi con i loro cellulari.
Finalmente arrivano
agli ascensori. Fanno per entrare quando lei si accorge che c’è un
ritardatario.
-Reilly, datti una mossa, non farti distrarre da
questi imbecilli!-
-Mi scusi, Capitano, arrivo!- replica Ben
Reilly.
Mentre
le porte dell’ascensore si chiudono e comincia la salita, Ben inizia a
rilassarsi. Per qualche istante il suo senso di ragno era sembrato impazzire da
quanto era forte ma ora sta passando. C’era qualcuno, o forse qualcosa,
nell’atrio di estremamente pericoloso ma se n’è andato prima che riuscisse ad
individuarlo. L’assassino o assassina forse? Dovrà aspettare per saperlo.
Davanti
alla porta della suite stazionano tre agenti in uniforme. Con loro una donna
alta dai lunghi capelli rossi, un uomo sulla trentina dai capelli castani ed
uno più anziano e corpulento con capelli e baffi bianchi: il Tenente Sabrina
Morrell e l’Ispettore Harry Callaghan Jr della Squadra Omicidi ed il Dottor
Stine, Medico Legale.
-Finalmente!- esclama Sabrina -Aspettavamo solo
voi per cominciare.-
-Avete già identificato il morto?- chiede
Shirley.
-Non con sicurezza. Non siamo ancora entrati. Il
nome con cui si è registrato è quello di un uomo d’affari, che in questo
momento è Singapore ed è caduto dalle nuvole quando lo abbiamo contattato. Gira
voce che il morto sia qualcuno dell’ufficio del Sindaco.-
-Beh, lo vedremo presto chi è. Su, ragazzi e
ragazze, facciamo il nostro lavoro.-
I
Serpentieri: una setta di killer ninja affiliata alla Mano. Elektra ne ha già
sconfitto un paio di incarnazioni in passato. Hanno solo armi bianche ma quando
attaccano è ben presto chiaro che sono i poliziotti ad essere in difficoltà,
sia quelli specializzati di Codice Blu che quelli normali che li affiancano.
Sarebbe
l’occasione giusta per sparire approfittando della confusione e rimandando lo
scontro con Tekagi ad un momento più favorevole, pensa Elektra, poi vede Shi
correre in soccorso dei poliziotti.
Quanto
odio gli eroi, pensa la ninja greca, ma ne ho amato uno. Dovrebbe lasciare Shi
al suo destino ma ha fatto una promessa ad Ana Ishikawa e questo vuol dire una
cosa sola. Con un balzo si tuffa in mezzo alla battaglia.
A
Las Vegas un’ambulanza corre a sirene spiegate verso l’ospedale. A bordo i
paramedici fanno del loro meglio per stabilizzare le condizioni del paziente ma
non possono non notare quello che indossa.
-È quel supereroe, il Maggiore Libertà. La sua
faccia ti dice qualcosa?- dice uno.
-Buio pesto. È una faccia qualunque, potrebbe
essere chiunque.-
-Signori, vi ricordo che questo paziente è in
pericolo di vita. Concentratevi sul mantenerlo in vita e non su quale sia il
suo nome.- li rimprovera il medico di bordo.
-Sissignore.- replicano i due.
L’ambulanza
arriva a destinazione ed il paziente è portato subito in sala operatoria ma
nessuno si nasconde la verità: le sue condizioni sono disperate.
Fuori
dalla sala operatoria Suzy Berengetti recita una silenziosa preghiera.
5.
Il Tenente Joe La
Bianca ha visto la morte in faccia più di una volta. In questo caso la morte ha
l’aspetto del ninja chiamato Doka e delle sue lame affilate.
La
Bianca è a terra, ha perso la sua pistola e la lama di Doka gli sta
solleticando la gola.
-Se hai un dio, pregalo perché stai per
incontrarlo.- gli dice il ninja. La sua voce da sotto la maschera rituale
giapponese che gli copre il volto risuona cavernosa.
-Se vuoi uccidermi, fallo, ma almeno risparmiami
le frasi ad effetto.- replica La Bianca.
-Come desideri.-
Prima
che Doka possa affondare la sua lama nel collo di La Bianca qualcosa lo
colpisce alle spalle facendogli perdere la presa sulla spada che è prontamente
afferrata da una mano femminile.
-Shi!- esclama La Bianca.
-È ferito, Tenente?- gli chiede Shi.
-Solo nel mio orgoglio.- risponde il detective
-Mi sono fatto sorprendere come un novellino. Questa è la seconda volta che mi
salvi la vita.-[8]
-E non voglio doverlo fare una terza. Si
sposti!-
Doka
è tornato all’attacco brandendo la sua seconda spada ma Shi para il suo affondo
con quella che gli ha sottratto.
Un
nuovo duello comincia.
A
Las Vegas un medico esce da una sala operatoria e si dirige verso Suzy
Berengetti che trattiene il respiro non osando chiedere.
-Abbiamo fatto tutto il possibile…- inizia a
dire il medico.
-Ma?- chiede Suzy.
-Ma non è abbastanza. Il proiettile è finito in
un punto delicato della spina dorsale. Qualsiasi tentativo di rimuoverlo
causerebbe la morte del paziente… che però morirà comunque. Solo la sua fibra
eccezionale lo sta tenendo in vita ma non reggerà per molto.-
-Oh mio Dio!- grida Suzy portandosi le mani al volto
e scoppiando in lacrime.
-C’è una piccola speranza, molto tenue ma è
meglio di niente.- aggiunge il medico -Ci sono solo due chirurghi in tutti il
mondo in grado di eseguire il delicato intervento di rimozione del proiettile
senza uccidere il paziente o danneggiargli irreparabilmente la spina dorsale:
il Dottor Keith Kincaid di New York ed il Dottor Hjarmal Svenson di Oslo!-
-Li faccia venire, allora.- replica Suzy decisa
-Pagherò qualunque cifra sia necessaria.-
-Ho già contattato il Dottor Kincaid che si è
subito dichiarato disponibile e prenderà il primo aereo utile da New York. Nel
frattempo noi faremo tutto il possibile per mantenere in vita il paziente fino
al suo arrivo.-
Una
speranza, pensa Suzy, è tutto quello che ha e non la perderà.
Fuori
dal Fairmont Hotel a San Francisco qualcuno osserva e medita. Non lo credeva
possibile ma qualcuno là dentro ha avvertito la sua presenza, qualcuno che non
è completamente umano o forse è più che umano.
Non
ha importanza: chiunque sia e quale sia il suo potere, non fermerà la sua
vendetta. Se dovesse provare ad opporglisi, il Dio Giaguaro lo schiaccerà come
un insetto… od un ragno.
CONTINUA
NOTE DELL’AUTORE
Solo poche cose da dire:
1)
Ben
Reilly è ovviamente il Ragno Rosso e compare qui per gentile concessione di
Carmelo Mobilia che ne scrive le avventure nella serie omonima.
2)
I
Serpentieri sono stati creati da D.G. Chichester &Scott McDaniel
su Daredevil Vol. 1° #320 datato settembre 1993.
3)
Il Dottor Hjarmal Svenson è stato creato
da Stan Lee con la collaborazione di Jack Kirby, Larry Lieber, Paul Laiken e
Don Heck su Avengers Vol. 1°#14 datato febbraio 1965.
4)
Se non sapete chi è Keith Kincaid, che
gli spiriti di Stan Lee e Jack Kirby vengano a tirarvi le lenzuola del letto
tutte le notti. -_^
5)
Questo episodio è perfettamente
leggibile anche senza aver letto Devil #110 dove sono narrati alcuni retroscena
degli eventi di Las Vegas ma leggerlo non vi farà certo male. -_^
Nel
prossimo episodio: Shi ed Elektra contro i Serpentieri con la Polizia di New
York presa nel mezzo. In più: la vita del Maggiore Libertà in gioco e molto
altro.
Carlo
[1] Nell’episodio #72 e su
Devil #70.
[2] Nell’ultimo episodio.
[3] L’unità speciale della
Polizia di New York attrezzata per affrontare avversari con superpoteri.
[4] Padrino.
[5] La mafia giapponese
[6] Il numero delle
emergenze negli Stati Uniti.
[7] Crime Scene Investigations,
ma lo sapevate già, non è vero?
[8] La prima è stata su Shi:
the way of the warrior.